La “Garibaldi” in addestramento come brigata di manovra pluriarma pesante

(di Valentina Cosco)
15/03/17

L’importanza dell’esercizio finalizzato al mantenimento dell’efficienza operativa in qualsiasi circostanza ben si esprime nello sforzo addestrativo che sta realizzando la brigata bersaglieri “Garibaldi” al comando del generale Nicola Terzano.

Oltre 200 militari e 50 mezzi tra cingolati e ruotati della brigata bersaglieri “Garibaldi” hanno preso parte la scorsa settimana, ad un evento addestrativo, diversificato per modalità di condotta e tipologia di assetti schierati, orientato al raggiungimento di un unico obiettivo: il mantenimento delle capacità operative della “brigata di manovra pluriarma pesante” nelle FSO (Full Spectrum Operations). Dall’inizio dell’anno, infatti, sfruttando le grandi capacità messe a disposizione dal Comprensorio di Persano, la “Garibaldi”, ha iniziato una serie di attività addestrative cicliche con il coinvolgimento a rotazione di tutti i suoi assetti. Tali attività sono svolte in linea con la nuova struttura dell’Esercito che ha imposto l’aggiornamento della propria organizzazione al fine di raggiungere gli standard richiesti dal nuovo “concept operativo” del livello brigata, ovvero, addestrare “organismi” dotati di una struttura modulare con massima autonomia operativa e logistica.

Attenta pianificazione, velocità d’azione, integrazione, perfetta coordinazione e autosufficienza, queste le caratteristiche espresse dai reparti impiegati sul con assetti Combat, Combat Service e Combat Service Support, tra cui cellule del comando brigata e unità del reparto comando e supporti tattici che hanno schierato e attivato un posto comando tattico per la gestione di operazioni in scenario WAR.

Diverse le attività messe in campo contemporaneamente nelle aree addestrative del Comprensorio di Persano in una due giorni ricca di eventi. All’interno del villaggio rurale, un’area appositamente ricreata per l’addestramento di operazioni in territorio urbano, in un simulato ambiente CRO (Crisis Response Operation – Operazione di Risposta alla Crisi), unità IEDD (Improvised Explosive Device Disposal – Bonifica Ordigni Esplosivi Improvvisati) del 21° genio guastatori, sono state impiegate nella bonifica di ordigni esplosivi improvvisati con la cornice di sicurezza garantita dai bersaglieri dell’8° reggimento.

Parallelamente, nel cosiddetto “Box Manoeuvre” o box di manovra, il 19° reggimento cavalleggeri Guide di Salerno ha schierato un posto comando impegnato nella pianificazione, organizzazione e condotta di una esercitazione a livello complesso minore integrato (in scenario WAR, ovvero ad alta intensità di combattimento), nuclei di assetti esploranti, Advanced Combact-Engineer Reconnaissance Team (ACRT) del 21° reggimento genio guastatori, nuclei di Sorveglianza Acquisizione Obiettivi Visuali (SAOV) dell’8° reggimento artiglieria “Pasubio”, equipaggi del 4° reggimento carri su Ariete e un plotone di fanteria dell’ 8° reggimento bersaglieri.

L’esercitazione denominata “Black Shadow”, ha visto l’avanzata degli assetti, del complesso minore integrato, all’interno di un’Area di Operazioni in ambiente WAR, allo scopo di testare e acquisire informazioni sulla dislocazione, entità, natura, atteggiamento e movimento del “nemico”.

Le “attivazioni” simulate (cioè le possibili attività che il nemico può utilizzare a suo vantaggio in uno scenario reale) hanno consentito agli esercitati di mettere in campo le capacità degli assetti IEDD dei genieri con la bonifica di mine anticarro, quelle esploranti delle Guide impiegate a bordo di VBL Puma e blindo Centauro, la capacità di fuoco mobile espresso dagli Ariete del 4° carri, riserva del dispositivo, con l’intervento di due equipaggi impiegati nella neutralizzazione dell’artiglieria nemica e supportati nell’azione di tiro dai nuclei SAOV dell’8° Artiglieria. Al termine dell’azione di fuoco, in fase conclusiva dell’esercitazione, i bersaglieri dell’8° sono stati impegnati in attività di rastrellamento, al fine di dichiarare “clear”, cioè, pulita, l’area e consentire la prosecuzione della manovra in sicurezza. A chiusura dell’esercitazione anche la simulazione di un’evacuazione sanitaria a favore di personale a bordo di una delle blindo Centauro. Il pilota del mezzo, ferito in modo non grave durante lo scontro a fuoco, ricevuta la prima assistenza da parte dei membri dell’equipaggio, è stato immobilizzato ed estratto per consentire le consuete procedure di stabilizzazione eseguite da personale specializzato (infermieri militari e unità con abilitazione ASA – Aiutante di Sanità).

Qualsiasi tipo di intervento, anche quelli esercitativi richiede comunque lo sviluppo di tutte le fasi per la condotta di un’operazione militare, tra queste non va dimentica l’importanza degli assetti di supporto logistico, ecco perché in un’area dedicata denominata “Ogliastri”, il reggimento logistico “Garibaldi”, ha messo in piedi una Zona Servizi a livello compagnia che ha condotto attività di mantenimento, rifornimento e vettovagliamento a favore di tutto il personale addestrato con l’impiego di una cucina campale da 500 razioni.

(foto dell'autore)