Varato il primo sottomarino da attacco diesel-elettrico giapponese classe Taigei

(di Stefano Peverati)
15/10/20

Martedì 13 ottobre presso i cantieri navali Mitsubishi Heavy Industries, alla presenza del ministro della Difesa Nobuo Kishi, è avvenuto il varo del primo dei tre, al momento in costruzione, battelli della classe Taigei (SS-513) che entreranno in servizio presso la Japan Maritime Self-Defense Force a partire dal 2022.

Il design del nuovo battello è molto simile alla classe Soryu (2,950 ton), rispetto alla quale risulta più pesante di 100 ton, e presenta una lunghezza di 84,0 m, larghezza 9,1 m e pescaggio 10,4 m.

Il Taigei è propulso da un sistema diesel-elettrico che utilizza batterie agli ioni di litio simili a quelle già presenti sull’Oryu (SS-511) e Toryu (SS-512) della classe Soryu. Inoltre, il sottomarino ha in dotazione un radar di ricerca ZPS6-H ed un sonar Oki ZQQ-8 ed è armato con sei tubi lanciasiluri HU-606 21 da 533mm in grado di lanciare siluri Type 89 e missili A/U/RGM-84 Harpoon.

I Type 89, prodotti dalla MHI, sono siluri acustici filoguidati che possono operare in modalità attiva e passiva con una testata bellica da 295 kg di esplosivo, mentre l’Harpoon è un missile antinave in grado di operare in condizioni ognitempo e colpire un target oltre l’orizzonte (124 km). Il missile è a guida radar, il quale grazie al suo design, al profilo del volo di crociera a bassa quota rasente l’acqua con possibilità di compiere manovre evasive gli consentono un buon tasso di effettività e sopravvivenza.

Attualmente la componente sottomarina della JMSDF, operante dalle basi navali di Kure e Yokosuka, è costituita da nove battelli classe Oyashio in servizio di prima linea, cui si aggiungono il capoclasse Oyashio ed il secondo battello più anziano il Michishio convertiti in sottomarini da addestramento. Mentre, per quanto concerne la classe Soryu sono undici i battelli operativi e a marzo 2021 si aggiungerà il dodicesimo e ultimo sottomarino della classe il Toryu (SS-512).

Foto: Japan MoD