Siria: il tradimento più vile

(di Andrea Cucco)
09/12/24

Vedete questa foto? È del 2015. Alle mie spalle, si trovano i volti di alcuni tra le decine di migliaia di militari e volontari, che hanno sacrificato la loro vita per difendere la propria patria. La Siria ne era ricoperta. Un sacrificio che si perde nel mare di sangue versato dal 2011, con oltre mezzo milione di morti e milioni di feriti e mutilati. Eppure, in questa immagine e storia intrisa di dolore e sacrificio, c’è un impostore...

Dopo 13 anni di massacri, la caduta del regime potrebbe anche sembrare inevitabile. Ma non c’è nulla di inevitabile in un tradimento. Non c'è nulla di giustificabile in un esercito che si ritira senza sparare un colpo, lasciando cadere come un castello di carte ogni metro riconquistato con sangue e lacrime.

Ogni collina, ogni villaggio era stato strappato a terroristi e fanatici sostenuti da Stati e Sultani che, se avessero davvero voluto, avrebbero potuto eliminare il “dittatore” in un istante. Ma non era quello il loro obiettivo.

Uomini e donne, padri, figli, mariti, soldati per professione, coscrizione o puro amore per la patria, hanno dato tutto. Sono morti per un’idea, per un sogno. I sopravvissuti portano cicatrici che non guariranno mai, né nel corpo né nell’anima. E oggi, cosa resta di tutto ciò? Uno schiaffo alla loro memoria, un tradimento che brucia più delle bombe.

Non c’è rimpianto nel sacrificare se stessi per qualcosa di sacro come la patria. Ma c’è un dolore insostenibile nel vedere - chi rappresenta quella patria - disonorare ogni sacrificio con un atto di codardia.

Assad, il presidente per cui un popolo ha sofferto e combattuto fino a ieri, aveva un solo dovere: riscattare 13 anni di martirio, morendo da uomo, a Damasco, come simbolo di resistenza e coerenza.

Invece, è fuggito... Come un Badoglio qualsiasi, ha scelto la via più vile, pugnalando alle spalle la Siria.

Erdogan, Putin, Netanyahu: nessuno di loro è riuscito a infliggere una ferita così profonda come quella inferta da Assad stesso. Un tradimento che non si potrà mai perdonare!

Foto: Difesa Online