Difesa: il generale Graziano partecipa alla cerimonia per lo schieramento del battaglione NATO in Lettonia

(di Stato Maggiore Difesa)
19/06/17

Il capo di stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, ha presenziato, in Lettonia, alla cerimonia per lo schieramento del quarto e ultimo Battle Group multinazionale della NATO, a cui prende parte anche l’Italia con circa 160 militari, costituito in base alla decisione assunta dai capi di Stato e di governo dell’Alleanza durante il Summit di Varsavia lo scorso luglio.

Infatti, dinnanzi a una deteriorata percezione della sicurezza e a seguito di specifica richiesta avanzata da parte dei Paesi Baltici e della Polonia, la NATO ha ritenuto opportuno rafforzare la propria presenza sul fianco est dello spazio euro-atlantico, varando una misura di enhanced Forward Presence (eFP) che contempla lo schieramento di quattro battaglioni rispettivamente in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia.

Alla cerimonia sono intervenuti il presidente della Repubblica di Lettonia, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, nonché i Ministri della Difesa della Lettonia e del Canada, paese che ha assunto il comando del battaglione. Tra le autorità militari, oltre al generale Graziano, erano presenti i capi di stato maggiore e i rappresentanti militari di tutti i 16 Paesi che hanno aderito all’iniziativa, nonché il comandante del NATO Joint Force Command di Brunsumm, generale Salvatore Farina, al quale è affidato il controllo operativo dei quattro Battle Group. Il battaglione a guida canadese schierato in Lettonia è l’ultimo a divenire operativo, dopo quello sotto comando britannico in Estonia, quello in Lituania a guida tedesca e quello statunitense in Polonia.

L’eFP costituisce un rafforzamento del principio di deterrenza dell’Alleanza lungo il fianco est e una chiara dimostrazione della determinazione nell’assolvere la missione primaria di sicurezza collettiva a favore dell’integrità territoriale euro-atlantica contro ogni possibile aggressione e minaccia, nonché di riaffermazione della coesione e della solidarietà della quali valori fondamentali e centro di gravità della NATO.  In tal senso, il generale Graziano, durante la conferenza stampa, ha affermato che “l’Italia, come membro responsabile della NATO, ha deciso di partecipare con propri assetti militari all’eFP, interpretando tale misura come un segnale concreto di solidarietà nei confronti di quegli Alleati che, per una serie di concause, percepiscono una minaccia accresciuta in prossimità dei propri confini”. “Peraltro – ha continuato il Capo di Stato Maggiore della Difesa – l’eFP rientra nel novero di quelle misure che la NATO ha varato dinnanzi al proliferare di minacce alla sicurezza. Tra queste figurano anche le iniziative per l’irrobustimento del fianco meridionale, che ci riguardano direttamente, come la costituzione dell’Hub per il sud e il lancio dell’Operazione ‘Sea Guardian’ nel Mediterraneo”.

Le Forze Armate italiane partecipano al battaglione multinazionale a guida canadese in Lettonia con una compagnia di fanteria del 9° reggimento “Bari” di Trani, equipaggiata con i moderni mezzi da trasporto e combattimento “Freccia”, e alcuni ulteriori assetti per l’autonomia logistica-operativa, per un totale di 160 militari.