Gli incursori di Marina e la capacità marittima di proiezione dal cielo

(di Comsubin)
22/01/19

L’alone di leggenda che avvolge gli Incursori di Comsubin, molto spesso non rappresenta appieno le innovative capacità operative del Reparto che, nel tempo, si accrescono rendendolo sempre più efficace e rispondente alle moderne esigenze della Difesa del Paese.

Il Gruppo Operativo Incursori (GOI), fin dalle origini, è stato caratterizzato dallo sviluppo di materiali, mezzi e sistemi d’arma innovativi, che nel tempo, gli hanno consentito di mantenere capacità di proiezione ed intervento, esclusive dei più evoluti reparti Forze Speciali al mondo. In particolare, quale erede dei Mezzi d’Assalto della Regia Marina, il GOI ha storicamente sviluppato capacità che, nell’ambito del combattimento in ambiente marittimo, sono uniche e per le quali gode a livello internazionale di fama indiscussa.

I compiti istituzionali del Reparto, prevedono la condotta dell’intero spettro delle Operazioni Speciali (OS) anche in contesti di Contro-terrorismo (CT) e Contro-Insorgenza (COIN), per il conseguimento di obiettivi politico, strategico od operativo militare. Tali missioni sono condotte prevalentemente all’estero, nell’ambito di dispositivi interforze posti alle dipendenze del Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS). In tale ambito, il GOI opera anche sul territorio nazionale, in concorso alle Unità di Intervento Speciale (Un.I.S) del Ministero degli Interni (GIS e NOCS), per operazioni di Controterrorismo e più specificatamente, azioni di liberazione ostaggi (Hostage Release Operations – HRO), sia a terra che sul mare.

Nell’ambito dei piani di contingenza, il Reparto è costantemente in elevata prontezza per la salvaguardia degli interessi e della sicurezza nazionale in situazioni di crisi all’estero e/o sul territorio nazionale. Nel merito, il GOI ha recentemente acquisito la capacità MCAD (Maritime Craft Air Delivery), ossia l’inserzione con aviolancio di una Forza di Intervento (FI) costituita da operatori Incursori e battelloni da assalto (tipo Zodiac Hurricane), da velivolo C130J dell’Aeronautica Militare. In tale contesto, la FI può essere velocemente rischierata in alto mare grazie alle elevate capacità di trasporto del Super Hercules, per interventi di contingenza su obiettivi di interesse nazionale quali: installazioni costiere, unità navali o piattaforme di estrazione idrocarburi.

Ovviamente l’MCAD comporta un impegno a livello interforze che coinvolge oltre alla Marina, il COFS e le altre Forze Armate. Per quanto di competenza della Marina, la capacità in parola è frutto di un’importante ed impegnativo lavoro si squadra che, sviluppatosi all’interno dell’Ufficio Studi di Comsubin, è oggi mantenuto dal GOI grazie ad un continuo e meticoloso addestramento. Nel merito, tale capacità è stata esercitata anche nell’ambito dell’esercitazione interforze per Forze Speciali denominata Notte Scura, ossia la major exercise che il COFS organizza e conduce con cadenza biennale, allo scopo di esercitare e mantenere la piena capacità di pianificare, organizzare e condurre, l’intero spettro delle Operazioni Speciali in un ambiente Joint e Combined, nonché di costituire il framework di uno Special Operation Component Command (SOCC) nell’ambito di un’operazione NATO.

Tale importante attività addestrativa, condotta al largo di Furbara (Roma) nel mese di ottobre u.s., oltre a confermare l’efficacia degli assetti operativi degli Incursori di Marina, ha confermato la loro elevata capacità di interagire ed interoperare con tutti i Comandi e Reparti del Comparto Operazioni Speciali interforze, nonché con gli assetti convenzionali delle altre Forze Armate.