Sì di Haftar al cessate il fuoco, mentre i suoi cannoni “vedono” Misurata

(di David Rossi)
11/01/20

Dopo le pressioni di Russia, la visita di Sarraj a Roma e le insistenze di Merkel nel convocare i combattenti in Libia a Berlino per colloqui di pace seri, alle 22:45 ora italiana il Comando generale del Libyan National Army (LNA) ha annunciato di aderire al cessate il fuoco richiesto a metà settimana da Russia e Turchia.

Lo hanno fatto dopo aver raggiunto la misteriosa facility per droni turchi nella zona del “banana project”, alla periferia di Tripoli, già pesantemente bombardata nei giorni scorsi. Lo hanno fatto dopo una resipiscenza delle forze aeree del Government of National Agreement (GNA) di Sarraj, che hanno pesantemente bombardato veicoli del LNA presso al-Khalataat, a Tripoli. Soprattutto, lo hanno fatto dopo essersi assicurati il controllo di un’estesa striscia di territorio che da Sirte porta a ovest di Abu Grein (anche detta Abu Qurain), potendo mettere la città di Misurata e il suo strategico scalo nel mirino dell’artiglieria.

Ultimo ma non meno importante, lo fa dopo la profferta di dialogo del ministro degli esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu.

Intanto, Ankara passa all’incasso: è di questa mattina l’annuncio di un accordo per il pagamento di 2,7 miliardi di dollari di crediti di cittadini e imprese turche da parte del GNA. Il pagamento avverrà entro fine febbraio.