Swift Response 2017: esercitazione delle Forze Armate italiane al fianco dei partner mondiali in risposta alle minacce moderne

(di Stato Maggiore Difesa)
14/10/17

In questi giorni si sta svolgendo l’esercitazione multinazionale “Swift Response 17” presso l’area addestrativa del Joint Military Rediness Center (JMRC) dell’U.S. Army in Hohenfels (Germania).

L’esercitazione che ha come scopo quello di consolidare le capacità professionali, tecniche e tattiche del personale delle Forze Armate appartenente a diverse specialità e nazioni al fine di rafforzare e integrare l’interoperabilità delle unità di pronto impiego (short notice to move) per rispondere a situazioni di crisi internazionali, vedrà impegnati circa 6.000 militari provenienti da 12 nazioni partner NATO.

La “Swift Response” ingloba una serie di esercitazioni di Crisis Response, a guida dell’U.S. Army Europe Command (USAREUR), orientate all’addestramento della Global Response Force (GRF) statunitense con l’obiettivo di condurre Joint Forcible Entry Operations (JFEO) in sinergia con unità paracadutiste alleate in Europa.

Nei giorni di esercitazione si susseguiranno attività di aviolancio di personale ed equipaggiamenti, nel contesto di Air Assault Operation and Force build-up ovvero la presa e messa in sicurezza di aeroporti ed altri obiettivi strategici. Importante aspetto addestrativo riguarda l’atterraggio e il decollo (Short Take-off and Landing Strip) di aerei C130J su piste realizzate in modo speditivo in territorio nemico e l’evacuazione di personale non combattente dalla zona di combattimento (Non-combatant Evacuation Operations).

Alla Swift Response l’Italia partecipa con unità e mezzi dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare. L’Esercito vede impegnato unità operative e logistiche della brigata paracadutisti “Folgore”, tra cui un plotone di esploratori paracadutisti che opera alle dirette dipendenze del comandante della 173^Airborne Brigade Combat Team (173^ABCT) dell’U.S. Army, quale unità di Long Recoinnessance e Surveilance (LRS) con capacità di inserzione tramite la tecnica della caduta libera(TCL), per via anfibia e aeromobile.

Per l’Aereonautica Militare è impegnata la 46^ brigata aerea di Pisa, che partecipa con un C130J e un C27J, velivoli per il trasporto tattico adatti ad atterrare su piste particolarmente corte e superficie non asfaltata (semipreparata), contribuendo allo schieramento di uomini e mezzi delle varie unità nelle diverse fasi dell’esercitazione.