Protezione militare in tempo reale per il sisma di Ischia: il “miracolo dei Vigili del Fuoco” tra entusiasmi e critiche

(di Valerio Arditi)
01/09/17

Dopo il sisma dell’Isola di Ischia di magnitudo 4.0 delle 20:57 dello scorso 21 agosto, accompagnato da uno sciame sismico con ipocentro a un chilometro da Casamicciola e a soli due chilometri di profondità, con un bilancio di 2 morti, 39 feriti e 2.600 sfollati, di cui 2.000 a Casamicciola e 600 a Lacco Ameno, rimane alla cronaca la tempestività di intervento istituzionale nazionale che non deve essere dimenticata. Questa emergenza è stata rapidamente infatti presa in carico dal ministero della Difesa insieme alla presidenza del consiglio dei ministri mentre lo stato maggiore della Difesa ha successivamente disposto con il proprio Centro Operativo Interforze l’organizzazione dei soccorsi. Quello che infatti non deve sfuggire a memoria di questo disastro è che il luogo dell’emergenza è ubicato su un’isola sul cui suolo non sono ubicate forze specializzate per la gestione completa dei soccorsi.

Dopo un sopralluogo da parte di personale militare sull’isola e dopo la riunione del Comitato operativo presso la Protezione civile, già dall’una di notte sono stati inviati elicotteri dell’Esercito e dell’Aeronautica per trasportare a Ischia mezzi e personale altamente qualificato dell’USAR (Urban Search And Rescue, ndr) dei Vigili del Fuoco, mentre venivano poste in prontezza operativa navi, elicotteri e militari della Marina Militare insieme ai colleghi del Genio dell’Esercito.

All’Aeronautica sono state peraltro affidate attività di ricognizione con Predator e velivoli caccia bombardieri AMX (foto) per dare supporto alla Protezione civile al fine di mappare l’area dei danni. Questa integrazione di forze militari tecnologicamente avanzate ha dato la sua risposta concreta alle esigenze della popolazione e della protezione civile, evidenziano la capacità duali di impiego delle Forze Armate, sempre presenti nei luoghi colpiti da eventi catastrofici.

Questa catena di grande professionalità e umanità si esalta nei momenti più terribili dove l’impotenza umana davanti alle grandi catastrofi si scopre del tutto fragile, per riscoprire il valore del lavoro svolto dagli uomini in uniforme che assume un ruolo unico, un ruolo che diventa la concretezza degli aiuti e delle speranze delle persone colpite.

I militari e il personale dei Corpi dello Stato sono sempre pronti a lavorare solo senza risparmio di forze e andando contro il tempo per salvare le vite in pericolo.

L’efficacia di questa catena di soccorsi è quella che ha permesso il salvataggio di tre bambini incastrati tra le macerie per mano dei Vigili del Fuoco dell’USAR che insieme a personale militare e degli altri Corpi dello Stato hanno scavato senza sosta, dimostrando doti di grande umanità e professionalità a cui oggi va il plauso di tutta la nazione.

Certo ognuno ha fatto la sua parte in questa vicenda che nonostante tutto si è conclusa positivamente, ma sia chiaro che oltre la professionalità, l’impegno, il sacrificio, in questi eventi catastrofici non è mai scontato il risultato finale perché in ballo giocano spesso una serie di eventi contrari o imprevedibili che possono superare ogni sforzo umano, come dimostrano i tanti casi di cronaca.

Una donna, la signora Lina muore per colpa delle macerie della facciata della Chiesa di S. Maria dei Suffragi, chiesa da poco restaurata, ovviamente per mano umana, mentre la signora Marilena resta sepolta sotto la sua abitazione di vacanza. Diversamente per il piccolo Ciro, convinto che Dio c’è, il destino ha riservato una finale da eroe che lo vede premiato dal ministro della Difesa Roberta Pinotti, un destino accompagnato sicuramente dalla Provvidenza Divina rappresentata e fatta dalle mani di uomini in uniforme che hanno deciso con fede e coraggio che i loro arti servono per la vita, la vita degli altri.

