Dopo 15 anni una nave militare italiana torna in Iran

(di Stato Maggiore Difesa)
24/09/16

​La fregata Euro, impegnata nell’ambito della missione antipirateria dell’Unione Europea denominata “Atalanta”, è arrivata questa mattina nel porto iraniano di Bandar Abbas, dove effettuerà una sosta dal 24 al 27 settembre, prima di rientrare in Italia.

La sosta iraniana dell’Euro conferma la mutua volontà di riprendere la cooperazione storicamente avuta tra le rispettive Difese interrotti da molti anni e si inquadra nel contesto più ampio della ripresa degli storici e ottimi rapporti tra le due Marine.

Le ultime visite di unità navali della Marina militare che hanno fatto sosta in Iran (Bander Abbas) sono state: la fregata Euro (aprile 1999) e la fregata Bersagliere (aprile 2001).

La fregata Euro, costruita nei Cantieri Navali del Tirreno di Riva Trigoso, è la sesta delle otto fregate classe Maestrale in servizio nella Marina Militare che prendono il nome dai venti che soffiano sul Mar Mediterraneo. Euro è un vento che spira all'aurora da levante, è relativamente moderato e si muove dalle coste africane fino a lambire le coste ioniche, portando con sé aria calda. Varata il 25 aprile 1983, il suo porto di assegnazione è Taranto ed è alle dipendenze del comando della seconda divisione navale (COMDINAV DUE).

Progettata con specifiche predisposizioni per il contrasto dei sommergibili, nave Euro ha altresì evidenziato notevole flessibilità di impiego e si è dimostrata negli anni capace di assolvere efficacemente un’ampia varietà di missioni. L’unità è in grado di svolgere i seguenti compiti:

- difesa di convogli e altre Unità militari da minaccia aerea, navale e sottomarina;
- controllo e interdizione di aree e linee di traffico marittime;
- attacchi contro Unità di superficie e bersagli costieri in supporto alle operazioni anfibie;
- contrasto alla pirateria e traffici illeciti;
- evacuazione di personale non combattente da zone di conflitto;
- ricerca e soccorso di imbarcazioni e personale in difficoltà;
- fornire capacità di Comando e Controllo mediante l’imbarco di uno Staff (nazionale/multinazionale) che opera in maniera autonoma in un’area Staff dedicata;
- effettuare il primo soccorso e stabilizzazione feriti grazie ad un’area ospedaliera attrezzata.

Nave Euro non è tuttavia solo un mezzo in grado di sviluppare proiezione di capacità dal mare, ma è anche un’unità polivalente, di più ampie e diversificate potenzialità e con significative capacità dual-use, impiegabile, ad esempio, anche in missioni umanitarie e di supporto alla protezione civile. Infatti, come tutte le navi militari nazionali, è un luogo protetto e del tutto autosufficiente, in grado di rischierarsi con minimo preavviso ovunque, nel mondo, ove vi sia necessità di intervento.