Gli equipaggi dei sommergibili classe Sauro 3^ e 4^ serie, e classe Todaro (U212A), sono costituiti non solo da giovani VFP1 o VFP4, ma anche da personale in servizio permanente dei ruoli graduati sottufficiali ed ufficiali. Da precisare che per i “graduati” sono ammesse, e quindi possono accedere alla carriera da sommergibilista anche le donne. Infatti attualmente sono abilitate come “sommergibiliste”: 1 sottocapo, 1 maresciallo, 2 ufficiali ed un ufficiale “frequentante” attualmente il TBS. Anche i graduati, prima di essere inviati a bordo, vengono preparati e addestrati presso la Scuola Sommergibili.
Il primo ed obbligato passo per tutti gli aspiranti sommegibilisti in servizio permanente è, il TBS, ovvero il Tirocinio Basico Sommergibili. La prima fase teorica, per un periodo di 7 settimane, viene effettuato presso la Scuola Sommergibili.
Anche in questo caso dovranno superare un esame di idoneità specialistica che gli consente di proseguire il TBS. Le successive 9 settimane, sono di tirocinio pratico a bordo di uno dei sommergibili in linea. Al termine delle due fasi è previsto un esame finale con cui il militare consegue l’abilitazione “Smg” (Sommergibilista) Il TBS consente di far conoscere a tutti indipendentemente dal corpo, grado e categoria di appartenenza, la piattaforma battello. Le informazioni che acquisiscono consentiranno agli aspiranti sommergibilisti in caso di emergenza di operare o intervenire per la sicurezza dell’unità e dell’intero equipaggio.
La rapidità dell’intervento in caso di emergenza può essere vitale. Ed è per questo che durante il TBS tutti gli aspiranti sommergibilisti, soprattutto a bordo non sono mai lasciati soli, ma sono costantemente “accompagnati” dal personale esperto di bordo. Lì ricevono nuove nozioni sul battello e sulle manovre, così come consigli sulle modalità operative per apportare anche delle migliorie al proprio modo di operare.
Il percorso di base di un VFP1 è diverso da un percorso di base di un militare in servizio permanente effettivo, anche se entrambi acquisiscono la stessa abilitazione all’imbarco sui sommergibili, ma per loro sono previste un maggior numero di attività tecnico pratiche. .
Da quest’anno, nei periodi in cui si concluderanno i TBS verrà consegnato l’attestato di abilitazione “SMG” in pubblica assemblea, che sancirà l’ingresso ufficiale in Componente dei neo sommergibilisti. La prima consegna è avvenuta lo scorso 17 maggio alla presenza del comandante dei sommergibili ammiraglio di divisione Dario Giacomin.
Tutto il personale sommergibilista dopo il conseguimento dell’abilitazione, in base alla categoria ed al ruolo, dovrà ritornare alle scuole sommergibili per specializzarsi sugli specifici apparati su cui andranno ad operare a bordo. Un esempio per tutti, gli ufficiali di vascello (stato maggiore), al termine del TBS, svolgeranno un corso teorico-pratico operativo presso la Scuola, della durata di 6 mesi, che li porterà dopo un periodo di addestramento a bordo obbligatorio di almeno 900 ore di navigazione ad ottenere la “Guardia in Immersione”, cioè saranno abilitati a condurre il battello in immersione. Gli ufficiali di vascello dopo vari step di carriera diventeranno comandanti di sommergibile
La Scuola Sommergibilisti di Taranto non eroga solo corsi di formazione per sommergibilisti, è un valido centro di eccellenza per l’acustica subacquea a favore di tutto il personale operativo sulle unità navali, per gli elicotteristi, per il personale impiegato nel servizio Intelligence che opera nel campo acustico e subacqueo.
Il corso che conferisce un’elevata professionalità nell’acustica subacquea riguarda “l’utilizzo delle cortine idrofoniche e il trattamento dei segnali elettroacustici in bassa frequenza”. Questo corso non è solo per i sommergibilisti che operano con la cortina idrofonica trainata, è a favore anche del personale impiegato sulle navi. La Marina Militare Italiana tramite la Scuola Sommergibili “mette a catalogo” dei corsi per le Marine estere che se interessate attraverso lo stato maggiore Difesa ne possono fare richiesta di partecipazione. Alcuni dei corsi sono:
- Condotta del mezzo subacqueo per C.O e watch officer (fornisce le basi della condotta tattica di una unità subacquea convenzionale)
- Sopravvivenza in DISSUB (con razionamento dei viveri e sopravvivenza in mare)
- Lotta antincendio/antifalla a bordo di un sommergibile
- Sistema di rifornimento reagenti per Fuell Cells
- Impiego dei sonar passivi nella scoperta e tracciamento dei bersagli di superficie e subacqueo (nel dicembre 2015 è stato erogato questo corso a favore di alcuni componeneti della Marina Marocchina).
La Marina Militare Italiana presso la Scuola Sommergibilisti eroga corsi che esulano dal mondo dei sommergibili e dei sommergibilisti così come dal mondo dell’acustica subacquea. Effettua corsi di Sicurezza sul Lavoro anche per chi occupa il posto di SLP ovvero servizio lavoratori prevenzione e sicurezza.
La Marina Militare Italiana mette a disposizione uomini, mezzi, ausili didattici che operano con umanità e professionalità presso il Comflotsom, non solo verso tutte le Componenti della Marina Militare Italiana ed anche verso terzi mettendo in pratica il fine del DUAL-USE, un fine militare ed umanitario.
La Scuola Sommergibilisti, direttamente dipendente dal Comflotsom attraverso il Servizio Addestramento, forma ed addestra validi sommergibilisti, garantendo oltre la professionalità degli equipaggi, anche l’efficienza operativa e logistica dei battelli della classe Sauro e classe Todaro. Chi sceglie o “sogna” di diventare un sommergibilista o chi non immaginerebbe mai di diventarlo, dovrebbe iniziare a pensare e credere di voler essere ancor prima un marinaio. Poi anche il sommergibilista.
Per diventare un professionista del mare che opera silenziosamente nel profondo blu, ci vuole determinazione, coraggio, umanità e voglia di crescere professionalmente seguendo l’esempio dei grandi “eroi” sommergibilisti del passato.
Lo spirito di corpo dei sommergibilisti è alimentato proprio dalla tradizione che li ha visti protagonisti in tutti i mari. E’ una componente di élite costituita da “specialisti” e bisogna essere speciali per poterlo desiderare e poi diventare.
All’interno del battello si ricrea l’ambiente familiare tipico della Componente, una caratteristica essenziale che si percepisce “frequentando” i sommergibilisti. Un battello senza questa essenziale specifica non mollerebbe neanche gli ormeggi dalla banchina.
Dei risultati conseguiti dagli uomini che lavorano con lodevole impegno e sacrificio presso la “sua” Scuola Sommergibili, il comandante Rio Corazzi, oggi sarebbe davvero fiero.