Italia-Qatar: firmato accordo di cooperazione militare per 5 miliardi di euro

(di Sara Catalini)
17/06/16

Ieri la firma del memorandum d’intesa alla presenza del ministro della difesa Roberta Pinotti 

“Il più grande traguardo mai raggiunto dalla marina italiana in termini di cooperazione internazionale” 

Le trattative erano in corso da almeno due anni e oggi il Qatar ha stipulato un contratto storico che coinvolge le principali aziende italiane nel settore della difesa. Alla presenza del ministro della difesa Roberta Pinotti e del suo omologo qatariota Khalid bin Mohammed Al Attiyah, è stato siglato il memorandum d’intesa per la cooperazione navale tra i due Paesi e una maxicommessa con Fincantieri del valore di 3,8 miliardi euro. L’azienda fa sapere che l’ordine riguarda sette navi di superficie di cui 4 corvette di oltre 100 metri, una nave LPD (Landing Platform Dock) anfibia e 2 pattugliatori OPV (Offshore Patrol Vessel). Tutte le unità classe Minerva II verranno costruite in Italia a Riva Trigoso e Muggiano a partire dal 2018 assicurando 8 anni di lavoro e nuove assunzioni. 

Altre personalità hanno partecipato all’evento nella cornice del circolo ufficiali delle Forze Armate d’Italia, tra queste il comandante delle forze navali emirate generale Mohammed Nasser Al Mohannadi, Antonio Perfetti amministratore delegato di Mbda e Giuseppe Bono di Fincantieri. 

La Qatar Emiri Navy è dunque a un passo dalla concretizzazione di un affare che coinvolge anche Leonardo-Finmeccanica, che si occuperà della sensoristica e del sistema di combattimento passando per MBDA Italia (Matra BAE Dynamics Alenia), fornitore della parte missilistica ed elettronica, per ciò che concerne i sistemi EW. 

L’accordo è stato definito dalla Pinotti “Il più grande traguardo mai raggiunto dalla marina italiana in termini di cooperazione internazionale”. Il patto coinvolge molte imprese nostrane e considerando che la maggior parte dei battelli in dotazione alla Marina del Qatar, Al-Bahriyya al-Qatariyya, sono di produzione inglese e francese, per il nostro Paese l’intesa raggiunta si configura come una vittoria per il settore. L'Italia avrebbe infatti scalzato la Francia con un'intesa alla quale si lavorava da tempo, ostacolata dai rilanci di Parigi a Doha di tre fregate Fremm nella versione Extended Range, più grandi e costose delle corvette italiane. A risolvere il contenzioso avrebbero influito le tensioni tra Francia e Qatar sul fronte libico, visto il sostegno dato da Parigi al governo internazionalmente riconosciuto di Tobruk del generale Khalifa Haftar, nemico delle milizie islamiste sostenute da Qatar e Turchia. 

Si registra in ogni caso un altro successo dopo la commessa in Kuwait per gli 28 caccia Eurofighter Typhoon, il più avanzato aereo da difesa multiruolo di nuova generazione oggi sul mercato, per un valore che oscilla tra i 7 e gli 8 miliardi, con una quota italiana per la capocommessa, Leonardo-Finmeccanica, pari circa al 50% del valore totale del contratto. 

La firma di ieri avrà ricadute positive non solo in termini economici - è ormai noto l’interesse del governo di Doha verso l’Italia dove detiene investimenti di oltre 150 miliardi di dollari - ma come sottolineato in conferenza “Si tratta di un impegno non solo aziendale ma governativo, che prevede la formazione congiunta del personale. Abbiamo sfide comuni sulla sicurezza”, ha spiegato Pinotti. Il suo analogo qatariota ha espresso grande entusiasmo e gratitudine nei confronti delle aziende che hanno partecipato al bando, evidenziando l’importanza del momento per le marine di entrambe le nazioni “Questo è un passo ulteriore che abbiamo registrato nella collaborazione tra i nostri Paesi”, ha sottolineato Al Attiyah. 

Ma quanto conta la politica? Secondo Pinotti i rapporti di fiducia internazionali sono stati determinanti nella firma della commessa “Non è stata frutto del caso. L’accordo governativo ci permette di garantire la trasparenza delle operazioni, una sorta di legge 185 preventiva”, ha detto il ministro. 

Bono di Fincantieri ha confermato la soddisfazione per il traguardo – che ora avvalorerebbe l'indiscrezione di qualche giorno fa sul balzo del 2,4% del titolo azionario aziendale - raggiunto a suo dire "Con il concorso di un sistema-Italia finalmente all'altezza delle ambizioni delle grandi aziende nazionali e grazie al ruolo fondamentale svolto in questa operazione dal nostro Governo e dalla nostra Marina Militare". Per Leonardo-Finmeccanica era presente Lorenzo Mariani, capo divisione del settore navale, che spera nel rilancio aziendale grazie a questo nuovo contratto “Ci auguriamo che la commessa funga da eco verso altri utenti che già conoscono l’azienda”, ha dichiarato a margine della conferenza.

(foto: SMD)