I reparti speciali delle SS

(di Mario Veronesi)
30/06/18

SS-Fallschirmjägerbataillon 500

L’SS-Fallschirmjägerbataillon 500, battaglione paracadutisti delle Waffen-SS, fu costituito alla fine del 1943 per incarichi speciali, sulla scia della liberazione, assai propagandata, di Mussolini da parte dell’SS-Hauptsturmführer Otto Skorzeny. Il battaglione, composto interamente da volontari, nell'ottobre del 1943 fu riunito a Chlum, in Cecoslovacchia, e poi trasferito alla scuola addestramento della Luftwaffe di Madanrushka-Banja, in Jugoslavia, per alcuni lanci d’addestramento, e in seguito a Pápa, in Ungheria, per completare l'addestramento. La prima azione importante in cui il battaglione fu impegnato, fu nell'aprile 1944 con l'operazione “Rösselsprung” (mossa del cavallo), che prevedeva il lancio di paracadutisti da alianti, sopra il quartier generale di Tito a Bastasi, presso Drvar, dove si trovava una missione militare britannica, comandata dal maggiore Randolph Churchill, figlio di Winston Churchill. Il piano consisteva nel catturare Tito il giorno del suo compleanno, il 25 maggio 1944, e tenerlo prigioniero fino all'arrivo dei rinforzi da parte della divisione “Prinz Eugen” e d’altre forze di fanteria stanziate nei dintorni. Tuttavia i paracadutisti erano una forza troppo piccola per lottare contro le brigate partigiane, perciò furono circondate e quasi completamente spazzate via nel cimitero di Drvar. I pochi superstiti furono dapprima inviati a Petrovac e in seguito a Lubiana, dove rimasero fino alla fine di giugno. Trasferito a Gotenhafen l'odierna Gdynia nella Prussia orientale, il battaglione prese parte all'occupazione delle Isole Aland sul Mar Baltico; in seguito fu trasferito a Riga e più tardi a Vilnius, dove prese parte a durissimi combattimenti contro le forze sovietiche, prima di essere trasferito nell'ottobre 1944 a Memel. Sciolto nello stesso mese, i superstiti furono trasferiti in Austria per costituire SS-Fallschirmjägerbataillon 600.

Comandanti:

SS-Sturmbannführer Herbert Gilhofer

(ottobre 1943-aprile 1944)

SS-Hauptsturmführer Kurt Rybka

(aprile 1944-26 giugno 1944)

SS-Sturmbannführer Siegfried Milius

(26 giugno 1944-ottobre 1944)

  

SS-Jagdverband

SS-Jagdverband erano speciali unità di cacciatori SS, create tra il settembre e il novembre 1944 sotto il comando d’Otto Skorzeny. Ne furono create 5 unità:

1) SS-Jagdverband Mitte, unità formata il 10 novembre 1944, prese parte all'offensiva dell’Ardenne sul fronte occidentale. Poi verranno inviati sul fiume Oder, contro l'Armata Rossa. Nell'aprile del 1945 si ritirava in Austria. Il Reparto era strutturato nel seguente modo: 3 compagnie di fucilieri; una compagnia d’armi d'accompagnamento; 4 compagnie di volontari stranieri.

Comandanti:

SS-Obersturmbannführer Otto Skorzeny

SS-Obersturmbannführer Karl Fucker

2) SS-Jagdverband Nordwest; l’unità fu formata nel settembre del 1944, dalla preesistente unità nota come Jaeger-Battaillon Nordest. Nel gennaio 1945 era inviata, sul fiume Oder, rimanendovi fino al marzo 1945 quando fu fatta ripiegare. Il reparto era strutturato nel seguente modo: 4 compagnie di fucilieri; 4 compagnie di volontari stranieri.

Comandanti:

SS-Hauptsturmfuhrer Hoyer, dal 1944 al marzo 1945

SS-Hauptsturmfuhrer Dethier, dal marzo 1945 al maggio 1945.

3) SS-Jagdverband Nordwest l’unità fu formata nel settembre 1944, da una preesistente unità nota come Jaeger-Battaillon Ost. Prese parte all'operazione “Brauner Bar”, d'appoggio ai guerriglieri ucraini del movimento di bandera contro l'Armata Rossa. In località Hohensalza vicino a Posen, l'unità sarà completamente distrutta, anche se qualche scampato riparerà sui monti al confine tra la Cecoslovacchia e la Polonia. Il reparto era strutturato in: SS-Jagdeinsatz Ostland; SS-Jagdeinsatz Russland; SS-Jagdeinsatz Polen.

