73° anniversario della battaglia di Filottrano

(di Massimiliano Rizzo)
08/07/17

A Filottrano è stata commemorata oggi pomeriggio l'omonima battaglia che 73 anni fa, era luglio 1944, vide protagonisti i paracadutisti del 183esimo reggimento Nembo insieme alle forze polacche nel difficile compito di conquistare la città, pilastro difensivo tedesco che sbarrava la strada verso lo strategico porto di Ancona.

Nel rendere onore ai caduti e ricordare lo straordinario episodio di coraggio e amor di Patria il sottosegretario di Stato alla Difesa, Domenico Rossi ha sottolineato che "la presenza del Governo a questa cerimonia rappresenta la volontà di trasmettere quei valori che oggi travalicano la platea di Filottrano per raggiungere tutti i luoghi d'Italia dove c'è un monumento dedicato a chi ha sacrificato la propria vita per ideali di pace, libertà e democrazia".

"Terra di antica storia e tradizionale laboriosità, la città di Filottrano è la testimonianza di come tutto il marchigiano seppe rispondere all'oppressione nazifascista con un forte sentimento di identità popolare", ha detto Rossi nel suo intervento. "In questo particolare momento storico siamo di fronte a nuove sfide che  trovano soluzione nella condivisione europea e in una difesa comune che sia efficace e non lasci indietro nessuno". 

Il sottosegretario conclude intervenendo sull'attuale tema dei migranti, a pochi giorni dal vertice che si terrà a Varsavia il prossimo 11 luglio nelle sede di Frontex: "Salvare una vita umana in mare va oltre ogni dovere istituzionale e morale, è un'azione alla quale nessuno può sottrarsi. I flussi migratori sono l'effetto di cause presenti non solo in Libia ma in tutto il centro Africa, per questo è necessario intervenire direttamente sul posto, nei paesi di origine, e sostenere il governo libico riconosciuto affinché possa essere sempre più stabile e forte".

Sul codice per le Ong, Rossi sottolinea l'importanza della futura regolamentazione atteso che "un terzo delle imbarcazioni viene soccorso dalle organizzazioni non governative: assegnare regole di condotta significa regolamentare una grande percentuale di flussi".

"È però evidente che non c'è ancora stata una risposta soddisfacente da parte di tanti paesi europei sul tema della regionalizzazione degli sbarchi su cui continueremo a insistere, mantenendo ferma la nostra posizione, iniziando il prossimo 11 luglio a Varsavia in sede Frontex", ha concluso Rossi.