NATO: secondo Scramble nei cieli di Romania per gli Eurofighter italiani

(di Aeronautica Militare)
28/06/19

Nella mattinata di ieri due caccia F-2000 Eurofighter, rischierati a Mihail Kogalniceanu in Romania nell’ambito della missione NATO di Enhanced Air Policing, si sono alzati in volo in seguito all’ordine di decollo rapido – in gergo tecnico Scramble – proveniente dal CAOC NATO (Combined Air Operations Centre) di Torrejon (Spagna).

Si tratta della seconda attivazione di “Alpha scramble” per i velivoli caccia intercettori italiani impegnati, dal mese di maggio, nell’operazione Black Shield, dopo il primo ordine di decollo avvenuto circa 15 giorni fa.

L’attivazione dei due Typhoon italiani della cellula di Q.R.A. (Quick Reaction Alert) è stata richiesta in quanto alcuni velivoli non identificati erano entrati, senza autorizzazione, nello Spazio Aereo della F.I.R. (Flight Information Region), di competenza degli enti del controllo rumeno. Nel contempo, in considerazione della rotta che stavano mantenendo, avrebbero potuto potenzialmente in tempi brevi raggiungere lo spazio aereo dell’Alleanza.

Per la seconda volta, i velivoli italiani, decollati in pochi minuti, hanno raggiunto l’area di interesse e, come previsto dalle procedure NATO, sono rimasti in volo a protezione dello Spazio Aereonazionale rumeno, effettuando attività di pattugliamento in circolo, in una cosiddetta C.A.P. (Combat Air Patrol), monitorando il traffico che permaneva a poca distanza, al fine di assicurare un rapido intervento qualora gli asseti non identificati avessero violato lo Spazio Aereo della Romania.

Una volta cessata l’esigenza operativa, i due Typhoon sono stati richiamati a fare rientro presso l’aeroporto di Mihail Kogalniceanu, ottemperando così i propri compiti nei confronti dell’Alleanza.