Navy SEAL ucciso in Yemen: è il primo militare americano morto sotto l’amministrazione Trump. Perso un Osprey durante il recupero

(di Davide Bartoccini)
30/01/17

Un operatore dei SEAL è stato ucciso e altri militari 3 sono rimasti feriti durante un’operazione condotta contro una cellula al-Qaeda in Yemen il 28 gennaio. A confermarlo è stato un comunicato della Casa Bianca che conta la prima perdita nella ‘guerra al terrorismo’ passata nella mani dell’amministrazione Trump.

Il raid condotto da una squadra del NAVDEVGRU (United States Naval Special Warfare Development Group) nell’area di Shabwa era finalizzato all’ottenimento di informazioni di intelligence e materiale informatico ricollegabile alla pianificazione di attacchi terroristici in Occidente.

La squadra è stata trasportata sul posto da elicotteri e ha fatto irruzione nel caseggiato dove il gruppo di militanti, tutti maschi yemeniti adulti, si era riunito per consumare del Qāt: una pianta dalle proprietà stimolanti largamente diffusa come droga nella penisola araba.

Secondo quanto riportato dal CENTCOM (United States Central Command), durante lo scontro a fuoco innescato dall’irruzione, 14 militanti affiliati all’organizzazione terroristica jhiadista al-Quaeda (AQAP) sono stati eliminati; tra loro è stato identificato Abdulra'oof Aldahab, leader di AQAP in Yemen, e due suoi parenti.

L’operazione terrestre, programmata da mesi in seguito all’identificazione della cellula, ha ottenuto l’autorizzazione del nuovo Commander in Chief delle Forze Armate USA Donald Trump, che si è impegnato a proseguire la lotta al terrorismo intrapresa delle precedenti amministrazioni. Secondo fonti locali ci sarebbero state molte vittime ‘collaterali’ causate della copertura aerea prestata dagli UAV e dagli elicotteri d’assalto ‘Apache’ intervenuti durante il recupero della squadra SEAL. I funzionari statunitensi hanno dichiarato che un convertiplano V-22 Osprey è andato perduto dopo un atterraggio di fortuna nei pressi della zona in cui si è svolta l’operazione. Due membri dell’equipaggio sono rimasti feriti ed evacuati. Non è stato indicato se all’operazione abbiano presto parte anche Paesi alleati degli Stati Uniti, ma negli ultimi mesi è stata frequente la collaborazione sul campo di agenti degli Emirati Arabi Uniti che hanno aiutato l’intelligence USA nell’identificazione e nell’acquisizione di target tra gli affiliati di al-Qaeda in Yemen.

Diverse missione di ‘hunter killer’ sono state condotte nelle ultime settimane da UAV che hanno eliminato almeno 5 obiettivi.

L'ultima volta che le forze degli Stati Uniti ha organizzato un raid di questa portata in Yemen era stato nel dicembre 2014, pochi mesi prima che si scatenasse la guerra civile nel Paese. Le operazioni per la lotta al terrorismo nell’aera hanno poi subito un drastico ridimensionamento limitandosi alle monitoraggio con droni e con le sopracitate operazioni ‘hunter killer’.

(foto: web / U.S. Navy)