Libano: gemellaggio tra caschi blu della specialità Granatieri

(di Stato Maggiore Difesa)
28/07/17

In occasione della celebrazione Battaglia dell’Assietta, combattuta dai Granatieri di Sardegna nel Luglio 1747, il contingente italiano in Libano, impiegato nell’Operazione “Leonte XXII” e su base brigata “Granatieri di Sardegna”, ha condotto un gemellaggio informale con i caschi blu indiani del 14° battaglione “Granatieri”.

Il generale di brigata Francesco Olla, comandante della Joint Task Force- Lebanon, ha ricevuto la visita presso la base “Millevoi” del parigrado Sandeep Singh BAJAJ, vice force commander di UNIFIL e rappresentante delle forze armate indiane. In tale occasione, i caschi blu della specialità “Granatieri” hanno sinteticamente rievocato le proprie origini storiche, per entrambi risalenti al tardo 1600, e la loro partecipazione ai più importanti eventi storici nazionali.

I granatieri prendono il nome dalla parola “granata”, l’ordigno esplosivo nato nel XVII secolo, ed erano scelti tra i militari più prestanti fisicamente e di maggior statura, al fine di poter lanciare il più lontano possibile le granate e condurre attività di assalto. Nonostante il cambio generazionale delle armi, già dal XVIII secolo, i granatieri di tutto il mondo hanno mantenuto la tradizionale selezione dei soldati più alti e forti.

Per un giorno, in un ambiente caratterizzato da alta professionalità e spirito cameratesco, soldati con differenti tradizioni militari e culture, provenienti da lontani paesi, hanno condiviso la “granata”, simbolo universale dell’antica specialità di fanteria e il casco blu, che rappresenta l’impiego quali peacekeepers nella missione UNIFIL.

Quest’ultima, sotto egida della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n.1701, annovera, tra i suoi compiti principali, la cessazione delle ostilità attraverso un costante monitoraggio della Blue Line; il supporto alla popolazione locale, anche attraverso la funzione operativa di Cooperazione Civile-Militare (CIMIC); il supporto alle Forze Armate libanesi (LAF) dislocate nel Libano del Sud, attraverso il coordinamento, la pianificazione e l’esecuzione di attività addestrative e operative congiunte.