Monsignor Marcianò abbraccia i militari in Afghanistan

(di TAAC-W HQ)
27/12/17

L’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, monsignor Santo Marcianò, accompagnato dal segretario particolare don Santo Battaglia, è giunto in Afghanistan, nei giorni scorsi, per trascorrere il Natale insieme ai militari italiani impiegati nella missione Resolute Support.

Ricevuto a Kabul dall’ IT-SN gen. d. Antonio Bettelli, sua eminenza ha poi proseguito il viaggio per Herat, sede del contingente italiano del Train Advise Assist Command West (TAAC-W). Accolto dal comandante, Gianluca Carai e da tutta la famiglia in uniforme, monsignor Marcianò si è recato in visita nella base di Camp Arena fermandosi nei luoghi dove i militari prestano il loro quotidiano servizio.

Nell’occasione della santa messa l’arcivescovo ha espresso la propria gratitudine per il lavoro svolto dal personale italiano a favore del processo di pace e ricostruzione delle istituzioni afghane: “Voi siete operatori di pace tra la gente e per la gente. Voi siete quelli che più sono a rischio e mettono a rischio la propria vita; questa è l’altissima motivazione del militare che lo porta a vivere per il bene degli altri. La presenza dei nostri soldati in Afghanistan è necessaria per aiutare un popolo che ha bisogno di aiuto, per garantire la stabilità sociale, la custodia del dialogo, la fraternità; voi siete qui per permettere che agli afghani vengano garantiti i diritti fondamentali dell’uomo, quelli della libertà, dell’uguaglianza, del progresso, del rispetto della dignità della donna”.

Dopo il trasferimento a Kabul, monsignor Marcianò ha officiato la messa di Natale anche presso la cappella dell’ambasciata d’Italia, riunendo la comunità italiana che presta servizio presso la capitale.

Nell’occasione della visita, il gen. Antonio Bettelli ha rimarcato la condivisione dei valori cristiani con quelli dell’etica militare quali fratellanza, sacrificio, senso del dovere, coraggio e impegno, mentre l’ordinario militare ha proferito parole di ringraziamento per i soldati del contingente italiano e rinnovato il messaggio di vicinanza di tutta la chiesa per coloro che lavorano per gli ultimi.