Missione in Libano: continua l'addestramento delle forze armate libanesi

(di Unifil)
06/03/18

Sotto la guida degli istruttori del 183° reggimento paracadutisti "Nembo", una ventina di graduati e sottufficiali delle forze armate libanesi, hanno affrontato aspetti teorici e pratici relativi alle caratteristiche di impiego di armi individuali quali il fucile Colt M4 e la pistola Beretta PX Storm e sul rispetto delle norme di sicurezza e delle procedure tecniche di tiro dinamico ed operativo.

Si conclude così il primo corso Weapon Handling and Shooting Techniques a favore delle Forze Armate libanesi, tenuto dai peacekeepers inquadrati nel battaglione a guida italiana di ITALBATT, una Task Force di manovra, dislocata presso la base di Al Mansouri e siti operativi avanzati.

ITALBATT contribuisce con i Battle Groups delle altre nazioni al controllo della Blue Line e del territorio del sud del Libano in assistenza alle forze armate libanesi. Gli assetti di ITALBATT sono dotati di veicoli blindati, VTLM Lince e blindo armata Centauro.

I suddetti corsi rivestono un'importanza fondamentale in quanto, oltre a garantire una maggiore preparazione dal punto di vista operativo, migliorando il livello addestrativo del personale militare, sulle tecniche e procedure finalizzate ad un uso pratico, sicuro e difensivo delle armi, rafforzano la sinergia tra i reparti della "Folgore" e le forze armate libanesi che, nell'ambito della missione UNIFIL, operano sempre in maniera congiunta e coordinata per mantenere le condizioni di stabilità nella delicata area del Sud del Paese.L’addestramento congiunto fra i peacekeepers Italiani e le forze armate libanesi, oltre a rappresentare un aspetto fondamentale per poter operare al massimo delle capacità ed in sicurezza, rimane uno degli elementi più importanti della missione UNIFIL (United Nations Interim Force In Lebanon) per continuare a garantire la stabilità dell’area.