Contro l'Isis gli Stati Uniti schierano i "serpenti neri"

27/11/14

Gli Stati Uniti fanno sul serio in Medio Oriente ed a supporto delle truppe speciali e regolari schierate, ha inviato il migliore aereo mai costruito per il Close Air Support: il cattivissimo A-10 Thunderbolt dotato dell’arma tattica aviotrasportata più potente del pianeta.

Poche le informazioni diramate dall’Air Force. Sappiamo che lo squadrone è stato rischierato la settimana scorsa ed il "Warthog" ha già iniziato a martellare lo Stato islamico che controlla gran parte dell’Iraq e della Siria.

L’A-10 è uno dei tasselli del mosaico che pian piano inizia a prendere forma nella strategia del Pentagono.

Gli aerei fanno parte del 163 ° Expeditionary Fighter Squadron. L'unità è nota anche come "Blacksnakes".

Ma perché contro i terroristi dell’Isis è stato schierato un velivolo progettato negli anni ‘70?

Semplice. L’ A-10 è stato progettato con per sopravvivere e riversare un inferno di fuoco sul nemico.

Il Close Air Support

L’appoggio tattico è effettuato da velivoli con spiccate capacità di soppressione delle difese antiaeree nemiche ed in grado di affrontare forze avversarie terrestri in prossimità di quelle amiche. Tali missioni devono essere svolte necessariamente da velivoli robusti, agilissimi a bassa quota, in grado di riversare un enorme potenza di fuoco, incassare i colpi del nemico e ritornare alla base anche se pesantemente danneggiati. Compito svolto ancora oggi, fin dal primo volo avvenuto nel 1976, dall’A-10: una macchina mostruosa.

Nelle previsioni, l’ F-35 avrebbe dovuto sostituirlo, dando al ‘Fairchild’ una meritata pensione. Quest’ultima, però, è stata prorogata fin dal 1990, quando le esigenze trasformarono l’ A-10 da prossimo alla pensione a protagonista.

La storia dei velivoli da appoggio ravvicinato, dovrebbe fare riflettere. Infatti, il ruolo di supporto tattico è quasi sempre stato svolto da velivoli ritenuti obsoleti, lenti e non al passo con i tempi. Basti pensare al Douglas A-1 Skyrider, velivolo entrato in servizio nel 1947 e ritirato nel 1968. Era lento ed obsoleto, ma molto robusto. Poteva incassare centinaia di colpi dalla fanteria nemica, poteva stazionare per ore sulla zona operativa e trasportava un arsenale impressionante grazie ai suoi quattordici piloni sub alari. Era il velivolo perfetto. Stessa storia per l’ A-10: più volte dichiarato finito, ma sempre richiamato in prima linea fino ad essere ritenuto dall’Usaf l’unico velivolo specifico per il Close Air Support.

Adesso schierato contro l’Isis. Ma perché?

Intanto il contesto. Il ruolo di supporto alla fanteria è un compito specifico. Il caccia vola a pochi metri dal terreno, quindi è a tiro delle armi di piccolo e grosso calibro del nemico, così come anche della contraerea per non parlare, infine, dei missili Sam. Il velivolo deve essere in grado di continuare a ‘martellare’ il nemico eseguendo più passaggi, stazionando per un periodo ragionevole sulla zona operativa, proteggendo le proprie forze.

Di solito, il velivolo di supporto tattico, agisce in situazioni molto critiche, con fanteria nemica predominante ed è il primo a fornire supporto e l’ultimo a lasciare l’area (proteggendo per esempio una squadra in fase di recupero). Essenziale, quindi, la blindatura del velivolo. Nel supporto aereo ravvicinato, dove il combattimento asimmetrico raggiunge le sue vette più alte, l’invisibilità (ai radar), l’essere stealth, il detenere l’avionica più sofisticata, non conta quasi nulla, considerando che si può ingannare un missile, ma non di certo i proiettili da 23 mm. E al di là della teoria, la storia insegna: gli Stati Uniti hanno sempre affidato il supporto aereo ravvicinato a velivoli obsoleti rispetto al periodo.

L’ A-10 è stato progettato con un unico scopo: sopravvivere. E’ pesantamente blindato, con piastre corazzate per proteggere le parti vitali del velivolo. Il pilota è protetto da un tettuccio a prova di proiettili ed è avvolto da una specie di “vasca” corazzata in titanio che pesa circa 600 kg. L’ A-10 è stato progettato per resistere ai cannoni da 23 mm e contro alcuni da 57 mm. Può volare con un’ala danneggiata e parzialmente distrutta, un solo motore, un solo timone, un solo alettone. Può volare con il sistema idraulico danneggiato, grazie a comandi meccanici di riserva. Le sue estremità alari incurvate verso il basso, incrementano la portanza alle basse velocità. Le ruote principali del carrello sporgono dalle gondole quando esso è retratto: un’ulteriore garanzia di sopravvivenza anche quando il carrello non può essere disteso.

Il "Warthog" è stato progettato attorno al cannone a sette canne rotanti GAU-8 Avenger, l’arma tattica aviotrasportata più potente del pianeta. E’ un cannone tipo gatling da 30 mm a due cadenze di tiro: 2100 o 4200 colpi al minuto e può essere portato alla massima cadenza di tiro in 0,55 secondi. Il serbatoio delle munizioni porta un massimo di 1350 colpi. E’ in grado di distruggere un carro armato a quasi 7 km di distanza.

L’ A-10 è dotato di dieci piloni sub alari ed è uno degli aerei più pesantemente armati dell’Us Air Force. Può trasportare quasi 7 mila e 500 chili di armi. E’ propulso da due turbo ventole TF34 che gli consentono una velocità di 834 km/h ed un raggio d’azione di 460 km.Nonostante tutto, l'Air Force sta cercando di mandare in pensione la flotta per risparmiare denaro, ma dal Pentagono sanno che non esiste un velivolo che può sostituire completamente il “Warthog”.

Franco Iacch

(foto: US DoD/ US Air Force)