La Grande Guerra (1915-1918) ed i Cimiteri di Guerra Italiani in Francia (1914-1918)

01/09/20

I fasti del Centenario della fine della Grande Guerra sono finiti, discorsi e cerimonie non sono più all’ordine del giorno, i reduci sono ormai tutti partiti… restano la Storia, le vestigia dei campi di battaglia ed i Cimiteri di Guerra che accolgono ancora oggi i resti dei nostri soldati morti durante la Grande Guerra.

Ed é di questi luoghi di memoria che voglio parlarvi, non di quelli che tutti conoscono che si trovano in Italia, visitati da scolaresche, turisti, associazioni d’arma o da semplici curiosi. Voglio parlarvi di quelli localizzati in Francia in quanto gli Italiani durante la Grande Guerra hanno combattuto in Francia, per la Francia e per la Vittoria finale.

Un po’ di storia:

La Francia in guerra dal 1914, sin dai primi giorni accettò nei ranghi della Legione Straniera i volontari guidati da Ricciotti Garibaldi e dai suoi figli. Questo reparto detto "la Legione Garibaldina" combatté nella zona delle Argonne dove si distinse per coraggio ed abnegazione. I morti furono numerosi e la Francia riconobbe alla Legione Garibaldina la sua essenziale partecipazione ai combattimenti con la sua onorificenza la più prestigiosa la "Legione d’Onore" conferita al generale Ricciotti Garibaldi.

Nel 1915 l’Italia entrò in guerra al fianco della Francia che, grazie alle linee ferroviarie Nizza - Genova e Mondane - Torino inviò supporto di uomini e materiale che permisero di rinforzare il fronte e ripartire verso le mete di Trento e Trieste.

Nel 1918, dopo innumerevoli e mortali offensive e contro-offensive, il presidente francese G. Clemenceau domandò al generale A. Diaz un aiuto in uomini.

Il 2° corpo d'armata, al comando del generale Alberico Albricci, forte delle brigate Napoli, Salerno, Alpi e Brescia fu trasferito sul fronte della Marna. Fu così che 40.000 uomini si ritrovarono sui campi di battaglia più insanguinati di Francia portando il loro umile e coraggioso contributo alla Vittoria degli Alleati dell’11 Novembre 1918.

Molti italiani morirono sul fronte per la difesa di Epernay e su quello, altrettanto mortifero, del Chemin des Dames (foto b/n), altri, feriti, perirono in seguito alle loro ferite. I loro resti, spesso non identificabili, furono raggruppati in diversi luoghi che ancora oggi ci impressionano e ci fanno meditare sulla Storia.

Ho ricensito un certo numero di luoghi di memoria, ma forse altri ancora ne esistono, ormai persi nei meandri della memoria collettiva o, grazie all’azione dei familiari, estinti col rimpatrio dei resti dei loro cari.

I Cimiteri di Guerra Italiani ufficialmente definiti come Cimiteri Militari Italiani oppure come Necropoli Militari Italiane si trovano principalmente presso i luoghi di battaglia o meglio di "carneficina".

Bligny (foto apertura), nei pressi di Reims è il più grande e maestoso Cimitero Militare Italiano in terra di Francia. Questo sito è diviso in 2 parti: l’una, il cimitero vero e proprio, accoglie i corpi di circa 4421 caduti di cui 1366 rimasti non identificati. Qui riposano anche i resti dei volontari italiani arruolati nel 1914 nella Legiona Straniera che formavano la Legione Garibaldina, l’altra é un terreno rimasto intatto come lo era alla fine della guerra e che ci fa meditare sulle condizioni di vita dei soldati.

Un altro sito si trova a Soupir (foto), piccolo villaggio nella pianura del’Aisne, sotto i contrafforti delle colline che proteggevano il Chemin des Dames. Questo villaggio, distrutto dal nemico per farne un campo fortificato, fu liberato dai nostri soldati del 76° reggimento di Fanteria il primo ottobre 1918. A Soupir si può anche visitare il Cimitero di Guerra Tedesco e quello Francese, ma è a Soupir che si può meglio comprendere l’eroismo dei nostri soldati che avanzavano in terreno scoperto ai piedi di colline fortemente difese da fucilieri, nidi di mitragliatrici e col supporto d’artiglieria... "loro avanzavano sotto una pioggia di piombo". In questo Cimitero, attualmente in corso di riabilitazione, riposano 592 soldati.

Altri siti di raccoglimento si trovano a Ivry, nella regione parigina dove nel sacrario Militare Italiano riposano 4 caduti e, nell’altro cimitero della città, 37 caduti si trovano nel settore Militare, ed a Labry dove nel Sacrario Militare Internazionale riposano 123 dei nostri soldati caduti su diversi fronti.

Altri riposano in diversi cimiteri comunali come a Metz nel cui cimitero, nel Riquadro Militare, giacciono 91 soldati o a Lione con 71 al cimitero de La Guillotiére e 66 in quello della Doua. Digione conta 14 caduti, Cannes, Antibes, Rouen... Questi cimiteri molto probabilmente raccolgono le spoglie di feriti che soccombettero nei diversi luoghi di cura o di convalescenza.

Riposano in Francia circa 5.500 spoglie di Caduti Italiani morti durante la Guerra 14-18 per la difesa della Francia, l’Onore dell’Italia e la Vittoria dell’11 Novembre 1918.

Senza saperlo questi gloriosi Eroi anonimi hanno portato in terra di Francia non solo i valori del Risorgimento Italiano, ma anche la loro abnegazione, il loro coraggio e la loro adattabilità a situazioni tattiche e di combattimento differenti da quelle cui erano stati addestrati.

Il loro Sacrificio permise la Vittoria degli Alleati l’11 Novembre, ma anche, ingaggiando maggiori forze nemiche in Francia, alleviò la pressione sui loro commilitoni rimasti in Patria e permise la Vittoria del 4 Novembre 1918.

È essenziale ricordare che la Sezione Francia dell’Associazione Nazionale Alpini - A.N.A. onora ogni anno i Caduti di Bligny e di Soupir e conta allestire a Soupir un museo in ricordo di questi Uomini di grande Coraggio, di grande Abnegazione e di grande Umiltà.

Se qualche lettore possiede cimeli o documenti, il loro dono sarà molto apprezzato.

Alberto G. Quaranta

Tenente cpl Alpini (78° corso AUC – SMALP – Aosta)

Foto: Garitan / web