Comandanti:

SS-Sturmbannfuhrer Adrian Baron von Foelkersam, dal 1944 al 21 gennaio 1945

SS-Sturmbannfuhrer Heinze, dal gennaio 1945 al marzo 1945

SS-Sturmbannfuhrer Alexander Auch, dal marzo 1945 al maggio 1945.

4) SS-Jagdverband Sudost; l’unità formata nel settembre 1944, da una preesistente unità nota come Streifkorps Karpaten. Opererà soprattutto nei Carpazi, in Ungheria, in Jugoslavia ed in Austria. Il reparto era strutturato in: SS-Jagdeinsatz Slowakei; SS-Jagdeinsatz Serbien-Kroatien; SS-Jagdeinsatz Rumanien; SS-Jagdeinsatz Ungarn, con una sotto-unità denominata Jagd-kommando Donau; SS-Jagdeinsatz Bulgarien; SS-Jagdeinsatz Albanien.

Comandanti:

SS-Obersturmbannfuhrer Benesch

SS-Hauptsturmfuhrer Alexander Auch

5) SS-Jagdverband Sudwest, l’unità formata nel settembre 1944, da una preesistente unità nota come Streifkorps Sudfrankreich. Operò soprattutto contro i partigiani italo-francesi fino al gennaio 1945, quando si ritirerà in Austria, per arrendersi agli statunitensi. Il reparto era strutturato in: SS-Jagdeinsatz Italien; SS-Jagdeinsatz Nordfrankreich; SS-Jagdeinsatz Sudfrankreich.

Comandante: SS-Hauptsturmfuhrer Gerlach.

  

SS Panzer Brigata 150

SS Panzer Brigata 150, fu costituita per partecipare alla battaglia dell’Ardenne. Formata da 2.500 uomini provenienti da tutti i reparti delle forze armate tedesche: 1.000 dall’esercito, 500 dalle Waffen-SS, 800 dalla Lutfwaffe e 200 dalla Kriegsmarine. La Brigata è famosa perché la maggior parte dei suoi componenti parlava correttamente la lingua inglese, ed indossavano uniformi dell’esercito americano, causando disagi e disinformazioni dietro le linee alleate. La brigata venne ritirata dalla prima linea, il 28 dicembre, è sostituita dal 18 Volksgrenadier Divisione.

Comandanti:SS- Oberstleutnant Wulf (14 dicembre 1944)

SS-Obersturmbannführer Otto Skorzeny, (14 dicembre 1944-gennaio1945)

  

Wehrwolf

Wehrwolf, era un'organizzazione istituita e gestita dalle SS di Heinrich Himmler, durante gli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, per compiere atti di sabotaggio e di guerriglia contro gli alleati. Il termine “Werwolf” significa in tedesco “uomo lupo, lupo mannaro, licantropo”. Il termine “Wehrwolf”, che è pronunciato nello stesso modo, significa “armata del lupo” o “difesa del lupo”. L'organizzazione di queste unità fu posta sotto il comando dell'SS-Obergruppenführer Hans Prutzmann, che assunse l'SS-Brigadeführer Karl Pflaumer come suo vice. Nell’autunno 1944 durante una riunione tra il capo della gioventù hitleriana Artur Axmann, Hans Adolf Prutzmann, il capo RSHA Ernst Kaltenbrunner e SS Obsturmbannführer Otto Skorzeny, Himmler espose il suo piano per il Werwolf. Prutzmann, assunse la direzione dell’organizzazione, il compito di reclutare volontari e di organizzare il loro addestramento, che sarebbe stato poi messo in pratica dagli SS-Jagdverband (squadre di caccia) d’Otto Skorzeny. Una volta addestrate, le unità Werwolf, sarebbero passate dalla guida d’inesperti ragazzi della Hitlerjugend a quelle d’ufficiali veterani dell’esercito e della Waffen SS. Prutzmann cercò anche d’organizzare altri centri d’addestramento nei sobborghi di Berlino, ed in Baviera. Nello stesso periodo furono approntati bunker speciali vicino al fronte da usare come depositi d’armi e materiali. I membri della rete Werwolf furono muniti di documenti falsi forniti dalla Gestapo. La paura del Werwolf si diffuse insieme con quella della creazione del ridotto alpino: l’idea di Goebbels di creare una sacca di resistenza permanente tra l’Austria e la Germania arroccandosi sulle montagne per continuare la lotta. L’ordine di reazione degli alleati fu spietato: ogni combattente Werwolf catturato doveva essere fucilato sul posto. Le reti spionistiche Werwolf ad est furono dirette dal generale ombra, conosciuto anche come “Volpe grigia”, Reinhard Gehlen, capo del Fremde Heere Ost, o FHO, della sezione informazioni del settore est dell'OKW. Durante la ritirata dai territori sovietici e polacchi, aveva provveduto a lasciare dietro le linee sovietiche delle reti d’agenti. Qualche anno dopo, durante la guerra fredda, tutte queste cellule spionistiche, vere e proprie unità Werwolf, risulteranno d’importanza vitale per la CIA statunitense. Alla fine degli anni quaranta del secolo scorso, il NKVD, la polizia segreta sovietica, organizzerà nei paesi dell'est i reparti Urzad Bespienczenstwa - UB, un organismo nato per dare la caccia ad ogni residua spia nazista.

