Schizofrenia di stato

20/08/21

Probabilmente la pandemia di Covid 19 sta rilasciando i suoi pericolosi effetti proprio in questi giorni, anche tra chi non l’ha contratta. Passiamo da immagini di un popolo in fuga dalla tagliola dei talebani, ad assemblee d’urgenza dell’ONU e al nostro ministro degli esteri il quale, con un’abbronzatura alla Carlo Conti, banchetta e festeggia insieme ai colleghi di Montecitorio in qualche spiaggia del sud Italia.

Fosse tutto qui: allora una persona di buon senso si mette il cuore in pace, abbandonandosi alle solite considerazioni sull’inefficienza di certi personaggi, e la consueta domanda su come possano essere finiti ad occupare un posto storicamente prestigioso e articolato come il ministero degli esteri.

Ma non è tutto. Scorrendo le pagine dei giornali ci accorgiamo che un angolo naturalistico molto bello della nostra penisola è finito ostaggio di un’orda di soggetti che amano trascorrere giornate drogandosi, ascoltando musica a massimi decibel, lasciandosi trascinare da uno stolto istinto tribale che provoca violenza, morti, stupri, ecc. In questa impresa da baraccone si sono riuniti (secondo le notizie della stampa nazionale) in 20.000, tutti con i loro camper, macchine sgangherate, tende attrezzate o semplici stuoie sulle quali hanno consumato i loro pasti con sostanze tossiche di svariate qualità.

Il tenore delle notizie poi, è iniziato a montare come la panna, con indiscrezioni su cosa stesse realmente accadendo in un angolo paradisiaco del Viterbese; assembramenti senza regole, per altro in un momento molto delicato nel quale le autorità cercano di far rispettare la famigerata regola del “Green Pass”. In effetti, assistere ad uno spettacolo del genere e poi vedersi negare l’ingresso ad un ristorante perché non vaccinati, fa rizzare i capelli.

Qui, ognuno di noi, devi sforzarsi di pensare che non può assimiliarsi a quell’orda di senza cervello, il cui unico scopo nella vita è l’autodistruzione. Prodotti della società odierna? Troppo facile e banale ricorrere alla solita frase per giustificare la stupidità delle persone. Ma il bello deve ancora venire.

Messi di fronte a ciò che stava accadendo da ben cinque giorni… ripeto "cinque giorni"… qualcuno si è chiesto se quel circo fosse stato autorizzato, se le autorità locali fossero a conoscenza di un simile party, ma soprattutto cosa avrebbe fatto il ministero degli interni per rimettere nel recinto tale specie di non umani. La frase che però ha più scioccato è stata quando chi avrebbe dovuto prendere provvedimenti ha pacificamente dichiarato: “la situazione è fuori controllo!”.

Ma come, uno stato sovrano, con a disposizione ben tre organi di polizia addetti al mantenimento dell’ordine pubblico, che si permette di schierare l’esercito nelle strade per l’operazione “Strade Sicure”, ammette candidamente di non essere in grado di sloggiare una banda di 20.000 imbecilli con la mente annebbiata da stupefacenti?

L’affermazione è gravissima, soprattutto se pensiamo a quello che è il ruolo del ministero degli interni e quello delle istituzioni che, testimoni di una serie di reati commessi a cielo aperto, si limitano ad alzare le braccia ammettendo la loro incapacità a reagire. Ma stiamo scherzando?

Ma che stato è questo (la s minuscola è voluta)? Una corte di ministri che non si scolla dalla sedia nemmeno per accogliere la bandiera di guerra di un reggimento che ha partecipato alla guerra in Afghanistan, ma che invece spalanca porte, portoni e sale dei palazzi per gli undici dell’europeo (con sfilate, manifestazioni e assembramenti dando così luogo a un “contagio autorizzato”).

Purtroppo, le forze dell’ordine operano oramai con il freno tirato “al massimo”, dove non sono più libere di reagire neppure di fronte a una minaccia dichiarata, sempre con il rischio di finire sul banco degli imputati a fianco di chi il reato lo ha commesso davvero. Poliziotti, carabinieri e finanzieri che avrebbero bisogno di addestramenti più mirati (che insegnino a non farsi rubare la pistola), equipaggiamenti più moderni, ma soprattutto investimenti che consentano un miglioramento della loro operatività a 360°.

E qual è la risposta dello stato italiano? “La situazione è fuori controllo”. Tanto poi, se la reazione ci fosse stata, i titoli dei giornali sarebbero stati: “I poliziotti cattivi interrompono una festa di giovani tossicodipendenti” oppure “Polizia usa metodi fascisti su figli di papà mentre ascoltano musica in una festa organizzata”.

Questa, signori, è una deriva inarrestabile che ha come responsabili persone che hanno un nome e cognome, ma godono di una impunità che noi stessi gli abbiamo dato: anestetizzati da migliaia di falsi problemi, incantati da un pallone che rotola e spaventati da pseudo dittature sanitarie.

Che Dio, o chi per lui, ci aiuti!

Paolo Palumbo