Silent Service

(di Tiziano Ciocchetti)
13/04/17

La prossima mossa del presidente degli Stati Uniti Trump contro il regime di Pyongyang - dopo l’invio nei giorni scorsi della portaerei a propulsione nucleare Carl Vinson con le sue navi di scorta - potrebbe essere quella di utilizzare i sottomarini SSN (Submersible Ship Nuclear) classe Virginia.

Il progetto Virginia è basato largamente sulle caratteristiche dei sottomarini classe Seawolf, con dimensioni e costi più contenuti, mentre le prestazioni generali risultano essere superiori rispetto a quelle della classe Los Angeles.

Di fondamentale importanza è stata la scelta di un nuovo reattore nucleare – l’S9G, le cui barre hanno una durata sufficiente a coprire gli oltre 30 anni di vita operativa dei battelli, senza quindi dover ricorrere a costosi interventi di recoring – il quale permette di raggiungere un considerevole grado di stealthness subacquea. Ad ottimizzare ulteriormente la discrezionalità subacquea concorre anche una metodologia denominata MIDS (Modular Isolated Deck Structure), che associa la costruzione modulare con l’isolamento acustico dei macchinari, dei basamenti nonché dei ponti sottostanti.

I Virginia hanno una lunghezza di 115 metri, con un dislocamento in immersione di 7800 tonnellate. L’armamento è composto da 4 tubi di lancio per siluri pesanti da 533 mm (con una riserva di 38 armi fra siluri, mine e missili da crociera, che si può estendere anche a mezzi subacquei telecomandati) e 12 lanciatori verticali per missili da crociera alloggiati a proravia della falsatorre.

Oltre ai Virginia potrebbero essere impiegati gli SSGN (Ship Submersible Guided missile Nuclear) classe Ohio, vere proprie piattaforme multiruolo per lo strike contro obiettivi terrestri. Equipaggiati con 22 silos per missili da crociera (ogni silo ha un contenitore/lanciatore denominato MAC, Multiple Allround Canister, in grado di alloggiare sette BGM 109C Tomahawk, per una capacità complessiva di 154 missili per ciascun battello ).

All’interno di ciascun silo vi è anche uno spazio per lo stivaggio di armamento per le forze speciali, cui è adibito, all’interno di ogni sottomarino classe Ohio, un locale dove possono trovare alloggio 66 incursori con i relativi equipaggiamenti inoltre, in casi eccezionali, la capacità può essere estesa fino a un centinaio di operatori.

Anche nella configurazione di massimo supporto alle operazioni speciali, i battelli SSGN Ohio rimangono comunque dotati di una potenza di fuoco nettamente superiore a quella di ogni altro sottomarino; grazie a una flessibilità di impiego in una gamma di funzioni che spazia dall’attività di intelligence a quella di pieno contributo ad una campagna militare.

(foto: U.S. Navy)