Il generale Graziano a KFOR, "nostro impegno è di fondamentale importanza per il mantenimento della pace di quest'area"

(di Stato Maggiore Difesa)
29/11/17

Questa è la missione che ci vede impegnati da più tempo, dal 1999, e negli ultimi anni ben cinque generali italiani si sono susseguiti alla guida della forza multinazionale di KFOR” così il generale Claudio Graziano, capo di stato maggiore della Difesa, all'arrivo in Kosovo, presso la base Film City di Pristina, sede del Comando della missione NATO Kosovo Force (KFOR). 

Accolto dal comandante della forza multinazionale KFOR, generale Salvatore Cuoci, ha incontrato il personale italiano di tutte le forze armate a “Casa Italia” affermando che “il vostro contributo è di particolare importanza per il nostro Paese, perchè il Kosovo si trova in un'area che per ragioni geografiche e storiche è di diretto interesse anche per la sicurezza nazionale. Si tratta di un Teatro importante, forse più di altre aree di operazione in cui siamo impegnati, nel quale è necessario continuare a contribuire fattivamente alle iniziative volte a realizzare un definitivo percorso di stabilizzazione”.

I Balcani occidentali infatti - ha aggiunto il generale Graziano - sono di primario interesse strategico e di sicurezza, soprattutto nell'attuale complessità dello scenario internazionale che stiamo vivendo e dove siamo chiamati ad affrontare molteplici sfide, tra cui la lotta al Daesh e al fenomeno del terrorismo internazionale, il controllo dei flussi migratori, che transitano anche dai Balcani, e il contrasto ai traffici illeciti”. 

La nostra presenza in quest’area, che oggi grazie all’impegno della Comunità internazionale appare più stabile - ha continuato il capo di stato maggiore della Difesa - resta fondamentale perché è un territorio potenzialmente soggetto a estreme tensioni, che possono derivare sia da crisi interne ma anche per influenze dall’esterno e, quindi, è ancor più importante che voi, impiegati nelle varie componenti della missione, abbiate sempre una costante percezione e attenzione su quella che è la realtà che vi circonda”. 

Il generale Graziano, nell’esprimere il suo apprezzamento per l’operato finora svolto, ha concluso dicendo che “con circa 500 militari italiani impegnati siamo la seconda Nazione contributrice di KFOR dopo gli Stati Uniti, abbiamo ottenuto ottimi risultati e questo è merito soprattutto del vostro costante impegno e della vostra indiscussa professionalità, non solo al servizio della pace per questi territori, ma anche per la sicurezza del nostro Paese”. 

A margine della visita, il capo di stato maggiore della Difesa ha anche incontrati i vertici militari della missione, che vede schierati contingenti militari provenienti da 29 Paesi, nonché l’ambasciatore italiano a Pristina, dott. Pietro Cristoforo Sardi, confrontandosi sui temi principali che riguardano il Kosovo, con particolare attenzione all’attuale situazione socio-politica, alla sicurezza e al fondamentale ruolo che la NATO sta svolgendo quale partner cruciale nel processo di stabilizzazione dell’area balcanica”.