Almeno i sindacati difenderanno la Trenta? Pittelli: "zero assoluto in termini di risultati"

20/05/19

In occasione della oramai rituale “giornata del personale civile” (già denominata “festa degli anziani”, in onore dei dipendenti con 20, 30 e 40 anni di servizio), che quest’anno è stata celebrata venerdì 17 maggio u.s., la Ministra della Difesa, prof. E. Trenta, ha indirizzato alle lavoratrici e ai lavoratori civili della Difesa un proprio messaggio, del quale ha poi riproposto i passaggi più significativi nel corso della sua partecipazione all’evento organizzato a Roma dal Segretariato Gen.

Nel suo messaggio, la Ministra, dopo aver indicato come il personale sia una “risorsa fondamentale” per l’A.D. (un classico, questo…), ha ricordato la scelta di tenere per sé “le deleghe alle politiche del personale civile e di aver voluto “una interlocuzione frequente con le OO.SS. ... al fine di conoscere meglio le problematiche” e per poter avviare “percorsi di soluzione”. Ha ricordato le 294 assunzioni 2019-2021 previste dalla L. 145/2018, e ribadito il proprio impegno per la valorizzazione dei civili (anche questo un classico), e quello più specifico sul terreno della “formazione professionale” e del recupero del “gap retributivo” che esistente da anni nel rapporto con il personale di altre PP.AA. .

Detto così, sembra che si sia aperta una fase nuova e positiva per i dipendenti civili, da sempre figli di un dio minore all’interno di A.D. Ebbene, dispiace dirlo, ma non è proprio così, ed oggi, dopo un anno di gestione Trenta, non ci pare che le condizioni, economiche e professionali, dei lavoratori civili siano in alcunchè migliorate rispetto alle gestioni dei Ministri che hanno preceduto la prof. Trenta.

I dati sono purtroppo tutti là a dimostrarlo. Le relazioni sindacali, al di là del numero degli incontri, non ci pare che abbiano prodotto sin qui risultati significativi, se non solo ripetuti rinvii, al punto che qualcuno comincia a pensare che il mantenimento delle deleghe da parte della nostra plurimpegnata Ministra possa addirittura essere controproducente. Sul piano assunzionale, i n. 98 nuovi ingressi all’anno nel triennio sono poca cosa rispetto ai problemi dell’area industriale e a quello che hanno avuto altri Ministeri (Giustizia 3000, Interni 750, etc.).

In materia di formazione, è vero che stato elaborato un progetto destinato al personale di tutte le aree, ma, ad oggi, nessun collega ha toccato con mano e percepito novità al riguardo. In materia di riduzione del gap, che costituisce la madre di tutti i nostri problemi, dobbiamo purtroppo registrare lo zero assoluto in termini di risultati: dopo i 63 mln di € complessivi ottenuti per il triennio 2018-2020 con la precedente Ministra Pinotti, il 2019 è passato in cavalleria e neanche 1 € in più arriverà quest’anno nelle povere e sempre più leggere tasche dei lavoratori civili. Va segnalato, a tal proposito, che sono ben cinque le riunioni in cui se ne è parlato sul tavolo politico, ma ad oggi senza alcun risultato pratico: non una sola risposta è venuta alle OO.SS. rispetto alle proposte che sono state loro richieste e poi formulate, e a tutt’oggi non è dato conoscere l’opinione e gli intendimenti della Ministra, che, anche nel suo messaggio, riafferma il proprio impegno generico per la riduzione del gap, ma non chiarisce in alcun modo cosa voglia fare, e preferisce restituire la palla alle OO.SS. chiedendo a noi di trovare una soluzione condivisa. Si può?

Dopo un anno di questo andazzo, che ripropone modelli già visti e inconcludenti e che nulla hanno di nuovo o rinnovato rispetto a quanto già visto in passato, è comprensibile che stia crescendo forte il malessere dei lavoratori, in particolari di quelli (e sono davvero tanti) che avevano salutato con grande speranza e fiducia la nomina della Ministra Trenta all’interno del c.d. “governo del cambiamento”, e che pensavano fosse arrivato finalmente il momento per un cambio di rotta radicale e profondo.

Non è stato così, sinora, e le OO.SS. ne hanno preso atto, a cominciare da FLP DIFESA, che ha già avviato la mobilitazione della categoria e promuoverà centinaia di assemblee sui posti di lavoro.

IL COORDINATORE GENERALE FLP DIFESA – Giancarlo Pittelli

Foto: ministero della difesa