Guerra al coronavirus: prima battaglia vinta negli USA. Approvato per l’emergenza un antivirale efficace!

(di David Rossi)
30/04/20

La notizia arriva dagli Stati Uniti nel pomeriggio - ora di Washington - di mercoledì 29 aprile: la Food and Drug Administration, l’agenzia governativa americana che autorizza i nuovi farmaci o nuovi usi di vecchi farmaci ha preso posizione in modo ufficiale annunciando che con l’obiettivo di “accelerare lo sviluppo e la disponibilità di potenziali trattamenti COVID-19”, l'agenzia ha richiesto alla società farmaceutica Gilead Sciences “la messa a disposizione del Remdesivir per i pazienti il più rapidamente possibile, secondo necessità", data l’emergenza in atto e pur di fronte a una sperimentazione promettente ma ancora incompleta.

Ricordiamo che si tratta di un antivirale a ampio spettro usato dal 2013 contro Ebola ma terapeuticamente efficace anche contro i coronavirus SARS e MERS1. Ebbene, i dati appena raccolti durante sperimentazioni cliniche, suggeriscono che i pazienti con COVID-19 grave che hanno assunto Remdesivir si riprendono più velocemente rispetto ai pazienti curati col semplice placebo. Lo ha anche dichiarato mercoledì l'Istituto Nazionale di allergie e malattie infettive, per mezzo del dottor Anthony Fauci, spiegando che siamo in presenza di una riduzione significativa, di poco meno di un terzo, dei tempi di guarigione. Pur in presenza di effetti collaterali e con la necessità di valutarne in modo più approfondito l’uso su pazienti non gravi, "i dati mostrano che Remdesivir ha un effetto netto, significativo e positivo nel ridurre i tempi di recupero"2.

In Italia, il farmaco è stato impiegato come terapia antivirale sperimentale all'Istituto nazionale per le malattie infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma per curare la coppia di turisti cinesi trovata positiva al coronavirus lo scorso gennaio. Anche il Policlinico San Martino di Genova ha avuto un caso di guarigione attraverso la somministrazione sperimentale del Remdesivir.

In conclusione, bisogna raccontare che cosa ha combinato il governo comunista cinese, come al solito ambiguo e inaffidabile, a danno della società titolare del brevetto, la Gilead Sciences appunto. La società farmaceutica californiana, specializzata in farmaci antivirali, ha donato parte del suo Remdesivir alla Cina per l'uso clinico nel trattamento del coronavirus a Wuhan, al culmine della crisi nella Repubblica Popolare, fra gennaio e febbraio. Lo ha fatto anche se non le erano mai stati riconosciuti i diritti sul farmaco nella Cina comunista, nonostante una richiesta presentata nel 2016 e rimasta sempre inevasa. Ebbene, al termine del trattamento sui pazienti di Wuhan, un gruppo di ricercatori cinesi ha fatto domanda per brevettare lo stesso farmaco di Gilead3 nel proprio Paese. Davvero gente di cui fidarsi…