Libia: ennesimo affronto per l'Italia

(di Tiziano Ciocchetti)
24/10/20

Mentre oggi l’Occidente celebra la tregua raggiunta (ma per quanto?) tra Haftar e al-Sarraj, passa in secondo piano l’ennesimo affronto da parte dei turchi nei confronti dell’Italia.

Non contento di ricattare l’Europa con i profughi provenienti dalla Siria (6 miliardi di euro per trattenerli in Anatolia), il sultano Erdoğan prende anche il controllo della guardia costiera libica.

Per di più, come i nostri lettori sapranno, le motovedette in dotazione alla pseudo guardia costiera sono state fornite dal governo italiano (per la precisione i governi Gentiloni e poi Conte), nel quadro degli accordi con Tripoli per limitare il flusso di immigrati provenienti dalle coste libiche.

Adesso, tali unità, sono nelle mani dei turchi che si sono assunti il compito di addestrare gli equipaggi per pattugliare l’area di ricerca e soccorso.

Nel 2019 l’esecutivo Conte bis ha regalato 10 motovedette al governo di al-Sarraj, nella speranza (dimostratasi vana) che servissero a limitare le partenze dalle coste.

Ankara potrà così disporre di ulteriori imbarcazioni – a costo zero – per il controllo del Mediterraneo Meridionale. In questo modo i turchi potranno decidere quando intervenire per frenare i flussi migratori e quando invece lasciarli andare verso l’Italia.

Foto: presidency of the republic of Turkey