STEADFAST DART 2025: NATO in azione ai confini dell'Europa!

(di Emma Evangelista)
08/03/25

Si è conclusa la più grande esercitazione NATO 2025, che ha visto coinvolti oltre 10.000 uomini di nove nazionalità in un'esercitazione congiunta marittima, aerea e terrestre, impegnati sul fronte orientale per dimostrare la capacità della NATO di dispiegare rapidamente le forze dall’Europa verso est.

Le esercitazioni sono state condotte nel mese di febbraio in Grecia, Bulgaria e Romania per dimostrare la reattività della NATO nel fornire significativi effetti di deterrenza.

Le operazioni condotte dall’ARF (Allied Reaction Force), introdotta nel 2024 come parte del nuovo modello di forza NATO, saranno sotto la guida italiana per i prossimi quattro anni. Un compito di rilievo e di prestigio per le nostre forze armate e per l'impegno in ambito NATO del Paese.

Questa forza offre all’Alleanza una capacità strategica, che si esplica con un approccio multidominio che copre i cinque ambiti della difesa strategica (terrestre, aereo, navale, spazio e cyber) e che può essere schierata e impiegata immediatamente per ordine del comandante supremo alleato in Europa (SACEUR) per rafforzare la deterrenza in tempo di pace e di crisi e sostenere la difesa dell’Alleanza.

L'esercitazione in Romania

L'esercitazione conclusiva in Romania, a Smârdan, a circa 20 km dal confine ucraino, ha visto impegnati, sotto la guida del contingente britannico, gli uomini e i mezzi di reazione terrestre e aerea per una reazione rapida, ma anche per dimostrare la capacità di fuoco delle forze alleate.

In particolare, a Smârdan, i cecchini del 151° royal regiment of Scotland, insieme alle loro controparti NATO, si sono impegnati nell'addestramento al fuoco vivo e alla guerra di trincea in condizioni difficili. Durante l'attacco simulato, hanno dimostrato la loro capacità e destrezza.

L'elemento distintivo che ha concluso l'esercitazione è stato il suono delle cornamuse dell'Intelligence Corps del British Army, che hanno accompagnato le manovre sul campo.

Il commento del generale D'Addario

“L'esercitazione sancisce il momento culminante dell’addestramento che abbiamo condotto per mesi, a volte per componenti, per schierarci e diventare operativi, provenendo da più parti dell'Europa e lavorando insieme per riuscire a portare la capacità di trazione in brevissimo tempo” - ha spiegato il generale Lorenzo D'Addario nella conferenza stampa di conclusione delle esercitazioni NATO Steadfast 2025 in Romania. “Questa esercitazione è una grande attività di deterrenza per la difesa dell'Alleanza.

Il nostro comando è nato nel 2001, coinvolge 19 nazioni e, nello specifico, il comando della forza ARF, dal primo luglio 2024, è a Solbiate Olona, vicino a Varese. Abbiamo componenti che ruotano tra varie nazioni; in questo momento, per esempio, la componente navale proviene dalla divisione di Taranto. Tutte queste forze, in ogni dominio, lavorano insieme, si addestrano e si preparano per poter essere impiegabili in pochissimo tempo.

Nell'eventualità di una minaccia, ci sono alcune componenti che sono pronte in pochissimi giorni e, soprattutto, è rilevante il fatto che ci siano componenti aeree, navali, terrestri, spaziali e cyber, che ormai non funzionano più l'una senza l'altra e devono imparare a lavorare in sinergia per portare effetti e capacità a vantaggio reciproco, mantenendo sempre la superiorità.

Questa è una forza posta direttamente sotto il comandante supremo alleato in Europa, il generale Christopher G. Cavoli, e dobbiamo notare che le esercitazioni, come l'addestramento e le modalità operative, risentono dei cambiamenti nella tecnologia. Vi è, quindi, una necessità costante di lavorare insieme, poiché ogni componente porta esperienze e innovazioni che vengono condivise e integrate per avanzare.

La NATO deve continuare ad addestrarsi, poiché è fondamentale mantenere fede alla nostra missione: difendere l'Alleanza ed essere sempre pronti a farlo.

La cosa migliore per noi soldati è continuare a migliorare ed addestrarsi”.

I numeri

  • Partecipazione di 10.000 uomini provenienti da 9 alleati: Bulgaria, Francia, Grecia, Italia, Romania, Spagna, Slovenia, Turchia, Regno Unito.
  • Forze aeree, terrestri, marittime e per operazioni speciali coinvolte.
  • 17 unità navali, tra cui navi da sbarco anfibio, fregate, cacciamine, cacciatorpediniere e sottomarini.
  • Oltre 20 velivoli, tra cui EF2000, F-16, AV-8B Harrier, A400.
  • Oltre 1.500 veicoli militari, tra cui carri armati, lanciarazzi, artiglieria semovente, veicoli da combattimento della fanteria (IFV) e mezzi corazzati per il trasporto truppe (APC).

Immagini: Difesa Online