Berretti Verdi e Delta Force: quali differenze?

(di Tiziano Ciocchetti)
16/03/20

Il 1° Distaccamento delle Operazioni Speciali “DELTA” – nell’ambiente, gli operatori vengono chiamati d-boy – è sicuramente uno dei migliori reparti di forze speciali del Mondo. Dall’11 settembre è stata impiegata in Afghanistan contro le milizie talebane, in Iraq per catturare i gerarchi del partito Ba’th datisi alla macchia, oltre a varie missioni compiute negli altri teatri di crisi dove le forze di Washington non erano coinvolte.

Proprio la guerra al terrore ha portato la Delta Force e i Berretti Verdi (foto apertura) a sovrapporsi nelle missioni, senza più fare distinzione in base alla tipologia dell’obiettivo; inoltre molti operatori della Delta provengono dalle file delle special forces, quindi la cooperazione è sempre stata stretta.

Questo ha portato spesso, soprattutto da parte dei media, a confondere i distaccamenti, anche a causa della riservatezza che coprono le operazioni speciali.

In effetti, quando il coinvolgimento delle Forze americane in Iraq iniziò a calare, il nuovo comandante dello Special Warfare Center and School del U.S. Army, maggior generale Bennet S. Sacolick - il luogo in cui sono formati tutti i soldati delle Special Forces - fece il punto per fare una distinzione tra gli operatori della Delta e dei Berretti Verdi.

Come si evince dalla sua dichiarazione: “non siamo stati creati per dare la caccia alle persone e ucciderle. Abbiamo questa capacità e abbiamo forze specializzate in questo. Ma alla fine quello che facciamo, che nessun altro fa, è interagire con i nostri alleati".

Quindi, per fare chiarezza, è possibile indicare 4 aspetti distintivi:

  • Con la capillare diffusione dei social, blog, cicli di notizie 24 ore su 24 e flussi di social media in cui tutti sono esperti, è difficile mantenere un segreto in questi giorni. E in particolare dopo l'11 settembre con l'insaziabile appetito di notizie e informazioni sulla guerra contro al Qaeda, sarebbe stato difficile impedire alla Delta Force di diventare un nome familiare.

In realtà, il velo di segretezza era già caduto con il lavoro fondamentale di Mark Bowden, incentrato sulla notte di aspri combattimenti a Mogadiscio, in Somalia, il 18 ottobre del 1993, e che in seguito divenne il libro "Black Hawk Down". La Delta Force ha avuto un ruolo di spicco in quell'opera e nel film che è seguito.

In precedenza, Delta Force era stata considerata un’unità segreta, i suoi membri avevano firmato accordi legalmente vincolanti, che prevedevano l’incarcerazione se avessero parlato della Delta. Conosciuta come unità operativa speciale "Tier 1", Delta, insieme al SEAL Team Six, doveva rimanere sconosciuta all’opinione pubblica.

I Berretti Verdi, d'altra parte, sono considerati di livello “Tier 2” o "white SOF", con molte missioni che sono note all’opinione pubblica e persino incoraggiano la copertura mediatica. Certo, i Berretti Verdi spesso operano in segreto, ma a differenza della Delta, la loro esistenza non è negata dal Pentagono.

  • È qui che le Forze Speciali differiscono da ogni altra unità dell'U.S. Army. Quando furono istituiti i Berretti Verdi, all’inizio degli anni '50, i capi dell'Esercito riconobbero che la lotta contro il comunismo sovietico avrebbe comportato anche azioni di guerriglia combattuta, nell'ombra, piuttosto che divisioni corazzate che attraversavano il passo di Fulda.

Quindi le Forze Speciali dell'Esercito, in seguito conosciute come i Berretti Verdi, furono create con la missione principale di quella che in seguito sarebbe stata chiamata "guerra non convenzionale", ovvero l'assistenza segreta delle forze di resistenza straniere e la sovversione dei governi locali, al fine di preservare gli interessi americani nel Mondo.