   

Nordkaukasische Sonderkommando Schamil

Con l'operazione “Schamil”, il Nordkaukasische Sonderkommando Schamil dell'Abwehr era posizionato in Cecenia, per coordinare le azioni di sabotaggio con le forze ribelle cecene. Il 25 settembre 1943 paracadutisti tedeschi atterravano a Dachu-Borzoi e Duba-Yurt occupando la raffineria petrolifera di Grozny, per prevenire la sua distruzione da parte dell'Armata Rossa, ed aspettarono l'arrivo del grosso dell’1a Armata corazzata tedesca, che non arrivò mai. L'insurrezione delle popolazioni cecene e inguscie e l'arrivo dei tedeschi, provocava la diserzione di molti soldati di quelle regioni che erano inquadrati nell'Armata Rossa. Il numero dei disertori tra le file sovietiche sarà valutato in ben 62.750 uomini. 200 uomini addestrati del Nordkaukasische Sonderkommando Schamil furono paracadutati nella regione autonoma caucasica del Karachai; 92 all'interno della regione autonoma dei Kabardiri-Balkari, e 77 uomini all'interno della Cecenia-Inguscezia. In quest’ultima località tra il luglio e l'agosto del 1942; furono lanciati 56 uomini, suddivisi in 5 gruppi di kommandos e 3 altri gruppi di 20 uomini, furono lanciati nell'agosto del 1943. Dopo la ritirata tedesca dal Caucaso, le popolazioni dei ceceni e degli ingusci furono trasferiti in massa causando numerosi morti tra i deportati, dalle autorità sovietiche, venendo reinsediate in Kazakhstan.

La prima insurrezione cecena fu ispirata al successo finlandese della guerra d'inverno. Nel febbraio 1940, l'esercito insurrezionale ceceno d’Israilov prendeva Galanchozh, Sayasan, Chaberloi e una parte di Shatoysky District. Mairbek Sheripov dichiarava la guerra all’Unione Sovietica il 22 giugno 1941. Le unità armate d’Israilov aspettarono invano l'arrivo della Wehrmacht.

   

SS-Panzer-Abteilung 101

SS-Panzer-Abteilung 101, comunemente abbreviato in SS-Pz. Abt. 101 fu una delle prime e principali unità corazzate d'élite delle Waffen-SS, impegnata su diversi fronti come forza di pronto intervento. Creata il 19 luglio 1943 come parte del 1° SS-Panzerkorps, era formato da due compagnie di carri pesanti Tigre, a cui venne in seguito aggregata la 13a Compagnia del 1° SS Reggimento Panzer. Il 23 agosto 1943, con tutta la SS Leibstandarte Adolf Hitler fu trasferita in Italia dove rimase fino alla metà d’ottobre. L’1a e 2a compagnia rimase invece sul fronte orientale. Agli inizi del 1944, per prevenire l'ormai imminente invasione della Normandia, l'OKW decise di trasferire elementi del battaglione ad ovest. Il primo giugno 1944, il battaglione fu dislocato nella zona di Beauvais, a nord-ovest di Parigi, con tutti i suoi 45 carri Tigre, di cui 37 operativi. In seguito al “D-Day” il comando del battaglione ricevette l'ordine di raggiungere il fronte, ma i continui attacchi dell'aviazione alleata ne ostacolarono la marcia; solamente il 12 giugno i carri raggiunsero il fronte. Dopo aspri combattimenti, gli equipaggi dei carri distrutti furono trasferiti in Germania, per iniziare l'addestramento con i nuovi carri pesanti Tigre. Il 9 settembre 1944, le compagnie rimaste furono ritirate ed equipaggiate totalmente con i nuovi carri Tigre e il 22 settembre 1944 fu rinominata “SS-Panzer-Abteilung 501”.

