F-35: i test a terra indicano la possibilità di un’estensione della durata di vita dell’F-35A

(di Lockheed Martin)
19/09/18

Il Joint Program Office dell’F-35 e Lockheed Martin hanno completato i test statici, di rilascio e di durata dell’F-35. I risultati preliminari dei test indicano la possibilità di certificare un’estensione della vita operativa per la variante F-35A.

I test, condotti in modo rigoroso, sono volti ad attestare che la forza e la resilienza del velivolo lo rendano adatto a operare negli scenari complessi in cui sarà coinvolto durante la sua vita operativa. I risultati finali saranno utilizzati a supporto della gestione della flotta e per la pianificazione dell’attività di manutenzione nei prossimi decenni di attività operativa.

La tecnologia dell’F-35 spinge in avanti i limiti dell’ingegneria e della fisica grazie alla combinazione di velocità supersonica, agilità, altitudine e angolo di attacco, dotazione di armi, capacità di atterrare verticalmente e di operare dalle portaerei e molto altro,” ha commentato Greg Ulmer, vice presidente di Lockheed Martin e general manager del programma F-35. “I test sulla durata danno agli uomini e alle donne chiamati a volare con l’F-35 una grande fiducia nelle performance del velivolo, oggi e per i decenni a venire.

I test a terra comprendono test su larga scala per verificare la durata delle tre varianti, che sono state caricate su un unico banco di prova e in laboratori per simulare condizioni di carico, a terra e in volo, durante le operazioni. La vita operativa dell’F-35 è di 8.000 ore e a ogni velivolo utilizzato per i test è richiesto di portare a termine un programma di test per un monte ore che copra il doppio della vita operativa del velivolo, cioè 16.000 ore. L’F-35A ha abbondantemente soddisfatto questo requisito, portando a compimento test che corrispondono a tre volte la vita operativa del velivolo, ovvero 24.000 ore di volo simulato. Questi dati consentono di ipotizzare un prolungamento della vita operativa dei velivoli.

Attendiamo l’analisi dei risultati e l’estrapolazione dei dati finali per estendere ulteriormente la vita operativa dei velivoli”, ha aggiunto Ulmer. “L’F-35 è già certificato per una vita operativa tra le più lunghe fra i cacciabombardieri e un’ulteriore estensione rappresenterebbe un’importante riduzione di costi per tutti i clienti dell’F-35 nei decenni a venire”. 

L’F-35A ha completato i test presso BAE Systems a Brough, in Inghilterra e le varianti B e C sono state testate presso Lockheed Martin a Fort Worth, in Texas. Tutte le varianti saranno sottoposte a ispezioni finali presso il National Institute for Aviation Research a Wichita, in Kansas.  

Grazie alla tecnologia stealth, ai sensori avanzati, alla capacità d’arma potenziata e alla velocità supersonica, l’F-35 è il caccia più avanzato e interconnesso, in grado di garantire il più elevato tasso di sopravvivenza al mondo. Più che un semplice caccia, le capacità dell’F-35 di raccogliere, analizzare e condividere dati lo rendono un potente moltiplicatore di forze in grado di potenziare tutti gli asset, sia di aria che di terra, coinvolti sul campo, consentendo agli uomini e alle donne in uniforme di compiere le loro missioni e rientrare.