SS: il primo esercito europeo?

(di Giuseppe Barcellona)
21/07/17

Le SS furono create da Adolf Hitler nel 1925 ufficialmente per assolvere ad una funzione di difesa personale del Fuhrer e per sorvegliare i raduni del partito; questa ristretta e selezionata cerchia di combattenti divenne nel tempo una organizzazione militare la cui triste fama si accrebbe come le sue fila che nel periodo di maggiore impegno sui fronti di guerra arrivò a contare quasi un milione di combattenti di varie nazionalità.

È opportuno suddividere le SS in tre categorie: le Allgemeine SS, quelle della prim’ora che Himmler considerava le vere SS avanguardia dello stato nazionalsocialista, le SS Verfugungstruppe che divennero Waffen-SS e furono costituite da combattenti di varie nazionalità e le SS-Totenkopfverbande di servizio nei campi di concentramento.

Come noto le SS furono condannate il 30 settembre 1946 al processo di Norimberga come organizzazione criminale per le brutalità commesse durante la seconda guerra mondiale, una delle particolarità che la contraddistinse fu il coinvolgimento ideologico dei propri affiliati che auspicavano un’Europa costruita su principi dittatoriali e l’ordine teutonico egemone nel vecchio continente e nel mondo.

Sorprende constatare a distanza di tanti anni come le SS abbiano coinvolto nei propri reparti combattenti gente di tante nazioni e religioni, da un punto di vista meramente militare possono essere considerate una sorta di “primo esercito europeo” data la multietnicità delle proprie truppe ma va detto che aderirono alle waffen-ss non solo ariani ma anche semplici antisemiti ed antibolscevichi, assieme a coloro i quali preferirono l’arruolamento al probabile campo di concentramento.

L’Europa orientale coinvolse un totale di quasi 400.000 S.S. così suddivise: 80.000 ungheresi, 50.000 cosacchi, 45.000 cecoslovacchi, 45.000 croati, 35.000 lettoni, 30.000 ucraini, 20.000 estoni, 20.000 croati, 20.000 serbi, 13.000 rumeni, 12.000 bielorussi, 8.000 Turkestani, 5.000 polacchi, 3.000 albanesi, 1.000 bulgari.

L’Europa orientale diede la maggiore spinta alla multietnicità delle SS, durante i rastrellamenti le divisioni più temute furono quelle composte da russi e croati che passarono alla storia per la propria efferatezza.

Passiamo in rassegna le divisioni SS dell’Europa dell’est.

La 7. SS Freiwilligen-Gebirgs-Division “Prinz Eugen” nata il primo marzo 1942 composta esclusivamente da elementi croati,serbi e transilvani. Venne impiegata in Jugoslavia e partecipò tra l’altro nel settembre del 1943 al disarmo delle unità italiane nella zona di Ragusa-Metkovic-Spalato; nel 1944 attaccò il quartier generale di Tito operando contro i partigiani. Era formata da tre reggimenti alpini, due squadroni di artiglieria ed altri reparti. Assieme ad altre unità delle waffen SS creò un ponte per consentire la ritirata di 350.000 soldati tedeschi di stanza in Grecia che erano stati accerchiati dai sovietici nei pressi del corridoio di Vardar, in Macedonia.

Furono i responsabili del massacro di Trilj dove perirono gli ufficiali della Bergamo.

La 13. Waffen-Gebirgs-Division SS “Handschar” formata nel febbraio 1943 da croati di religione musulmana (ai tempi la Bosnia faceva parte della Croazia), venne impiegata contro i partigiani ed il quartier generale di Tito, in Ungheria ed in Austria. Era composta da due reggimenti alpini, da un battaglione di cavalleria, da un battaglione di ciclisti ed altri reparti. La particolarità di questa divisione sta nel fatto che erano tutti musulmani arruolati da Himmler di concerto con il Gran Mufti di Gerusalemme ed il consenso di Adolf Hitler; i prescelti furono individuati tra le fila delle reti islamiste JMO e JMM che componevano il mosaico della politica musulmana bosniaca. Il simbolo era la scimitarra e la svastica bianca su sfondo nero; i combattenti indossarono il caratteristico fez verde.

La 14 Waffen-Granadier-Division der SS (Ukrainische nr 1) nata nell’inverno del 1943 e formata da ucraini greco-cattolici della Galizia. Fu impiegata contro i partigiani in Russia, in Slovacchia ed in Jugoslavia ed era formata da tre reggimenti di volontari, da un battaglione di ciclisti, da un reggimento di artiglieria alpina ed altri reparti.

