La crisi russo-ucraina fra diplomazia, movimenti di truppe e… gaffe

(di David Rossi)
20/01/22

La crisi russo-ucraina non accenna a raffreddarsi, dopo il sostanziale - e atteso - fallimento dei colloqui di Ginevra fra USA e Federazione Russa.

Diplomazie a lavoro

Oggi il presidente polacco Andrzej Duda e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avvieranno consultazioni di due giorni a Wisła. Chissà se discuteranno di come cambierebbe la situazione geopolitica e geostrategica della Polonia se la Russia occupasse, direttamente o per mezzo della sorella-complice Bielorussia, l’intera frontiera orientale della Rzeczpospolita Polska come nel 1939?

Dopo quasi esattamente 24 ore a Kiev, Blinken (foto) parte per Berlino, Parigi e Londra per nuovi colloqui sull'Ucraina.

L’Italia potrebbe ritagliarsi un ruolo di mediatore se non fosse alla vigilia di un cambio di governo. Ma è sempre così da noi…

Intanto, Blinken ha fatto sapere che discuterà con i colleghi europei circa le violazioni russe del diritto internazionale

All’armi!

Gli aerei da guerra britannici stanno portando armi in Ucraina da diversi giorni, secondo Mosca. Ma non crediate che le due parti - Russia e Ucraina - facciano queste cose di nascosto. Gli Stati Uniti hanno approvato ufficialmente l’invio di armi dagli Alleati in Ucraina: Estonia, Lituania e Lettonia possono trasferire armi letali di fabbricazione americana come missili "anti-corazza" e terra-aria in Ucraina.

Mosca non sta a guardare, anzi continua a inviare truppe e armamenti in Bielorussia, dichiarando che sono per una esercitazione congiunta. Nella Crimea occupata dai Russi, la flotta del Mar Nero ha condotto esercitazioni di difesa aerea con Pantsyr S per contrastare obiettivi a bassa velocità e bassa quota.

Secondo Biden, Mosca ha persone dell'FSB (ex KGB) infiltrate in Ucraina per cercare di minare la solidarietà nazionale.

Parola di Joe Biden

A proposito di Biden, ci sono da segnalare molte e interessanti dichiarazioni, nonché una delle sue famose gaffe, stavolta decisamente fuori luogo. Sulla crisi e la sua escalation, sostiene che è totalmente, esclusivamente, completamente dovuta alle decisioni di Putin. "Sospetto - dice - che agisca in un modo o in un altro a seconda del lato del letto da cui si alza" e che i diplomatici russi sanno bene di questa imprevedibilità. “Spero - continua - che Putin capisca che… non è una posizione molto buona per dominare il mondo e nemmeno per controllare una guerra. Un’invasione dell'Ucraina da parte della Russia sarebbe l’evento più grave per le relazioni internazionali dalla fine della Seconda guerra mondiale".

Dicevamo della gaffe. Il presidente era sembrato minimizzare il caso in cui la Russia facesse una "piccola incursione" soltanto. Si riferiva, ha chiarito, alla differenza tra azione militare e non militare/paramilitare/cyber da parte dei russi. Tali azioni riceverebbero comunque da parte occidentale una risposta reciproca, in coordinamento fra gli Alleati.

Ha concluso con un ammonimento: se i Russi faranno davvero quello che sono in grado di fare, cioè se invaderanno l’Ucraina, sarà un disastro per la Russia.

Immagine: U.S. Department of State