Venerdì 29 aprile un elicottero della compagnia petrolifera Statoil precipita su un’isola durante un volo di collegamento con una piattaforma petrolifera in Norvegia.
Che siano fatti di carta stampata o in forma digitale, le testate giornalistiche vivono di notizie che fanno breccia sull’impatto emotivo di chi le legge.
Un video come quello dell’incidente di volo che ha strappato alla vita il magg. pil. in congedo Michele Vimercati è una ghiotta occasione per chi fa giornalismo spregiudicato unicamente alla caccia dello “scoop” che innalzino “il picco” dei lettori. Ma se si vuole, invece, passare un messaggio sincero e profondo per ricordare la persona che ha salvato vite umane ai comandi degli HH-3F dell’Aeronautica Militare, ha più senso scrivere ora, a distanza di tempo e dall’interesse morboso di chi non ha rispetto o peggio ancora specula sul dolore altrui.
Quando ci fermiamo a pensare alla nostra vita che ci siamo lasciati alle spalle, c’è un periodo ben delimitato durante il quale alcune persone entrano nel nostro DNA, come membri di una nuova famiglia: è il periodo che va da quando “ci svezziamo” dalla nostra famiglia biologica e iniziamo a percorrere i primi passi della nostra vera vita individuale. Queste persone ci accompagneranno per sempre, anche quando le nostre strade si separeranno.
In quest’ottica nessuno meglio di chi ha condiviso anni di Accademia, avventure e sofferenze, gioie e difficoltà può ricordare chi il destino ci ha portato via. Ed è giusto che questo ricordo sia quanto più libero e spontaneo possibile.
Sei volato in alto così all’improvviso. Quanto mi piacerebbe ora averti sentito ancora una volta, è grande il rammarico per non aver trovato il tempo… quando ancora lo avevamo. Ora che sei sopra le nuvole e che leggi nei nostri cuori, le parole non hanno più valore; sono sicuro che ripartiremo con un sorriso, magari ricordandoci delle nostre avventure, dei giorni passati insieme al panchetto e di quelli trascorsi in allegria con la spensieratezza che solo la giovinezza ti può regalare.
Auguri Vime, quest’anno mi tocca farteli così. E’ stato un vero privilegio aver camminato insieme, mi hai insegnato molto e tanto altro avrei voluto ancora imparare da te.
Mi manchi angelo biondo,
14 Giugno 2016, Conner
