Buon compleanno Nave Garibaldi!

(di Vito Lacerenza)
06/06/18

​Il 4 giugno l'incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi ha raggiunto lo storico traguardo del trentacinquesimo anniversario dal varo e, nell’occasione, è d'obbligo omaggiare la prima portaerei della Marina Militare per il servizio prestato al Paese, esplorandone la storia, le origini e la vita operativa.

Costruita nei Cantieri Navali di Monfalcone e varata nel 1983, Nave Garibaldi è la quarta unità a portare il nome dell'”eroe dei due mondi”. La prima unità fu la pirofregata Garibaldi entrata in servizio nel 1860. La seconda, l'incrociatore corazzato varato nel cantiere Ansaldo di Sestri Ponente il 28 giugno 1899, durante il suo servizio, nel corso della guerra italo – turca, fu la nave insegna dell'ammiraglio Thaon di Revel, distinguendosi per il suo brillante operato nelle acque della Libia, dell'Egeo e del Mediterraneo Orientale.

La terza unità fu l'incrociatore leggero Garibaldi, varato nel 1936, che prese parte alla Seconda Guerra Mondiale. Dopo l’ammodernamento, l’unità diventò il primo incrociatore missilistico italiano, rimanendo ammiraglia della flotta sino al 1971. L’attuale Garibaldi, prima portaerei della storia della Marina Militare, ha ricoperto il prestigioso ruolo di unità di ammiraglia della Squadra Navale sino al 2011.

Concepita per assolvere funzioni di comando e controllo nell’ambito di operazioni complesse, potendo dispiegare in teatro una consistente componente aerea imbarcata, negli ultimi tre decenni Nave Garibaldi ha svolto un ruolo chiave in diverse missioni a cui la Marina Militare ha preso parte.

La prima attività a cui l’unità ha partecipato è stata l’operazione Restore hope in Somalia (1994), in supporto alle operazioni anfibie per il rientro del contingente italiano. Successivamente, l’unità ha fatto parte dalla Task Force UNOSOM in supporto al contingente ONU (1995). Impiegata nel Mar Adriatico nel 1999, ha avuto un ruolo strategico fornendo sostegno operativo e logistico alle operazioni alleate per la risoluzione della crisi jugoslava, nell’ambito dell’operazione DINAK. In seguito agli attentati del 2001 è stata sede di comando dell’operazione ENDURING FREEDOM, restando continuativamente in mare per 87 giorni, percorrendo circa 20.000 miglia.

Nell’estate 2006 Nave Garibaldi è intervenuta nella crisi in Libano, partecipando all’operazione LEONTE quale unità sede di comando. Nel 2011, ha preso parte all’operazione UNIFIED PROTECTOR,  atta a garantire il rispetto dell’embargo del traffico di armi via mare e l’implementazione della no-fly zone nei confronti della Libia. Tra il 2016 ed il 2017, l’unità è stata impiegata come flag-ship dell’operazione Sophia, nel dispositivo EUNAVFORMED. In quell’occasione, ha trascorso oltre 300 giorni in teatro operativo per contrastare il traffico di esseri umani e di armi in Mediterraneo.

In seno alle attività di proiezioni di capacità sul mare e dal mare, Nave Garibaldi è in grado di operare nel ruolo di Landing Helicopter Assault (LHA), ossia quale unità su cui sono imbarcati gli elicotteri adibiti al trasporto di truppe e materiali da impiegare nelle operazioni anfibie.

La nave negli ultimi mesi ha preso parte a tutte le principali esercitazioni di Forza Armata ed interforze a carattere nazionale ed internazionale, quali la Joint Stars 17-2 e la Mare Aperto 18-1.

“Obbedisco” recita il motto di Nave Garibaldi, a voler ricordare l’incondizionata fedeltà al Paese e lo spirito di abnegazione di tutti i Marinai che, negli anni, hanno fatto parte del suo equipaggio. Un prestigioso palmarès che contraddistingue l'incrociatore portaeromobili all’alba delle 35 primavere trascorse dal suo varo.

Buon vento nave Garibaldi!