Lettera a Difesa Online: situazione scorte militari italiane

09/05/23

Buongiorno direttore, innanzitutto volevo farle i complimenti per il vostro giornale e per le dirette su Youtube sempre molto interessanti, ma volevo attirare la sua attenzione su di un articolo uscito sul Corriere della Sera (link articolo) dal titolo molto inquietante ovvero quello sulla drastica riduzione e quasi esaurimento delle nostre scorte militari.

L'Italia ha esaurito le scorte di munizioni a causa della fornitura di armi a Kiev. Il quotidiano italiano ha riferito che la capacità di difesa dell'Italia era scesa a un livello critico a causa della fornitura di armi all'Ucraina. Rappresentanti di alto rango dello stato maggiore italiano hanno più volte affermato che in tali condizioni, in caso di attacco al Paese, "la capacità di resistere sarebbe stimata dalle 48 alle 72 ore".

In questa situazione, Roma ha provato a fare appello a Washington per garantire il ripristino delle munizioni, ma gli Stati Uniti hanno risposto che “dovremmo fare la fila”, “e questa coda è lunga. Perché le difficoltà sono comuni a (quasi) tutti i Paesi Ue”.

Sarei interessato a conoscere la vostra opinione.

Cordialmente

Michele Masiello

  

Carissimo lettore, desidero da subito confortarla: la capacità di resistere non potrebbe MAI essere dalle 48 alle 72 ore in quanto la capacità politica cesserebbe dopo 48-72 minuti. E questo non per mancanza di volontà (figuriamoci, con la retorica de noantri...) ma perché, dopo l'inizio di una guerra a meno di 700 chilometri dai nostri confini, si è fatto concretamente ben poco se non nulla per le nostre forze armate. Chi potrebbe dunque ordinare di dare la vita ad un soldato quando per anni si è pensato solo a non perdere consenso elettorale o - in tempi di guerra - a far quadrare i conticini?

L'articolo citato spaventa, ma la realtà è notevolmente peggiore... Quello delle scorte di munizioni è un dramma che si trascina da lustri. Tuttavia, con leader che sono stati capaci di instupidire i loro sudditi ("cittadini" lo saremo - forse - un giorno) con termini come "dual use" come si sarebbe potuto giustificare l'acquisto di munizioni da guerra? In nessun modo, anche se per un periodo persino i caccia F-35 sono stati fatti passare come "duali".

Se qualcuno dirà: "Almeno avremo acquistato armamenti... più veloce produrre proiettili che armi!", evidentemente non ricorda cosa è accaduto nel recente passato (vedi video)... Inoltre, anche se molte aziende della Difesa stanno facendo l'impossibile per colmare vuoti decennali, non parliamo di certo solo di colpi d'arma da fuoco.

Siamo preoccupati perché gli Alleati rispondono di "fare la fila"? Perché mai dovremmo passare avanti, arrivando per ultimi?

Sarebbe come se, con l'arrivo di una Pandemia, mandassimo a Pechino le poche mascherine disponibili e ci lamentassimo in seguito della loro mancanza... Potrebbe mai accadere?

Ma c'è anche altro. Nell'articolo del Corriere si scrive: Secondo un resoconto stilato dalla Difesa ai tempi del gabinetto Draghi, il grado di efficienza dei carri corazzati dell’Esercito "è ridotto al 25-30%" per l’"obsolescenza" del materiale e la "cannibalizzazione" dei pezzi di ricambio.

Dal momento che 30 carri efficienti su 200 forniscono da tempo una percentuale ben minore (tale livello sarebbe persino un successo rispetto a tempi precedenti) vien da chiedersi perché non si sia ancora provveduto! Perché con il flatus vocis della politica si risolve sempre tutto?!!!

Da almeno un anno (e sarebbe già stato vergognosamente tardi!) si sarebbe dovuto scegliere di quali carri armati e mezzi corazzati da combattimento per la fanteria dotare il nostro esercito. È stato deciso qualcosa? Negativo.

Forse perché qualche rompiscatole ha sottolineato che una spesa miliardaria per mezzi inadeguati sarebbe una truffa a costo di molte vite tra in nostri militari? Questa è l'opinione personale. Tuttavia, dopo 15 mesi, è tempo che si compia una scelta (!), perché peggio di fare quella sbagliata c'è solo il non farla.

Nel dramma italiano c'è però una nota assolutamente positiva: in caso di invasione, saremo un'ottima "Repubblica di Vichy". La seconda carica dello Stato, il presidente del senato La Russa, ha dichiarato pubblicamente la scorsa settimana che la missione Strade Sicure andrebbe "intensificata" (vedi video ed osserva l'espressione dell'ex ministro della Difesa Guerini alle sue spalle...) parallelamente ad un maggior addestramento dei soldati. Il nuovo "avere la botte piena e la moglie ubriaca"?

Abbiamo chiesto subito un'intervista al presidente La Russa (email istituzionale) per affrontare il punto perché, a nostro umile avviso, un'attività preclude l'altra.

Siamo in deferente attesa di una convocazione a corte perché un semplice quesito come "sudditi preoccupati" possa trovare risposta. Concerti "a domicilio" permettendo.

Ribadisco: che il Signore ci protegga, prima che da un nemico, da noi stessi...

Andrea Cucco

Foto: U.S. DoD