Lettera a Difesa Online: Chi è che deve avere paura?

31/05/20

Buongiorno Italia… Prima di tutto vi chiedo di scusare questa situazione… Come molti di voi io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è famigliare, la tranquillità della ripetizione… Ne godo quanto chiunque altro.. ma dobbiamo sottrarre un po’ di tempo alla vita quotidiana per sederci e fare due chiacchiere1.

Immagino avrete letto come me le ultime notizie. Ve lo concedo, non è stato un periodo facile. Ma quello che sta arrivando non lo sarà da meno, lo sapete anche voi. Il virus è stato un innesco. Si è permesso che la Lombardia venisse pugnalata a tradimento mentre morivano a migliaia; si è consentito che si spezzasse il patto sociale tra le regioni ferite e le altre, che ora respingono i Lombardi. Quando tutto finirà credete che la Lombardia accoglierà a braccia aperte? Siamo onesti: chiunque farebbe lo stesso.

Mentre il Nord era messo al bando, nessuno ha detto nulla sui mafiosi mandati a casa; non lo avrete dimenticato, spero, mentre celebravate Falcone e Borsellino.

Belli gli aerei che hanno diffuso il tricolore ma, vedete, è fumo, si dissolve, rimangono fame, povertà, paura. Quanti hanno messo tutto quello che avevano nella loro impresa? Tanti; ma il sistema ha fallito: soldi pochi, ed a parecchi non sono nemmeno arrivate le briciole. In compenso tasse e controlli e multe sono rimasti. Dubbio: ma se c’erano così tanti uomini (e donne) in divisa con il dito pronto sul grilletto delle contravvenzioni, dove sono ora? Dove sono droni ed elicotteri da grigliata? Possiamo avere ancora fiducia in una divisa che usa senza difficoltà il manganello per una mascherina, mentre il nigeriano di turno prende impunemente a mattonate le auto in transito? Possiamo avere fiducia in un sistema giudiziario che fa uso politico di whatsapp?

Non è razzismo: sto constatando con voi; constato che questo è diventato un Paese che, mentre si crogiola nell’imbecillità, muore e non se ne accorge nemmeno. E nemmeno ci bastano le divise che già ci sono: siamo insaziabili, ne vogliamo altre, vogliamo altre pettorine che, con fischietto e paletta, ci costringano a renderci conto che, purtroppo per noi, il fondo del barile ancora non è stato raggiunto: vogliamo 60.000 delatori che risveglino il nostro masochista dormiente. I musulmani si assembrano per pregare un Dio che, come il nostro ha sparso generosamente la morte, ma per i pochi cristiani rimasti le Chiese non sono state così agevoli; e, ditemi, cosa avete pensato quando su un’immensa spiaggia deserta un cittadino è stato rincorso per centinaia di metri, mentre in alcune città gli assembramenti per il 25 aprile non hanno visto divise e contravvenzioni? Non ci ha pensato nessuno? Male.

Forse gradiamo monopattini e biciclette anche se per lavorare dobbiamo percorrere almeno 100 km al giorno; peccato non aver pensato alle RSA, dove gli anziani sono morti a grappoli, o ai reparti oncologici dove malati terminali di cancro poco assistiti hanno dovuto guardare lucidamente in faccia una fine atroce perché l’ospedale era in piena emergenza covid.

Istupiditi dalle peggiori idiozie che la TV ci mette in circolo, ci siamo beati di farseschi discorsi alla Nazione, abbiamo assistito ad un narcisismo patologico, abbiamo dato ascolto a virologi da avanspettacolo che parlavano di banale influenza, ed economisti che ci hanno fatto stendere lenzuola e cantare l’Inno Nazionale, per la prima volta non per una partita di calcio.

Ci siamo bevuta la menzogna delle mascherine a 50 centesimi, e non ci siamo accorti che su quelle fornite dalla Regione Toscana c’è scritto che non sono sistemi di protezione. Non ci siamo nemmeno resi conto del perché l’ignoranza omicida dei nostri vertici abbia impedito le autopsie. Ebbri delle buffonate televisive, ci siamo fatti accompagnare nel recinto delle bestie da soma della Fattoria degli Animali e non ci siamo avveduti che il Grande Fratello, quello vero, era arrivato, con le sue telecamere ed i suoi controlli.

Ma vi vedo ancora sorridenti: certo, riparte il calcio; peccato non abbiano dato pubblicità dei conti delle cremazioni a carico di famiglie che del famoso congiunto non hanno nulla di più di un’urna piena di ceneri. Peccato non ci abbiano detto nulla a dicembre; peccato averci tenuto all’oscuro di allarmi che avrebbero rovinato le immagini che esaltano il ciuffo di un premier che sotto la pochette non ha nulla. In fondo, il numero dei decessi è soltanto pari alla popolazione di Pescara, o Avellino, o Busto Arsizio. Che importa.