L’idea della formazione di questa divisione venne alla minoranza ucraina della Galizia che speravano in una affermazione del Terzo Reich come unica speranza per la successiva formazione di uno stato ucraino indipendente; i tedeschi dapprima diffidenti poi finirono con l’accettare a causa delle gravi perdite subite all’inizio del 1943 (v.manifesto foto apertura); il governatore tedesco del Distretto della Galizia, Dott. Otto von Watcher, creò la divisione di volontari assegnata al combattimento sul fronte orientale sotto il comando di ufficiali tedeschi e sporadiche presenze di ufficiali ucraini.

Tra le accuse mosse a questa divisione c’è il massacro di Huta Pieniacka e la soppressione della rivolta al ghetto di Varsavia nel 1944.

La 15 Waffen-Grenadier-Division der SS (Lettische nr 1) nata nel febbraio 1943 e formata da lettoni. Fu impiegata in Russia contro i partigiani e poi in Germania. Era formata da tre reggimenti , da un battaglione di fucilieri, da un reparto di cacciatori di carri, da un reggimento di artiglieria e da altri reparti. Questa divisione nacque quando la brigata volontari lettoni venne elevata al rango di divisione ed inviata al fronte nel novembre 1943, l’offensiva sovietica costrinse le autorità naziste a trasferirla nella Prussia Orientale, ma fu rispedita al fronte nel gennaio 1945 dove continuò a combattere contro le truppe sovietiche fino alla fine delle ostilità.

La 19 Waffen-Grenadier-Division (Lettische nr 2) nata nel gennaio 1944 e formata da lettoni dopo l’elevazione a divisione della brigata di volontari “Lettische SS-Freiwilligen-Brigade. Venne impiegata in Russia durante l’assedio di Leningrado e poi in Curlandia sotto il controllo del Gruppo d’armate Nord e poi del Gruppo d’armate Curlandia; in questa regione ha combattuto fino alla fine della guerra arrendendosi all’Armata Rossa.

La 20 Waffen-Grenadier-Division der SS (Estnische nr 1) nata nel febbraio 1944 e formata da volontari estoni; fu impiegata in Russia e in Germania, era costituita da due reggimenti, da un battaglione di fucilieri, da un reggimento di artiglieria ed altri reparti.

Alla nascente divisione vennero aggregati elementi di altri battaglioni di volontari per costituire una forza in grado di difendere il ponte sulla Narva sotto forte pressione dei sovietici; dopo giorni di lunghi combattimenti la missione fu compiuta ed i russi furono respinti oltre il fiume, ma l’offensiva sovietica non si fece attendere e quando l’Armata Rossa fu sul punto di invadere l’Estonia Hitler approvò l’idea di abbandonare la nazione e ripiegare verso ovest, ma molti patrioti non si diedero per vinti ed iniziarono una eroica resistenza sotto le insegne dei Fratelli della foresta giudicata una resistenza patriottica anche dagli americani a guerra finita; questa divisione fu animata da un forte sentimento antisovietico, per gli estoni il Terzo Reich poteva essere la salvezza dalle grinfie sovietiche, ma non andò secondo gli auspici del popolo baltico.

Secondo i maligni, il simbolo della Estnische nr 1 una “E” bianca su sfondo nero identica al simbolo dell’Euro, è la prova di presunte ed ipotetiche strategie di sottomissione monetaria perpetrate in Europa dalla Germania nei tempi moderni; ma sono solo dicerie che per dovere di cronaca riportiamo.

La 21 Waffen-Gebirge-Division der SS “Skanderberg” (Albanische nr 1) nacque nella primavera del 1944 e fu formata da albanesi e kosovari. Fu impiegata in loco contro i partigiani e fu poi integrata da ufficiali, sottufficiali e marinai nazisti della flotta nazista dell’Egeo. Era formata da due reggimenti di cacciatori alpini, da un reggimento di artiglieria alpina e da altri reparti.

L’elevata percentuale di disertori ne impose lo scioglimento, ciò che rimase delle forze albanesi, il Kampfgruppe Skanderberg venne aggregato alla SS-Gebirgs-Division “Prinz Eugene”.

La 23 Waffen-Gebbirgs-Division der SS “Kama” (Kroatische nr 2) nacque il 10 giugno 1944 e fu formata da croati di religione musulmana; fu impiegata in Ungheria e Croazia ed era formata da due reggimenti di cacciatori alpini e da un reggimento di artiglieria da montagna.

