Erdoğan scopre l’acqua calda: l’Unione Europea non ha nessuna autorità

(di Tiziano Ciocchetti)
19/02/20

Il presidente turco Erdoğan non usa mezzi termini, l’UE non ha l’autorità per imporre un cessate il fuoco in Libia.

Apertamente schierata dalla parte del premier al-Sarraj, Ankara avverte che, se non sarà raggiunto un accordo tra le parti, sosterrà il legittimo governo di Tripoli nel prendere il controllo dell’intero territorio libico.

Il Governo di Tripoli ieri ha sospeso la partecipazione ai colloqui del Comitato militare 5+5 a Ginevra, a causa degli attacchi condotti dalle milizie del generale Haftar contro la zona portuale di Tripoli.

Tutto questo a pochi giorni dalla dichiarazione dei rappresentanti dell’Unione in merito alla costituzione di una nuova missione aeronavale nel Mediterraneo, in sostituzione della precedente Operazione Sophia.

Lo scopo della nuova missione, secondo quanto dichiarato, è finalizzata ad impedire l’afflusso di armi in Libia. Attualmente anche Sophia prevede il controllo delle navi che approdano nei porti libici, tuttavia è necessario il permesso delle nazioni di appartenenza. Con la nuova missione, invece, le unità impiegate non necessiteranno di alcun permesso e potranno effettuare i controlli a bordo senza previa autorizzazione.

Il problema sorgerà però quando si dovrà perquisire una nave turca, magari scortata da unità militari della Marina di Ankara.

Viste le dichiarazioni del presidente Erdoğan, sarà difficile credere che i turchi rispettino il blocco navale europeo. D’altronde Ankara sostiene il premier al-Sarraj, riconosciuto dall’ONU e dall’Unione Europea, il quale dopo aver chiesto, inutilmente, aiuto all’Italia – ricevendo in cambio sermoni sull’importanza del dialogo con la controparte – ha accettato il sostegno dei turchi, che hanno cominciato a far giungere in Libia mezzi e armamenti pesanti, oltre alle ben sperimentate milizie jihadiste (già impiegate nella guerra civile siriana).

L’unica possibilità per l’UE di contare qualcosa in Libia è di approntare una missione di interposizione, ovvero mandare truppe sul terreno. Ma i governi del Vecchio Continente non hanno politici in grado di assumersi una tale responsabilità, tanto più che l’unica Potenza militare europea, la Francia, svolge esercitazioni navali con l’Egitto, chiudendo un occhio sui transiti di armamenti al confine egiziano-cirenaico.

Foto: presidency of the republic of Turkey / État-Major Armées