Certificato di operatività alla Friuli

(di Stato Maggiore Esercito)
17/06/17

Giovedì 15 giugno 2017 si è conclusa, presso l'Aeroporto di Casarsa della Delizia (PN), l'esercitazione denominata "Airmobile Permanent Training I 2017" (APT I ) che ha consentito alla brigata aeromobile "Friuli" di certificare operativamente i Task Group aeromobili in approntamento attraverso la condotta di attività addestrative continuative diurne e notturne in un contesto realistico di varia complessità.

L'esercitazione, che ha visto impiegati circa 600 fra uomini e donne, 18 elicotteri e differenti sistemi in dotazione all’Esercito Italiano, da quelli per il comando e controllo, al targeting, al force tracking e contraerei, si è svolta in varie località del nord Italia sotto la direzione del comandante della brigata aeromobile “Friuli”, generale di brigata Salvatore Annigliato a conclusione di un continuum addestrativo durato circa quattro mesi.

In tale periodo sono state testate e validate le attuali tecniche, tattiche e procedure operative per la pianificazione e condotta di diverse missioni aeromobili focalizzate principalmente all’impiego congiunto e sincronizzato di capacità operative espresse dalla sinergia tra assetti del 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste” e gli elicotteri multiruolo NH-90 e da esplorazione e scorta A-129 Mangusta del 7° reggimento AVES “Vega” e del 5° reggimento AVES “Rigel”.

All’esercitazione hanno preso parte anche alcune unità della brigata Rista-EW, del 187° reggimento paracadutisti “Folgore”, 1° reggimento AVES “Antares”, 3° reggimento REOS “Aldebaran”, 232° reggimento trasmissioni, 121° reggimento a. c/a “Ravenna”, RCST “Friuli”, 28° reggimento “Pavia” e 6° reggimento logistico di supporto generale.

Al termine delle intense attività condotte, che hanno visto tutto il personale operare sotto stress e in condizioni di emergenza, piena soddisfazione è stata espressa dal comandante della brigata aeromobile per lo sforzo profuso da ogni militare, per l’alto livello di addestramento, la piena integrazione e l’alta conoscenza dottrinale raggiunta che, nell’insieme, hanno permesso di validare gli assetti approntati.