Il 24 settembre 1944 dopo solo tre mesi dalla sua nascita l’Armata Rossa pone fine alla storia di questa divisione sfondando ad Ovest ed imponendo il trasferimento della divisione al fronte; l’inadeguatezza degli armamenti e l’improvvisazione con cui nacque la Kroatische nr.2 segnò fin dalla nascita il destino della divisione che lottò strenuamente contro le forze russo-bulgare ma fu duramente colpita a Skopje e dovette essere ritirata e riorganizzata per opporsi fino allo stremo delle forze ai sovietici nei pressi di Belgrado ma furono annientati da truppe titoiste e russe che non fecero prigionieri: furono tutti eliminati.

La 25 Waffen-Grenadier-Division der SS “Hunyadi” (Ungarische nr 1) nasce nel novembre 1944 ed è formata da volontari ungheresi (foto); venne impiegata in Ungheria ed in Germania, era formata da tre reggimenti di granatieri, da un reggimento di artiglieria, da un battaglione di sciatori.

Questa divisione nasce a seguito del rovesciamento del governo ungherese dell’ammiraglio Horthy, il quale progettava un armistizio segreto con l’U.R.S.S.; nacque un regime fascista filo tedesco diretto da Ferenc Szalasi, leader del movimento delle croci d’argento.

Immediata la formazione della nuova divisione che iniziò l’addestramento nel novembre 1944, nel gennaio 1945 erano oltre 20.000 uomini nel campo di addestramento di Neuhammer in Germania dove giungono un mese dopo le truppe dell’Armata Rossa che sterminarono il piccolo gruppo di neo SS che copriva l’evacuazione in Austria del resto della divisione.

Il grosso della divisione si arrende su suolo austriaco alle forze statunitensi.

La 29 Waffen-Grenadier-Division (russische Nr. 1) nacque nel dicembre 1941quando il sindaco dell'autonomia di Lokot, Ivan K. Voskobinkov, ordinò di formare una milizia per arrestare gli attacchi dei partigiani sovietici alle ferrovie della zona.

Dopo gli esordi contraddistinti da numerosi successi l’avanzata dell’Armata Rossa provocò delle diserzioni di massa nella divisione minata anche da operazioni di infiltrazione; la repressione fu dura e alcuni ufficiali dissidenti vennero impiccati. I tedeschi rimpolparono i ranghi ma la sconfitta nella battaglia di Kursk impose alla brigata la ritirata fino in Bielorussia.

Questa Divisione cominciò con circa 500 unità nel dicembre del 1941, toccò l’apice nel settembre del 1943 quando era composta da poco meno di 15.000 unità per poi scemare sull’onda negativa della guerra a 5.000 unità nel luglio del 1944; quando si arrese nel marzo 1945 era oramai decimata.

Il numero 29 sarà ripreso nel marzo 1945 per la creazione di un’altra divisione che rimarrà nella storia e che verrà trattata nel prossimo e conclusivo articolo relativo alle SS.

La 30 Waffen-Grenadier-Division der SS (Russische nr 2) nacque il 18 agosto del 1944 ed era formata da volontari ucraini e russi, fu impiegata in Polonia (a Varsavia), Russia, in Francia (contro i maquis) ed in Germania; era composta da tre reggimenti di granatieri, da una colonna motorizzata, dal battaglione speciale “Muraviev”.

La nascita di questa divisione è tardiva, le sorti della guerra erano già segnate ma gli elementi che la componevano hanno combattuto strenuamente fino alla fine.

Da sottolineare oltre alle divisioni sopracitate le seguenti legioni:

Lettische SS- Freiwilligen-Legion (volontari lettoni)

Lettische SS-Brigade 2 (volontari lettoni)

Lettische Freiwilligen-SS-Brigade (volontari lettoni)

Waffen-Gebirgs-Brigade der SS (Tartarische nr 1) (volontari tartari della Crimea)

Ostturkischer Waffen-Verband der SS (volontari turchi)

Serbisches Freiwilligen-Korps (volontari serbi)

Waffen-Grenadier-Regimenter der SS (Rumanische nr 1 und 2) (volontari serbi)

Waffen-Grenadier-Regiment der SS (Bulgarische) (volontari bulgari)

Indische Legion (volontari indiani di Subhas Chandra Bose, foto sotto)

(foto: web)