M-346 FA: piccolo temibile capolavoro nazionale

(di Tiziano Ciocchetti)
31/01/19

Dopo l’articolo del 25 ottobre u.s. (leggi), Difesa Online ha potuto acquisire ulteriori informazioni circa le caratteristiche tecniche del velivolo M-346 FA (Fighter Attack).

Entrando nel dettaglio della configurazione FA, la baseline prevede:

- FCR GRIFO-346 (radar di ricerca e controllo del tiro, in banda X, pulse-doppler coerente, multi modo e multi ruolo), realizzato dalla Divisione Sistemi Avionici e Spaziali di Leonardo. Si tratta di una versione migliorata della famiglia dei radar GRIFO con performance avanzate e nuove capacità.

Il radar GRIFO è stato venduto, in diverse versioni, in oltre 450 esemplari in tutto il mondo ed è attualmente in servizio presso sei diverse forze aeree su sette diverse piattaforme.

- EWS (Electronic Warfare Suite) comprendente Radar Warning Receiver, Chaff & dispenser, Missile Warning System (con 8 sensori infrarosso e radiofrequenza aventi copertura di 360° a protezione delle minacce missilistiche e radar.

- TDL tattico (standard NATO-link 16 & non-NATO) per consentire la cooperazione con altre forze e mezzi della medesima coalizione attraverso lo scambio, in tempo reale e modo sicuro, di tutte le informazioni/dati relativi alla situazione operativa.

- IFF Interrogator per supportare la chiara comprensione del teatro operativo mediante l’identificazione delle minacce tramite una interrogazione attiva e codificata.

- RECCE Pod per consentire di svolgere missioni di ricognizioni/SAR mantenendo un contatto real-time con le stazioni di terra.

- TARGETING Pod per consentire la guida del munizionamento laser (LGB) e l’identificazione dei bersagli night/day.

- ECM Pod per consentire il jamming diretto a bersagli ostili.

Per quanto riguarda l’armamento, ne è previsto un set di baseline (gun pod da 12,7 mm; GPB Mk-82 da 500 lb; LGB Lizard 3; AIM-9L SIDEWINDER), a cui faranno seguito altre integrazioni secondo le necessità del cliente (missili infrarossi a corto raggio IRIS-T; gun pod da 20 mm; GPS/Laser-Guided Bomb Lizard 4; GBU-39 Small Diameter Bomb; Brimstone; etc).

Quali sono le peculiarità intrinseche dell’M-346 che lo rendono adatto a diventare un ottimo velivolo multiruolo, efficiente ed efficace, rispetto ad altri competitors?

  • Performance aeromeccaniche adeguate a quelle di un fighter di 4°/5° generazione, grazie anche ad un ottimo rapporto spinta/peso.

  • Capacità di svolgere missioni di lunga durata, grazie a ridotti consumi e alla possibilità di rifornimento in volo.

  • Riduzione del carico lavoro del pilota, grazie alla disponibilità dei comandi HOTAS, dell’Helmet Mounted Display (HMD) con funzione di off-boresight cueing, dell’operabilità con equipaggio Weapon System Officer (WSO) nel posto posteriore e del Carefree Handling garantito dal sistema comandi di volo FCS Fly-by-wire (FBW) che assicura sempre la manovrabilità all’interno dell’inviluppo di volo di progetto.

  • Elevata affidabilità di missione, grazie agli avanzati Sistemi imbarcati e alla configurazione bimotore.

  • Elevata Training Effectiveness, grazie alla possibilità di addestrarsi all’impiego operativo utilizzando l’Embedded Training, con riduzione dei costi di Combat Readiness dei piloti mediante minor dipendenza dal Direct Support Sorties.

  • Ridotto costo per ora di volo, stimato nell’ordine del 50/80% rispetto ai fighter di 4°/5° generazione.

  • Completa autonomia per operazioni fuori sede, grazie alla dotazione di Auxiliary Power Unit (APU) e generatore di potenza elettrica interno.