Cosa può importare tutto questo a fronte delle lacrime di un ministro che ha spalancato le porte ad un’immigrazione selvaggia e che avrà diritto ad ogni servizio mentre saremo controllati e spiati da 60.000 neo sceriffi?

Anche le statue delle Madonne piangono: ci siamo scandalizzati per questo? Non mi sembra. Quando finirà l’incoscienza?

Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono... Perchè mentre il manganello può sostituire il dialogo... le parole non perderanno mai il loro potere... perchè sono il mezzo per giungere al significato... e la verità è che c’è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese... lì dove una volta c’era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, li ora avete censori e sistemi di sorveglianza che vi costringono ad accondiscendere... Com’è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò... ma ancora una volta, a dire la verità... se cercate il colpevole... non avete che da guardarvi allo specchio2.

Avremmo potuto sapere tutto: abbiamo preferito ignorare vigliaccamente. Perché il parlamentare 5 stelle che accomuna il terrorista assassino di Nassirya alle sue vittime in fondo piace; e ci sta anche bene che un ufficiale, nel momento in cui deve operare come gli è stato insegnato, non trovi di meglio che urlare “torni a bordo, cazzo!” ad una persona del tutto priva di controllo, con equipaggio e passeggeri ancora sulla nave; a noi non importa che la colposa leggerezza della Regione abbia prodotto nel Lazio una gara per l’acquisto di mascherine viziata da un difettuccio che ha già fatto perdere milioni di euro, i vostri.

È solo colpa nostra. È colpa nostra avere dato la fiducia a movimenti e partiti che non concludono nulla, che pur di mantenere la poltrona vivono di contraddizioni. Dal “PD merde, mafiosi!” ai Ministeri il passo è stato breve, diciamolo, talmente breve che non si riesce a prendere posizione su nulla. Comincio a pensare che la dittatura cinese, quella che sbatte violentemente i pazienti nelle ambulanze, ci farebbe bene, come ci farebbe bene passare per i campi di concentramento dello Xinjiang e per le manganellate di Hong Kong; forse ci farebbero bene le 3 F dei Borboni di Napoli: un po' di festa, un po' di farina, molta forca, che magari sta arrivando. Tanto c’è un garante, quello che è passato dal Vaffaday al “teniamoci il governo nonostante tutto”, che esultando per le conquiste cinesi, esalta chi ha esportato un virus assassino.

Intanto, mentre astutamente si appoggia il regime venezuelano, nel silenzio generale plaudiamo all’arrivo del Qatar, delle sue scuole coraniche in Italia, dimenticando che si tratta di un Paese che coccola i radicali della Fratellanza Musulmana; senza dimenticare la vile non ingerenza con la Cina, quando invece siamo riusciti ad entrare in conflitto con la Francia per le intromissioni di un incosciente ministro degli esteri con i gilet gialli.

Abbiamo già aperto le porte ai nemici, non so se ve ne rendete conto. Del resto cosa attendersi da chi santifica un regime che impicca gli omosessuali e lapida le donne? Il Movimento del rinnovamento non ne ha indovinata una e, peggio ancora, nell’ennesimo delirio di incompetenza riflessa nei suoi eletti, si deve appoggiare ad un partito che pur odiandolo gli serve.

La Verità, è che nel recinto dove ora siamo, amiamo rotolarci nel fango dell’ignorante incoscienza. Quindi se non avete visto niente, se quanto fatto dal governo vi rimane ignoto, vi consiglio di lasciar perderema se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io.. vi chiedo di guardare a quello che sta succedendo. Sia a Nord che a Sud è palpabile il timore di rivolte infiammate dalla fame; alcuni supermercati sono già stati assaltati.

Dov’è di casa ora la paura? Basteranno i 60.000 controllori civici? Se proseguirà la svendita del vostro Paese, come pensate che potrà finire, con le casse vuote e senza il cellulare ultimo modello? E, badate, io constato soltanto quello che riportano i vari ministri, che temono apertamente tensioni, dilagare della criminalità, fine della pazienza, trionfo della paura.

Come pensate si potrà contenere una rivolta di gente furiosa, intimorita, affamata, che grazie all’ignoranza di politici improvvisati, ha perso tutto? Spagna, Francia delle periferie, Romania, Grecia (che quest’anno vi rifiuta!) stanno già vivendo il panico. Pensateci. Magari prima che sia troppo tardi, prima che il consenso prenda il posto del buon senso.

Lettera a firma: V

1 Discorso di V a Londra; V for Vendetta, A. Moore.

2 Discorso di V a Londra; V for Vendetta, A. Moore