Giornata della Marina Militare: a Civitavecchia tra la gente e per la gente

(di Anita Fiaschetti)
10/06/17

Oggi non sapremmo immaginare uomini e donne migliori per la nostra Marina”. Si rivolge così ai presenti alla Giornata della Marina il ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti. I marinai: sono loro i protagonisti della Giornata, loro che quotidianamente con rigore, professionalità, senso del sacrificio operano per il bene del Paese e della collettività. A loro è dedicato il “Noi siamo la Marina”, il motto che, secondo il ministro, interpreta quanto gli italiani si rispecchiano nella Marina. “Ci sentiamo italiani perché sappiamo quanto la Marina ha fatto, fa quotidianamente e farà ancora in futuro – ha aggiunto -. È una lunga storia, scritta da migliaia di nostri connazionali con l’uniforme, in pace come in guerra, ma sempre al servizio della nostra comunità nazionale e delle nostre istituzioni”.

Una Giornata festeggiata nel porto di Civitavecchia, alla quale ha preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una data profondamente sentita e che evoca la storica “battaglia di Premuda”, ardita azione su mare condotta dai MAS nel corso della 1ª Guerra Mondiale. Una cornice suggestiva quella che ha accolto i partecipanti: alle celebrazioni tradizionali si è aggiunta la consegna delle Bandiere di Combattimento agli equipaggi delle Fregate Europee Multi Missione (FREMM) Alpino e Carabiniere e la presenza di diverse unità navali, tra cui Garibaldi, Libra, Palinuro, Dattilo, Italia e il sommergibile Romei. “Una celebrazione quella odierna – ha sottolineato il capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio Valter Girardelli – fra la gente, al di fuori dei luoghi consueti e delle basi della Marina, a significare che la Marina è al servizio della collettività e da questa trae forza, spunto, ragione di esistere e di cui è parte integrante. La Marina è una realtà umana di primissimo livello, una Forza Armata diligente, custode del dominio marittimo del Paese, interamente vocata al bene comune e ai bisogni della gente”.

Gli uomini e le donne della Marina – ha continuato l’ammiraglio Girardelli – non sono eroi, ma cittadini che nello svolgere la primaria missione di garantire sicurezza dal mare e sul mare, nelle attività pubbliche, umanitarie ed emergenziali, di soccorso e assistenza medico-sanitaria a favore dei meno fortunati, in sinergia con importanti associazioni pubbliche e private, nella tutela dell’ambiente e a supporto della ricerca, sono sempre al servizio del Paese e della collettività”.

Uomini e donne, molti dei quali impegnati in missioni nazionali e internazionali, a cui si è rivolto con gratitudine e riconoscenza anche il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano: “A quasi un secolo dalla memorabile impresa di Luigi Rizzo, il nostro pensiero va a tutti coloro che hanno scritto sul mare le più belle pagine della storia della nostra Marina, non esitando quando necessario a dare la vita per il Paese e per la collettività”. Loro, i volti di “Noi siamo la Marina”, la campagna che in quest’ultimo mese abbiamo potuto conoscere e che, come afferma il capitano di vascello Luca Anconelli, Responsabile Ufficio Immagine e Promozione della Marina: “piace a tutti, marinai e non. Una campagna semplice, spontanea, di facile immedesimazione, che va dritta al cuore e che aumenta l’orgoglio di appartenenza alla Forza Armata”.

Personale e mezzi. Un connubio tra tradizione e innovazione quello che caratterizza oggi la Marina, sempre di più proiettata verso un futuro che vede nel mare il suo ambito di riferimento fondamentale per lo sviluppo economico, tecnologico e sociale del Paese. Sviluppo ma anche risposta all’attuale situazione geopolitica, come ha ricordato lo stesso Graziano: “La multidimensionalità, l’indeterminatezza, la transnazionalità dei fenomeni che stiamo fronteggiando rendono necessario una risposta globale da parte di tutti i Paesi e in particolare dall’Italia. Per far fronte anche in futuro a un tale articolato livello di impegno, la Difesa si sta dotando di una struttura organizzativa consolidata e flessibile, capace di assicurare uno strumento militare agile e ben dimensionato, integrato e integrabile in termini interforze, multinazionale e interagenzia”.