20 anni fa il primo ufficiale dell’Aeronautica Militare nello spazio

(di Aeronautica Militare)
22/02/16

Il 22 febbraio 1996 a bordo dello Space Shuttle Columbia il colonnello Maurizio Cheli, come primo ufficiale dell’Aeronautica Militare, partecipava alla missione STS-75 svolgendo, come primo astronauta italiano, il ruolo di mission specialist.

In occasione di questo importante anniversario il capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare, generale squadra aerea Pasquale Preziosa, ha voluto incontrare il l’ufficiale e astronauta per evidenziare come “la presenza di ben quattro ufficiali dell’Aeronautica Militare ad aver volato nello spazio testimonia l’interesse della Forza Armata per le attività del volo umano spaziale e sub-orbitale che rappresentano il nostro futuro. Un cammino cominciato più di 50 anni fa, grazie al genio e all’impegno del generale Luigi Broglio, ingegnere dell’Aeronautica Militare, che permise all’Italia di accedere allo Spazio con un proprio satellite, il San Marco. Un successo che nel 1964 potevano condividere solo Unione Sovietica e Stati Uniti”.

Il colonnello Maurizio Cheli ha voluto sottolineare come “l’Aeronautica Militare nel corso di oltre 90 anni ha formato e preparato non solo gli astronauti, ma anche gli ingegneri ed i medici aerospaziali, trasferendo le proprie competenze umane e tecniche al mondo dell’astronautica italiana ed europea”.

Oggi l’Aeronautica Militare dispone di proprie infrastrutture e capacità specifiche presso il Centro Sperimentale di Volo. Per capitalizzare tali esperienza è nato il GIAS (Gruppo di Ingegneria Aero-Spaziale) che rappresenta una start-up di Forza Armata composta da ingegneri e specialisti tra i 25 e i 36 anni di età a forte vocazione tecnologica, improntata all’innovazione.