Purtoppo per loro hanno attaccato i reparti speciali canadesi

21/01/15

Erano in ricognizione con alti dirigenti iracheni quando sono stati raggiunti da alcuni colpi di mortaio. Per loro sfortuna i militanti dell'Isis hanno attaccato un commando congiunto della Joint Task Force 2 e del 427° Special Operations Aviation Squadron che in pochi secondi è passato al contrattacco eliminando la minaccia.

Battesimo del fuoco, in Iraq, per le forze speciali canadesi. Lo scontro a fuoco è stato confermato dal comandante delle Forze Speciali Canadesi, il generale Michael Rouleau.

Ufficialmente, contro l'Isis non sono stati schierati contingenti occidentali per una battaglia terrestre. Tradotto significa che l'intero contesto è ideale per i reparti speciali schierati da Usa, Gran Bretagna, Canada e Francia. Proprio questi ultimi avrebbero ricevuto il compito di vendicare “La Strage di Parigi”.

I nostri ragazzi – ha spiegato il generale Rouleau – si trovavano ad alcuni chilometri dalle linee nemiche durante un sopralluogo effettuato con alti dirigenti iracheni.

Dal comando Forze Speciali canadesi non specificano il numero di uomini coinvolti, ma probabilmente, per agire in pieno giorno e con al seguito burocrati, il convoglio delle teste di cuoio che si è avvicinato, seppure di pochi chilometri, alle zone controllate dai terroristi, doveva essere formato da numerosi mezzi blindati, equipaggiamento pesante, con protezione aerea UAV.

Mentre effettuavano alcune rilevazioni sul terreno – continua il comandante del CANSOFCOM – il convoglio è stato raggiunto da alcuni colpi di mortaio. Dopo aver assicurato i civili, i nostri ragazzi hanno risposto con tutta la potenza di fuoco a loro disposizione. Purtroppo per loro, hanno attaccato i nostri commando.

Il governo canadese non ha comunicato il numero dei nemici abbattuti, limitandosi soltanto a chiarire che numerosi bersagli sono stati neutralizzati dai cecchini.

La conferma della battaglia di terra tra i reparti speciali canadesi ed i militanti dell'Isis è avvenuta poche ore dopo la nota ufficiale della Joint Combined Task Force in cui si elencavano i 29 attacchi aerei ad opera della colazione portati in meno di 24 ore. Sedici attacchi sono stati indirizzati in sette città irachene: distrutti veicoli, strutture, carri armati, posti comando ed eliminato un imprecisato numero di estremisti. Bombardate anche colonne corazzate in Siria. 

La coalizione multinazionale, ha iniziato ad effettuare raid aerei sui miliziani dell'Isis, in Iraq, dallo scorso mese di agosto ed in Siria da settembre.

Reparti Speciali ufficialmente schierati contro l'Isis

Tutti i reparti rientrano nella Task Force Black anche se ogni corpo agisce in modo del tutto autonomo e con regole di ingaggio asimmetriche e non convenzionali.

USA: Navy Seal/Delta Force/Tier 1

La missione prioritaria dei reparti speciali americani è quella di scardinare la struttura di comando Isis. I gruppi agiscono in missioni di contro guerriglia, imboscate, eliminazione bersagli di alto profilo, caccia all'uomo. Fallite alcune missioni per liberare ostaggi.

Gran Bretagna: SAS

Diverse squadre di SAS sono state schierate da mesi in Iraq. Scopo prioritario è quello di seminare il panico tra i terroristi, agendo esclusivamente di notte. Agiscono da una base segreta nel deserto definita inespugnabile, l'Area 51 irachena. Formato il gruppo dei “Sessanta” con lo scopo di portare a Londra la testa di John il Jihadista.

Francia: Legione Straniera

Non c'è mai stata guerra in cui la Legione Straniera non sia scesa in campo per difendere Parigi. Il contesto iracheno è il perfetto habitat dei legionari che avrebbero ricevuto l'ordine di vendicare “La Strage di Parigi”. Non si hanno notizie di contatti, ma i servizi segreti francesi sono tra i più efficienti nella Regione e ci sarebbe una lista di bersagli già pronta.

Canada: I commando del Joint Task Force 2 e del 427° Special Operations Aviation Squadron sono stati schierati a sostegno delle forze speciali della coalizione. Battesimo del fuoco contro i jihadisti avvenuto la scorsa settimana. Numerosi bersagli abbattuti, nessuna perdita.

Franco Iacch

(foto: Canadian Armed Forces)