Queste capacità operative della versione FA si aggiungono a quelle che l’M-346 AJT (Advanced Jet Trainer) può già offrire come velivolo Aggressor e Companion Trainer per l’addestramento al combattimento dei piloti (dimostrato con notevole successo e soddisfazione in operazioni con le Aeronautiche italiana e israeliana).

Lo sviluppo della versione Fighter Attack dell’M-346 nasce dall’esigenza del Mercato di disporre di un vettore in grado di svolgere missioni operative ad un costo ridotto rispetto a velivoli di ultima generazione come il THYPOON e l’F-35. Parliamo sia di Paesi con scarse disponibilità di budget per la Difesa che di Paesi che già hanno in linea velivoli di 4°/5° generazione.

Se un velivolo che già svolge il ruolo di Addestratore Avanzato fosse in grado di rispondere al suddetto requisito, si potrebbero ottenere grossi benefici nella riduzione/ottimizzazione dei costi di acquisizione, d’esercizio e di supporto logistico. Il velivolo M-346 AJT può rispondere a questo requisito di Mercato.

Gli studi preliminari di Leonardo hanno definito una soluzione di famiglia di prodotto M-346 Light Fighter Family Aircraft (LFFA) che consente di configurare il velivolo nelle tre diverse versioni operative (per ambo i Mercati Non-NATO e NATO), in base alle esigenze operative e di budget specifiche di ciascun cliente.

Negli attuali scenari operativi, cioè quelli non caratterizzati dal dominio aereo e/o terrestre della Forza nemica, vengono spesso impiegati velivoli di 4°/5° generazione in missioni poco paganti e con alti costi operativi. Missioni come il supporto aereo ravvicinato, l’interdizione sul campo di battaglia, azioni di Air Policing, ricognizione tattica e il supporto alle operazioni di soccorso di personale in zone di combattimento.

Lo sviluppo dell’M-346 LFFA parte dalla versione AJT, attualmente in linea presso le FF.AA. di Singapore, Italia, Israele e Polonia. Rispetto a questa configurazione, la peculiarità della versione LFFA consiste in:

  • Aggiornamento dell’avionica per integrare nuovi sistemi di missione: Fire Control Radar (FCR); Electronic Warfare Suite (EWS); Tactical Data Link (TDL); IFF Imterrogator; Targeting Pod; RECCE Pod.

  • Integrazione e gestione di armamenti: Short RANGE Air-to-Air Missile (SRAAM); gun pod; General Purpose Bomb (GPB); Smart Bomb.

  • Irrobustimento strutturale (ala e coda) per garantire un adeguato inviluppo di volo con carichi esterni su 7 punti sub-alari (sono 5 sugli attuali AJT) e per sottostare alla severità delle condizioni operative.

  • Assicurazione della piena dualità FT/FA vs AJT, mantenendo la funzione di Embedded Tactical Training System integrata per tutte le versioni operative della famiglia M-346.

  • Garanzia dell’integrazione con il Ground Based Training System (GBTS) e del Mission Support System (Mission Planning; Debriefing; Real-Time Monitoring; Comando e Controllo) per tutte e tre le versioni della Famiglia M-346.

Per quanto riguarda l’Aeronautica Militare i T-346A, impiegati dal 212° Gruppo Volo del 61° Stormo, per la fase IV dell’iter di formazione di un pilota militare destinato alla linea aerotattica, svolgono anche attività addestrativa di Close Air Support (CAS). Tali missioni vengono condotte rispecchiando quanto più possibile le reali missioni operative.

L’addestramento, infatti, prevede lo svolgimento di missioni CAS effettuate con due velivoli, sia diurne che notturne (in quest’ultimo caso con l’ausilio di visori Night Vision Goggles). Le missioni vengono effettuate solitamente con il supporto di un JTAC (Join Terminal Attack Controller), che può appartenere all’Aeronautica o a un’altra Forza Armata, che opera direttamente sul campo o in remoto dall’RTMS (Real Time Monitoring System – Stazione di Monitoraggio in Tempo Reale della Missione). In assenza di un JTAC, le missioni possono essere svolte anche in autonomo.