Libia: militari di nuovo abbandonati! Due pizze ai ministri?

(di Andrea Cucco)
20/01/22

Il 19 gennaio sarebbe dovuto avvenire il passaggio di consegne per il contingente nazionale, da oltre 6 mesi impegnato a Misurata. Ad oggi i sostituti, in organico al 4° reggimento carri di Persano, non hanno ancora ricevuto mezzo visto per poter giungere in Libia. La concessione delle autorizzazioni serve ad evitare di venir umiliati e reimbarcati sullo stesso aereo, come già avvenuto ai tempi del governo Conte (ministro della Difesa? Lorenzo Guerini).

La stessa trafila burocratica spetterà anche a turchi, russi, francesi, emiratini ed egiziani per il loro intervento nel Paese? Dubitiamo che un misuratino si permetterebbe mai di contestare ad un turco una qualsiasi irregolarità. Gli verrebbe subito cor-rettalmente spiegato l’equivoco, a prescindere dal grado, suo o dell’interlocutore.

Quello che più sconforta è la sensazione di déjà vu: lo scorso anno i nostri militari dovettero attendere oltre 3 mesi prima che il ministro della Difesa (Lorenzo Guerini) “scaricasse i meriti” della soluzione dell’impasse sul ministro degli Esteri.

È l’esito di un lavoro positivo, frutto della proficua sinergia istituzionale, anzitutto con le autorità libiche, che voglio ringraziare per la collaborazione. Ringrazio per questo il ministro Di Maio per il sostegno e l’impegno profusi e per il concreto contributo al raggiungimento di tale risultato” - disse il ministro della Difesa (Lorenzo Guerini), lo scorso giugno, quando forse il silenzio sarebbe stato più onorevole.

La domanda che oggi ci poniamo è semplice, banale e logica: perché l’anno seguente quella figuraccia (v.articolo) ci troviamo nelle stesse condizioni?

Le risposte possono essere diverse. Ne ipotizziamo alcune assieme?

  1. Perché per i fedeli servi ottomani di Misurata, deve sembrare davvero divertente insultare ad oltranza un intero contingente militare (bloccando anche i rifornimenti ed obbligando il comandante e la sua scorta a girare disarmati) senza percepire MAI alcuna reazione?

  2. Perché per alcuni politici (oramai in scadenza) è divertente verificare la capacità di sopportazione degli italiani senza percepire MAI alcuna reazione?

  3. Perché “il sostegno e l’impegno profusi” lo scorso anno dal ministro di Maio non si sono tradotti in una semplice telefonata ma – come avviene puntualmente per i sequestri di connazionali all’estero – in altro?

Non abbiamo una risposta certa ma la questione rimane: perché una Libia in piena crisi si permette il lusso di insultare quello che dovrebbe essere un utile ospite?

Per ora speriamo che il ministro della Difesa (Lorenzo Guerini) comprenda che la sorte degli uomini e donne al servizio del (nostro) Paese dovrebbe essergli maggiormente cara e… vada a mangiarsi una pizza con il (suo) collega Di Maio!

Quando, sul tardi, vedrà che nel locale si rifanno i tavoli e al suo “state chiudendo?” rispondono - senza convinzione - “no, no, state pure…”, magari non capirà subito. Tuttavia, allo spegnimento delle luci e con la serranda mezza abbassata, persino il giovane ministro degli Esteri comprenderà che "forse è ora di andarsene"?

Foto: ministero della Difesa