Quello che è certo è che davanti a grandi eventi soprannaturali o di pericolo, tutti i colori delle uniformi italiane si uniscono mano nella mano per diventare quella di un solo colore, quella della difesa della nazione che amano come la propria famiglia.

Chi sono gli USAR dei Vigili del Fuoco

Il progetto USAR (Urban Search And Rescue) nasce per migliorare le attività di soccorso in macerie, derivanti da eventi sismici, esplosioni, crolli o dissesti statici e idrogeologici. Le squadre USAR del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco affrontano operazioni di soccorso in tali scenari con un adeguato livello di sicurezza e con metodologie altamente evolute concernenti soprattutto la valutazione dei rischi associati, le tecniche di localizzazione e le attività di estricazione delle vittime. Queste operazioni devono essere particolarmente incisive, tempestive e celeri. Gli operatori devono agire in modo da estricare i soggetti intrappolati entro margini temporali che facilitino il loro trattamento sanitario ed evitino l'insorgere di complicazioni postume o, ancora peggio, il loro decesso.

I vigili utilizzano degli equipaggiamenti e delle attrezzature speciali per la ricerca e il soccorso, quali geofoni, robot, termocamere, search-cam, e devono essere inoltre addestrati a fornire immediatamente il supporto vitale di Base con la rianimazione cardiopolmonare (BLS).

Il team USAR è tipicamente costituito dalle seguenti funzioni:

  • Management
  • Esperti strutturisti
  • Unità cinofile
  • Addetti attrezzature tecnologiche
  • Addetti sanitario
  • Addetti alla penetrazione in maceria ed estricazione vittime
  • Specialisti Hazmat (gestione sostanze pericolose)
  • Supporto TAS (topografia applicata al soccorso)

Le voci dei rappresentanti dei VVF:

"Lavoriamo da mesi ininterrottamente in uno stato di emergenza continuo e non dichiarato. Servono assunzioni, mezzi e risorse".

"La nuove assunzioni sbloccate dalla Madia sono nulla di fronte alla carenza di personale." - I vigili del fuoco, aggiunge il sindacato, operano in “uno stato di emergenza continuo e non dichiarato, operano quotidianamente da più di un anno tra terremoti, incendi, maltempo” e adesso “la nuova scossa che ha colpito l’isola… Ma non si può più tacere: servono misure urgenti a favore del Corpo dei vigili del fuoco”.

Al di là degli eventi di facciata e dei complimenti di istituzioni e cittadini, i Vigili fanno presente il loro impegno oltre il protocollo, fino a agli straordinari senza fine, fino alla emozione per aver salvato tre bambini estratti dalle macerie, mentre lavorano senza sosta tra l’emergenza incendi e il nuovo terremoto un anno dopo da quello di Amatrice e Accumoli, ora si rende urgente adottare misure a favore del Corpo, più volte promesse ma mai arrivate con assunzioni, stabilizzazioni mezzi e risorse, essendo “sotto organico di 3.500 unità, con mezzi e attrezzature da ripristinare, sottopagati e senza assicurazione contro gli infortuni“.

Solo a fine luglio i sindacati riportano i numeri dell’emergenza di quest’anno: sono raddoppiati gli interventi dei vigili del fuoco, passati da 24mila dello scorso anno agli oltre 45mila di questo. Mentre, nel quadro dell’emergenza incendi è triplicato il numero di interventi aerei che sfiora i 2mila, così come le ore di impiego della flotta aerea. Il numero dei lanci effettuati da elicotteri e Canadair è di circa 21mila, sempre nel periodo giugno-luglio, rispetto ai 7.300 registrati nello stesso periodo del 2016.

Ad inizio agosto sono state sbloccate dalla ministra Madia 400 assunzioni straordinarie che sono “nulla a fronte della carenza di personale totale” e con un contratto bloccato dal 2009.

(foto: web / Aeronautica Militare / Marina Militare)