Libano: il futuro ipotizzato da Israele

(di Maria Grazia Labellarte)
03/09/20

Nello scorso mese di aprile sono state realizzate delle esercitazioni su diversi scenari simulati, a cura dell'ICT (International Institute for Counter-Terrorism) e IDC (Centro interdisciplinare) di Herzliya, sul Futuro del Libano.

In seguito, sia all'esplosione nel porto di Beirut del mese di Luglio ed alle dimissioni del governo libanese, si sono aggiunte nuove variabili ed ipotesi. Per lo Stato di Israele nuove sfide a cui far seguire scelte politiche e di difesa.

"Poker aperto", questo il nome dell'esercitazione durata tre mesi che "ha permesso di ipotizzare gli sviluppi sul futuro del Libano, ma anche sugli interessi israeliani sull'intera regione", è stato il commento di Boaz Ganor, direttore dell'ICT di Herzliya. Come si legge sul Jerusalem Post che ha seguito da vicino le stesse esercitazioni. Secondo Ganor "fondamentale è dare ai responsabili delle decisioni israeliane un tempo congruo".

Nei 3 scenari ipotizzati e analizzati, gli attori locali più potenti sono Hezbollah, Israele e Iran e tema RICORRENTE in tutti e tre è che Hezbollah si trova attualmente in uno dei più delicati dilemmi da superare da quando ha assunto de facto il controllo del Libano, circa dieci anni fa.

Ciascuno degli scenari, tuttavia, ha sortito la tentazione degli Stati Uniti di approfittare della situazione per isolare e indebolire Hezbollah e l'influenza iraniana in Libano. 

I ruoli attribuiti nell'esercitazione sono stati i seguenti: l'ex vice capo del Mossad Naftali Granot ha impersonato gli Stati Uniti; l'ex alto funzionario del Mossad Amnon Sofrin la Siria; l'ex ambasciatore delle Nazioni Unite Ron Prosor, l'ambasciatore egiziano Itzhak Levanon e Ganor rispettivamente Germania, la comunità cristiana libanese e Israele. Una serie di altri funzionari copriva i restanti sette partiti, inclusi Hezbollah, Iran e Russia.

PRIMO SCENARIO
L'impersonato presidente libanese Michael Aoun annuncia un governo di emergenza per far fronte alla doppia crisi sanitaria-economica presentata dal coronavirus. Questa crisi è esemplificata non solo dal virus e dalla perdita di reddito, ma anche da un crollo della sufficienza delle attrezzature mediche e di altre forniture necessarie per uscire dalla crisi, nonché da un'ondata di proteste. Come parte di questo governo di emergenza, costringe Hezbollah ad uscire, costringendo il delegato sciita dell'Iran a decidere se attaccare usando la sua potenza del "fuoco fisico" o eseguire una ritirata strategica. 

SECONDO SCENARIO
Hezbollah completa l'acquisizione militare dell'attuale governo, un governo sul quale ha già un controllo de facto significativo. Il leader del gruppo, Hassan Nasrallah, dice al Paese che solo lui, con l'aiuto dell'Iran, può salvare la nazione. 

TERZO SCENARIO
Nessun gruppo o leader è in grado di guidare il paese attraverso la crisi e la società libanese precipita nel caos completo, che ricorda la guerra civile del 1976. "Tutti e tre gli (scenari, ndr) potrebbero diventare realtà", ha detto Ganor. "Israele deve essere pronto per tutte e tre le possibilità - e prepararsi al meglio per ognuna" (Jerusalem Post).

Foto: Mehr News Agency