Celebrato in Libano il ricordo del tenente Millevoi

(di Stato Maggiore Esercito)
05/07/17

​Si è svolta nei giorni scorsi, presso la sede del comando del contingente italiano in Libano, l'inaugurazione di una lapide in ricordo della medaglia d'oro al valor militare, tenente Andrea Millevoi, al quale è dedicata la base UNP 2-3.

A presiedere la cerimonia è stato il comandante della Joint Task Force Lebanon (JTF-L), il generale di brigata Francesco Olla, che ha invitato presso la base il signor Elvio Millevoi e la signora Antonietta D'Amico, genitori dell'ufficiale caduto il 2 luglio del 1993 durante la missione "Ibis" come casco blu (missione UNOSOM II) in Somalia.

A seguito dell'inaugurazione dell'opera posta proprio all'ingresso del quartier generale, la guida spirituale del contingente italiano, don Salvatore Lazzara, ha celebrato una messa in commemorazione del sacrificio dell'ufficiale della brigata "Granatieri di Sardegna", attualmente impiegata nella terra dei cedri con l'Operazione "Leonte XXII".

Il generale Olla ha dichiarato durante il coinvolgente momento: "In qualità di comandante della JTF-L Sector West, nell'ambito del quale opera ITALBATT su base reggimento "Lancieri di Montebello" (8°), reparto a cui apparteneva il tenente Millevoi decorato del più alto riconoscimento al valor militare, ringrazio particolarmente i signori Millevoi per la loro partecipazione, a dimostrazione della vicinanza delle Forze Armate alle famiglie dei nostri militari di ieri, oggi e domani impiegati nelle missioni di pace nel mondo. Andrea vestiva, ventiquattro anni fa, lo stesso elmetto, lo stesso foulard e lo stesso basco di colore blu con cui oggi i nostri soldati pattugliano la Blue Line e operano nel Sud del Libano per garantire quella stabilità necessaria a una regione martoriata da decenni di conflitti. Tutto ciò ci riempie di orgoglio e ci impone di volgere il nostro sguardo, durante il nostro diuturno operare, verso i nostri eroi."

Le Forze Armate italiane, da più di sessanta anni, sono tra le prime, in termini numerici e di tipologia d'impiego, a dare il proprio contributo di pace delle Nazioni Unite. In particolare, oggi, sono più di mille i peacekeeper italiani nel Sud del Libano impiegati nella missione UNIFIL e rappresentano il secondo contingente più numeroso, solo dopo quello indonesiano.