Chiedete all'Italia di pregare per la Siria

(di Andrea Cucco, Denise Serangelo)
02/02/16

In Siria si combatte per la sopravvivenza di un popolo, ma si combatte anche una battaglia per una nuova idea di Stato.
Uno Stato che rispetti tutte le confessioni religiose, che si concili, una volta per tutte con le parole di un Dio troppo spesso frainteso e strumentalizzato.
Difesa Online ha avuto la possibilità di ascoltare le parole del Gran Muftì della Siria Ahmad Badreddin Hassoun.
Questa figura poco conosciuta, dà pareri legali ed emana editti, fatwa, ovvero interpretazioni della legge islamica per i privati o per aiutare i giudici a decidere.
Le opinioni raccolte dal Gran Muftì servono come fonte di preziose informazioni sull'applicazione pratica della legge islamica in opposizione alla sua formulazione astratta.
Un'intervista coinvolgente che ha toccato temi spirituali profondi e che induce a riflettere sulla propria fede e sul rapporto che essa ha con lo Stato.

" Se noi distruggessimo tutte le moschee di questo mondo, Dio non si adira, ma Dio si arrabbia se uccidiamo un bambino, questo perché le chiese e le moschee sono una nostra opera, se le distruggiamo siamo noi uomini che  ci disperiamo ma se viene ucciso un bambino è Dio che si sente ferito.
L'uomo è una costruzione di Dio e non è una nostra costruzione, se io che sono arabo e tu che sei italiano prendiamo il nostro DNA e lo facciamo analizzare possiamo scoprire solo una cosa, che in entrambi i casi troveremo scritto ' prodotto da Dio'.
Sono in molti che oggi parlano di Stato Islamico, Stato Ebraico, o Stato Palestinese ma quello che non si capisce è che è una menzogna in primo luogo verso Dio e poi verso gli uomini.
Lo Stato è quello che costruiamo noi uomini ma l'uomo l'ha costruito Dio, è una sua creatura. In uno Stato possiamo trovare uomini ebrei, musulmani, cristiani o persino uomini atei dunque non potremmo mai asserire che quello è uno stato musulmano, ebreo o cristiano perché il paese contiene tutta l'umanità.
Se andassimo a vedere in una casa potremmo trovare una mamma cristiana e un padre musulmano oppure ateo, davanti alla legge di un Paese tutte queste persone di diverse confessioni religiose dovranno essere uguali e giudicate equamente.
La differenza tra le questioni religiose e le questioni dello Stato è proprio questa: la religione è la mia persona relazione con Dio, basata sull'amore e sulla scelta di fede, lo Stato invece si basa sulla costituzione e sulla legge ogni uomo è obbligato ad osservare queste leggi e davanti ad essere deve essere uguale. Quando sono andato a Roma mi è stata applicata la legge italiana. "

"Oggi, noi uomini, abbiamo dimenticato Dio e ci siamo soffermati davanti alle figure di Mohammed o di Gesù, dopo ce ne siamo dimenticati e ci siamo soffermati sul Papa o sui vescovi o sugli imam per poi dimenticarci anche di loro. Oggi, ogni piccolo gruppo politico ha una veste religiosa, ci si nasconde dietro.
Cinque governi europei sono governati dal partito politico cristiano, quello che mi chiedo è perché cristiano? Un domani qualcuno vorrà un partito democratico islamico o ebreo.
Tutto questo è un intromissione della religione negli affari politici, in casi come questo possiamo dire che sia Mohammed che Cristo fossero laici".

"Nel 2007 sono entrato nel Parlamento Europeo e ho voluto avvertirli del pericolo che rappresentavano le moschee in Europa, esse sono una piattaforma per l'estremismo.
So che qualcuno si sta opponendo per la costruzione di una nuova moschea a Roma, i musulmani non hanno nessun divieto sul poter pregare in un luogo che non sia una mosche. Essi possono pregare ovunque e andare ovunque .
Se noi oggi distruggessimo la Mecca o la chiesa di Gesù o il Muro del Pianto potremmo farlo con molta più facilità rispetto all'uccidere un bambino, che esso sia musulmano, ebro o cristiano.
Nonostante le generazioni future potranno ricostruire città come la Mecca o le Chiese di Cristo se muore un bambino oggi, di qualsiasi confessione religiosa esso sia, sfido chiunque delle sette miliardi di persone che ci sono al mondo di riprodurre quel bambino così come quello che è stato ucciso.
Lo scopo di tutte le religioni del mondo è far si che l'uomo possa vivere in pace e serenità.
Quella religione che entra con la spada uscirà con il bastone, quella che entra con l'amore nessuna potrà farla mai uscire.
Quello che si chiede e di aiutarci  a spegnere questo fuoco che arde nella nostra regione, perché un giorno questo stesso fuoco un giorno potrebbe raggiungere anche l'Europa.

"Un paio di anni fa il Papa decise di fare una preghiera per la Siria, io gli ho mandato un messaggio, l'ho ringraziato e gli ho chiesto perché non organizzassimo un bell'incontro spirituale in Vaticano sotto la sua guida. Avremmo potuto far arrivare uomini dalla Siria, dal Libano e dalla Palestina, programmando un movimento unitario per respingere l'estremismo .
Non ebbi mai risposta.
Inoltrai un secondo messaggio, volevo ricevere a Damasco il Papa ed ero anche disposto ad andare a Roma con cardinali e vescovi siriani per avvertire l'Europa che quello che può avvenire in Siria può avvenire anche lì.
Quando io prego, è una mia responsabilità verso il mondo pregare per tutti non solo per i musulmani, io rivolgo le mie richieste per tutti i sette miliardi di cittadini del mondo.
Voi giovani italiani, dite di no a coloro che vogliono mischiare il gioco della religione con quello della politica. Non si combatte l'estremismo con altro estremismo, l'estremismo può essere sconfitto solo se si combatte con la cultura e l'allargamento degli Stati Civili in tutti il mondo. "

" Vi prego di mandare questo messaggio dalla Siria nei vostri Paesi.
Oggi, paghiamo un prezzo altissimo per la battaglia che stiamo conducendo. Coloro che sono a Ginevra per negoziare la pace, vogliono uno Stato Islamico o uno Stato Laico.
Io vi dico che quelli che vogliono uno stato laico sono 30 anni che non vengono in Siria e quelli che vogliono uno Stato Islamico sono 23 anni che sono in Arabia Saudita.
Gli ho invitati più volte a parlare qui, in questo paese, volevo fargli parlare con il Parlamento, volevo fargli porre le domande così potevano avere delle risposte.
Loro mi hanno domandato perché mi ostinassi a rimanere in Siria, volevano aiutarmi a venire via, mi hanno offerto una casa di lusso.
Ho rifiutato di lasciare la mia casa.
Stati Uniti ed Europa non vogliono ricevermi perché mi rifiuto di lasciare questo paese, sono convinto che il mio ruolo sia quello di rasserenare i cuori e riavvicinare le due parti che si combattono ma nessuno dei due ha voluto ascoltarmi.
Portate un saluto alle vostre famiglie da parte mia, mi rivolgo soprattutto a coloro che hanno ancora una madre, baciatele le mani e chiedetegli di pregare per la Siria".

(foto: Difesa Online)