Era Draghi, ma vincerà la vecchia politica?

(di Andrea Cucco)
19/02/21

Durante il prossimo consiglio dei ministri, dovrebbe avvenire la scelta del nuovo capo di stato maggiore dell'Esercito. Il condizionale è d’obbligo perché sembrerebbe che la decisione sia già stata presa da molto tempo.

Il primo ministro dovrà dunque confermare una preferenza altrui? Così sembra e non c’è nulla da biasimare, è tradizione.

Ma non vogliamo fornire altro dolore o dubbi in un momento in cui un raggio di sole sembra finalmente squarciare nubi oscure.

Elenchiamo quindi i candidati in lizza, allegando i link ai curricula pubblicati sui portali della Difesa, e lasciando ad ogni lettore la libertà di farsi l’opinione che crede.

  • In pole position, il generale Pietro Serino (nella foto a sinistra): attuale capo di gabinetto del ministro Lorenzo Guerini, proviene dall’arma delle trasmissioni (vedi curriculum).
  • In seconda posizione, il generale Francesco Paolo Figliuolo (nella foto al centro): comandante logistico dell’Esercito, è ufficiale d’artiglieria da montagna (vedi curriculum).
  • In terza posizione, il generale Luciano Portolano (nella foto a destra): comandante del Comando Operativo di vertice Interforze, bersagliere (vedi curriculum).

La decisione spetta ora al consiglio dei ministri. L’Uomo che verrà posto a capo dell’Esercito diverrà molto probabilmente capo della Difesa dopo l’estate.

Ancora in piena emergenza Covid, con contingenti impiegati in inediti teatri operativi all’estero, ed alla vigilia delle inevitabili tensioni internazionali dovute allo Tsunami economico mondiale (rileggiamo un qualsiasi libro di Storia...), il nuovo governo si trova già a fare una scelta non facile: potrebbe pronunciarsi su quale leader guiderà fattivamente le Forze Armate nei prossimi anni.

Di responsabili “formali” commissariati dopo pochi mesi abbiamo avuto tutti esperienza. E stiamo ancora contando i morti…

Il governo Draghi a chi affiderà la Difesa del nostro Paese?

Voi, a chi la affidereste?