"Le missioni di guerra non convenzionali consentono ai soldati dell'Esercito americano di entrare di nascosto in un paese e instaurare relazioni con la milizia locale", secondo lo U.S. Army. "Gli operatori delle Special Forces addestrano la milizia in una varietà di tattiche, tra cui sovversione, sabotaggio, raccolta di informazioni e tecniche di combattimento non convenzionale, che possono essere impiegate contro le minacce nemiche".

Secondo "Relentless Strike" di Sean Naylor - che racconta la formazione del Comando Operazioni Speciali Congiunte (USSOCOM) che include Berretti Verdi, Delta, SEAL Team e altre unità speciali - la missione principale della Delta era quella di eseguire "piccole operazioni ad alta intensità di breve durata" come raid e missioni di cattura. Gli operatori Delta sicuramente sanno come consigliare e lavorare con gruppi di guerriglieri stranieri – così come hanno fatto durante le operazioni a Tora Bora in Afghanistan – tuttavia questa non è la loro principale missione, a differenza dei Berretti Verdi.

  • Quando il colonnello Charles Beckwith (foto) fondò la Delta Force, nel 1977, aveva trascorso un po’ di tempo con il SAS (Special Air Service) britannico, per modellare gran parte dell'organizzazione e della struttura della sua nuova unità. In effetti, la Delta ha unità denominate "squadroni" in omaggio al SAS.

Soprattutto, Beckwith adottò un regime cosiddetto di "valutazione e selezione" che si allineava strettamente a come gli inglesi selezionavano i loro migliori candidati. Gli operatori Delta devono avere una anzianità di servizio, ed essere almeno un E4. (con più di due anni di anzianità).

Da quello che hanno dichiarato gli ex operatori, la selezione è brutale. Una fase dell’addestramento è ambientato tar le montagne della Virginia Occidentale, dove ai candidati vengono date vaghe istruzioni, dopo di che devono effettuare un percorso di diverse miglia in un tempo prestabilito, senza cibo e acqua. L’aspetto psicologico dei candidati viene messo a dura prova, al fine di selezionare gli operatori più adatti.

I Berretti Verdi, d'altra parte, hanno una selezione abbastanza standard (ciò non significa che sia facile) e l'addestramento, soprannominato il Corso Q, culmina in un grande esercitazione chiamata "Robin Sage".

Il punto della “Robin Sage” è quello di mettere l'aspirante berretto verde in uno scenario simulato di guerra non convenzionale, per vedere come potrebbe adattarsi a un ambiente in costante cambiamento e portare a termine la propria missione.

  • I Berretti Verdi infine hanno un'organizzazione molto più grande della Delta Force, che è un piccolo sottoinsieme del USSOCOM. I berretti verdi sono suddivisi in cinque Special Forces Group attivi e due Gruppi della Guardia Nazionale, composti da più battaglioni di operatori delle forze speciali divisi in distaccamenti operativi SF.

La Delta è una piccola unità d’élite specializzata in missioni dirette e in operazioni antiterrorismo (come quelle finalizzate alla liberazione di ostaggi).

Sono stati i distaccamenti SF ad infiltrarsi in Afghanistan, all’indomani dell’11 settembre, per prendere contatti con l’Alleanza del Nord e rovesciare il regime dei Talebani.

La Delta, d'altra parte, ha una struttura molto più piccola, con stime che vanno da 1.000 a 1.500 operatori, divisi in quattro squadroni d'assalto e tre squadroni di supporto. "Relentless Strike" di Naylor suggerisce persino che la Delta potrebbe avere donne nelle sue fila per aiutare a infiltrare gli operatori in paesi stranieri per missioni di ricognizione.

È altresì vero che, dalla loro creazione, le Special Forces hanno mantenuto pressoché inalterata la loro missione principale, che rimane quella di addestrare e coadiuvare forze ribelli in lotta con il potere centrale di uno stato, onde poter far prevale gli interessi strategici di Washington.

Foto: U.S. DoD