Nuovo carro europeo: francesi e tedeschi non ci vogliono

(di Tiziano Ciocchetti)
08/11/19

La Germania e la Francia escludono l’Italia dal progetto MGCS (Main Ground Combat System), ovvero il carro armato europeo del futuro, e l’esecutivo di Conte rimane silente.

Lo scorso anno, i governi di Parigi e Berlino hanno siglato l’intesa per lo sviluppo di un nuovo MBT che dovranno sostituire, a partire dal 2035, i LEOPARD 2A7 tedeschi e i LECLERC francesi. A guida del progetto c’è il gruppo KNDS, nato dalla fusione della francese Nexter e la tedesca Krauss-Maffei Wegmann (KMW).

Il futuro carro franco-tedesco ha l’ambizione di diventare l’MBT standard degli eserciti dell’Unione Europea, potendo in tal modo uniformare la logistica e l’addestramento (attualmente sono in servizio in Europa 17 modelli di carro).

In una interrogazione alla Camera, il sottosegretario alla Difesa Calvisi, ha dichiarato che la possibilità di aderire all’iniziativa franco-tedesca è stata ampiamente valutata e più volte è stato chiesto alle controparti di accogliere istanze italiane in tal senso. Ad oggi, da parte degli interlocutori si è registrata la volontà di consentire l’ingresso nel programma da parte di terzi solo al termine della prima fase, quella che prevede la realizzazione di un dimostratore tecnologico non prima del 2025, se non del 2030.

Quindi sarebbero disposti ad accoglierci solamente a sviluppo concluso, mentre proprio la fase iniziale del progetto è fondamentale per la definizione delle caratteristiche del mezzo nonché per il ritorno tecnologico per il comparto industriale nazionale (probabilmente paghiamo le nostre indecisioni politiche).

Come i nostri lettori ben sanno, l’Esercito Italiano ha deciso di aggiornare gli ARIETE attualmente in servizio, soprattutto con interventi incentrati sull’aumento della potenza del propulsore e della protezione passiva, con un investimento per il 2019 pari a 4 milioni di euro e di 35 milioni fino al 2021 (su una spesa totale di oltre 400 milioni di euro).

A noi sembra uno stanziamento esagerato per un aggiornamento che porterà i nostri reparti a schierare un MBT comunque obsoleto e non in grado di affrontare gli scenari operativi.

Una possibile strada sarebbe quella di aggiornare solo un limitato numero di ARIETE (sufficienti per equipaggiare un reggimento), e nel frattempo cercare altri partner europei per sviluppare un nuovo MBT.

Polonia, Spagna e Svezia necessiteranno, nel prossimo futuro, di ammodernare la loro componente corazzata. Tuttavia si tratta di nazioni con poca esperienza nel campo della progettazione dei veicoli corazzati; si potrebbe, in alternativa, guardare ad una partnership con uno stato extraeuropeo come, per esempio, Israele che vanta una vasta esperienza nel settore e ha già avviato un approfondito studio per realizzare il successore del MERKAVA Mk IV.

Foto: U.S. Army / Youtube