Palombari della Marina intervengono nella bonifica di un ordigno in provincia di Messina

(di Marina Militare)
08/03/17

Si sono concluse lunedì 6 marzo le operazioni dei palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) in servizio presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Augusta, dislocati presso la base del Comando Marittimo Sicilia (MARISICILIA). Gli specialisti delle operazioni di bonifica ordigni in mare erano stati attivati a inizio settimana dalla prefettura di Messina a seguito di segnalazione da parte di un subacqueo locale che riferiva di un oggetto, riconducibile ad un ordigno esplosivo, lungo circa 120 cm e del diametro di  30 cm, adagiato a 20 metri di profondità sul lato sud dello Scoglio di Patti. 

Le operazioni di bonifica sono iniziate con la fase di ricerca e riconoscimento dell'ordigno che è risultato essere una bomba d'aereo americana da 500 lb  del tipo AN -M 64; il residuato bellico, ripulito dalle incrostazioni calcaree, appariva perfettamente conservato nonostante giacesse sul fondale marino da circa 75 anni, dove fu lanciato da un bombardiere americano durante la Seconda Guerra Mondiale.

L'ordigno è stato posizionato inizialmente in zona di sicurezza in attesa delle condizioni meteo marine favorevoli e successivamente rimorchiato in una zona a circa 3 miglia dalla costa, con un fondale di circa 300 metri, al fine di eseguirne la distruzione a mezzo brillamento tramite l'applicazione di una controcarica, applicando tutte le precauzioni per la tutela dell'ambiente marino. Le operazioni di scorta e vigilanza sono state svolte dal personale della Capitaneria di Porto di Milazzo e della Delegazione di spiaggia di Patti (Me) a bordo delle motovedette classe 800.

Considerato che i residuati bellici, apparentemente inoffensivi,  mantengono inalterate le caratteristiche degli esplosivi contenuti nonostante gli anni ed il luogo in cui si trovano, risultando quindi molto pericolosi, i palombari della Marina raccomandano a chiunque dovesse imbattersi in manufatti, con forme simili ad un ordigno esplosivo o parti di esso, di non toccarli assolutamente e denunciarne immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla stazione dei carabinieri.