Qualcuno si era dimenticato di Al Qaeda?

02/01/15

NEUROTMESI: Tagliare i nervi e isolare la testa dal corpo. L’economia americana è il suo sistema nervoso. Se riuscissimo a decapitare la testa americana, allora avremo vinto. Ecco perché dobbiamo essere innovativi e creativi nell’inventare nuovi modi per colpire l'economia americana e maestri nella scelta degli obiettivi più efficaci.

Questa la copertina e l'editoriale del nuovo numero di INSPIRE, magazine online, scritto in lingua inglese e pubblicato da Al Qaeda nella penisola araba, che apparse per la prima volta nel 2010. E’ uno dei tanti strumenti utilizzati da Al Qaeda per suscitare reazione nei fondamentalisti sparsi per il mondo.

Non avendo un vero e proprio esercito per combattere in campo aperto, Al Qaeda mira alla creazione di piccole unità non rintracciabili, cellule del tutto insospettabili che fanno del proprio anonimato l’arma migliore. Le bombe alla maratona di Boston, hanno ancora una volta dimostrato l’efficacia degli attacchi asimmetrici.

Il tredicesimo numero di Inspire è stato pubblicato il 24 dicembre scorso (data non casuale).

Tra le “rubriche” un dettagliato manuale sul modo di bypassare le misure di sicurezza e un elenco di specifici obiettivi economici. Intitolato "The Bomb Hidden", l'articolo è parte centrale del nuovo numero con esplicite istruzioni per la costruzione di una bomba fatta in casa, realizzata all'interno di una bottiglia di plastica di 17 centimetri. Al Qaeda ha anche annunciato i nuovi obiettivi per il prossimo anno, tra cui l'assassinio di vari leader finanziari come Ben Bernanke e Bill Gates.

Il magazine on line fu scoperto per la prima volta nel luglio del 2010 dal SITE, l’Istituto nazionale per la ricerca di entità terroristiche internazionali. Nacque come strumento per tradurre in lingua inglese i messaggi di Osama Bin Laden per i musulmani in Inghilterra ed America. Ma non solo. L’obiettivo della rivista Inspire è giustificare gli attentati, producendo una letteratura alternativa alla realtà raccontata dagli occidentali.

Gran parte del contenuto nel nuovo magazine online è dedicato a rinnovare "la jihad contro l'America" e suggerisce di prendere di mira importanti figure americane ed aerei di linea commerciali occidentali. Ampio spazio alle cellule indipendenti con i lupi solitari sparsi in tutto il mondo.

Ad oggi i “lone wolf” rappresentano le armi più pericolose del pianeta per la loro difficile individuazione e la capacità di colpire bersagli altamente sensibili o poco protetti, ma di enorme impatto emotivo. La rivista di 112 pagine è stato postata sull’account Twitter dell’AQAP oltre ad essere caricata su Youtube.

Nel numero invernale di Inspire, si suggeriscono i bersagli da colpire. Così, per esempio, nell’articolo chiamato “Field Tactics”, l’autore spiega come nascondere ordigni esplosivi. Si spiega che l’attentato in se non deve essere visto come la “semplice” detonazione di un ordigno, ma come uno strumento che possa danneggiare l’economia del nemico (USA in primis). Le linee americane civili da colpire sono la American Airlines, la United (con i suoi 86,562 dipendenti sparsi nel mondo), la Continental Airlines e la Delta.

Nel mirino dei terroristi anche British Airways ed Easyjet inglesi e la Air France KLM franco-olandese. Preferito, in questo numero, l’attentato sugli aerei di linea (nei precedenti, invece, si privilegiavano gli attentati nei centri commerciali o nelle grandi adunate. Celebre, al riguardo, il consiglio di travestirsi da Babbo Natale imbottiti di plastico e farsi saltare in aria).

Agli attentatori suicidi viene suggerito di restare calmi, prenotare lunghi viaggi in modo da aver tutto il tempo per colpire. Ai terroristi viene suggerito di trovare posto vicino le ali dei velivoli, così da colpire nell’esplosione anche il carburante contenuto in quella parte dell’aereo o nella coda, così da massimizzare la detonazione.

Non mancano i riferimenti agli omicidi di alto profilo. In questo numero di Inspire diventano bersagli le personalità dell’Economia come Ben Shalom Bernanke, numero uno della Federal Reserve o William Henry “Bill” Gates, fondatore della Microsoft.

Anche in questo numero è presente un articolo dell’AQ Chef (come si sa ai terroristi non è mai mancato il senso dell’umorismo) sulle procedure da utilizzare negli aeroporti per nascondere il materiale esplosivo. Ad esempio viene preso il mancato attentato di Umar Farouk Abdulmutallab, accusato del tentato attacco suicida con esplosivo al plastico, nascosto nella maglieria intima, a bordo del volo 253 della Northwest Airlines, in rotta da Amsterdam a Detroit, il giorno di Natale del 2009. Grazie alla miscelazione di alcune sostanze (PETN- TATP), il terrorista, rinchiuso per oltre venti minuti nel bagno dell’aereo in rotta per Detroit, creò una sostanza esplosiva. Abdulmutallab superò tutti i controlli, facendosi beffa delle contromisure all’aeroporto di Amsterdam.

Per superare le contromisure nei cinque aeroporti internazionale più grandi del paese, l’AQ Chef propone alcuni accorgimenti che potrebbero consentire al terrorista di salire a bordo di un aereo con addosso del materiale esplosivo.

Arginare il metal detector? Nessun problema, risponde lo “Chef”, basta portare con se materiali non metallici. Un cane addestrato, però, potrebbe annusare l’esplosivo. Ecco perché si suggerisce di ricoprire i materiali con sostanze non porose o con del silicone. Alcuni aeroporti usano dei dispositivi elettronici che rilevano specificatamente un particolare componente o elemento chimico. I terroristi suggeriscono di lavare più e più volte gli involucri mentre se le sostanze sono inerti, si potrebbero utilizzare anche solventi organici.

Ma quello che spaventa di più un terrorista alle prime armi (il lone wolf è il terrorista della porta accanto), è la perquisizione ad un controllo di sicurezza. Anche qui, c’è una soluzione. Si riporta proprio l’esempio di Umar Farouk Abdulmutallab. La perquisizione avviene sempre in alcune zone del corpo e mai in altre. Nascondere qualcosa nella maglieria intima (Farouk nascose le sostanze esplosive cucite nelle mutande) è la soluzione migliore. Infine, sul numero 13 di Inspire si consiglia di evitare quei pochi aeroporti che utilizzano la scansione a raggi x dei passeggeri. Non c’è contromisura, ma i dispositivi in funzione sono comunque pochissimi. Lo “Chef” conclude la sua rubrica affermando che “servono a malapena 200 grammi di esplosivo per portare a termine, con la Gloria di Allah, la propria missione”.

Secondo i dati pubblicati sul numero invernale di Inspire, sono più di 100 gli attentati terroristici di matrice islamica perpetrati in Europa e negli Stati Uniti ad aver avuto successo. Successo – secondo gli autori - ottenuto grazie all’aumento della propaganda online.

Nel magazine di Al Qaeda è presente anche un avvertimento rivolto ai leader finanziari che, al più presto, “devono prelevare l’intero capitale investito nelle banche americane e dichiarare di non essere d'accordo con le politiche occidentali”. Questo, concludono i redattori di Inspire, è l’unico modo per non diventare bersagli di futuri attentati.

Aggiornata, infine, la lista degli obiettivi: tra questi, figura il World Trade Center.

Franco Iacch