Comandanti:

SS-Sturmbannführer Heinz von Westerhagen (19 luglio 194 -8 novembre 1943)

SS-Obersturmbannführer Otto Leiner (9 novembre 1943-13 febbraio 1944)

SS-Obersturmbannführer Heinz von Westerhagen (13 febbraio 1944-20 marzo 1945)

SS-Sturmbannführer Heinrich Kling (20 marzo 1945-8 maggio 1945)

   

SS-Panzer-Abteilung 102

SS-Panzer-Abteilung 102, comunemente abbreviato in SS-Pz. Abt. 102, fu una delle principali unità corazzate d'elite delle Waffen-SS, creata il 22 ottobre 1943 dopo l'iniziale addestramento il battaglione fu aggregato al 2° SS-Panzerkorps e inviato in Francia nel giugno del 1944. I combattimenti contro le forze anglo-americane furono assai cruenti per tutta l'estate, e il 7 settembre, il battaglione, dopo aver perso l'ultimo carro fu ritirato dal fronte, per essere riorganizzato con i nuovi carri Tigre. Il 9 settembre 1944 l'unità fu quindi rinominata SS-Panzer-Abteilung 502 e trasferita a Sennelager, dove rimase per tutto l'autunno e l'inverno successivi, dato che il rifornimento dei carri fu particolarmente lento. Tra il 14 febbraio e il 6 marzo 1945, l'unità fu trasferita sul fronte orientale e aggregata al Gruppo d'armate Centro. Il battesimo del fuoco contro le forze dell'Armata Rossa avvenne a Sachsendorf il 22 marzo.

Comandanti:

SS-Sturmbannführer Anton von Laackmann (gennaio 1944-marzo 1944)

SS-Sturmbannführer Hans Weiss (marzo 1944-18 agosto 1944)

SS-Sturmbannführer Kurt Hartrampf (agosto 1944-8 maggio 1945)

   

SS-Panzer-Abteilung 103

SS-Panzer-Abteilung 103, comunemente abbreviato in SS-Pz. Abt. 103 fu una delle principali unità corazzate delle Waffen-SS, creata il primo luglio 1943 dal 2° SS Abteilung Panzer-Regiment della divisione Nordland fu inviato in Jugoslavia per fronteggiare le formazioni partigiane di Tito, con ruolo di fanteria, e solamente verso la fine del 1943 fu definitivamente convertito in un Panzer-Abteilung. Trasferito in Olanda all'inizio del 1944, venne equipaggiato con i carri Tigre II e per questo rinominato SS-Panzer-Abteilung 503. Trasferito sul fronte orientale sotto il comando del Gruppo d'armate Vistola, combatté contro le forze sovietiche fino al termine della guerra.

Comandanti:

SS-Sturmbannführer Otto Paetsch (1 luglio 1943-4 febbraio 1944)

SS-Obersturmbannführer Otto Leiner (4 febbraio 1944-18 gennaio 1945)

SS-Sturmbannführer Fritz Herzig (18 gennaio 1945-8 maggio 1945)

   

Bewahrungssoldaten-soldati del riscatto

Dietro il fronte, sopratutto all'est le unità SS erano incaricate di applicare l'ordine nazionalsocialista e di reprimere qualsiasi tentativo d'insurrezione popolare. Himmler autorizzò le unità speciali delle SS di reclutare ausiliari nei campi di concentramento allo scopo di risparmiare il sangue delle SS. Furono selezionati alcuni volontari fra i comunisti tedeschi, e delinquenti comuni rinchiusi nei K.Z. I nuovi battaglioni delle SS Dirlewanger furono composti di SS e di soldati della Wehrmacht che avevano subito una grave punizione. Questi B sodaten (Bewahrungssoldaten-soldati del riscatto) avevano il permesso di comportarsi nella maniera più atroce durante le operazioni repressive condotte dalla loro unità. Gli ufficiali avevano il diritto di vita o di morte sui B soldaten, questi combattenti di scarto, che la disastrosa evoluzione della guerra fece combattere in uniforme da SS. Molti di questi soldati ritornavano in un campo di concentramento per essere subito uccisi dopo un veloce giudizio sommario, non erano stati all'altezza del loro compito di assassini ufficiali. Nel corso dell'estate del 1943 durante la ribellione delle unità croate di Villefranche-de-Rouergue in Francia, contro la Wehrmarcht i B soldaten che si erano rivoltati ai loro capi SS subirono una repressione feroce. I sopravvissuti al massacro ripresero la via dei campi di concentramento andando incontro alla loro morte. Con le prime sconfitte del Reich, e con la speranza di reclutare migliaia di uomini il reclutamento dei B soldaten si ampliò.

(foto: web)