Venezuela: il Paese "Olvidado"

(di Maria Grazia Labellarte)
20/06/19

Nella città di Boca de Grita, a nord dello Stato di Táchira, al confine fra Colombia e Venezuela, è avvenuto un conflitto a fuoco che ha provocato 12 morti e almeno 20 feriti secondo F. Duarte, deputato di Táchira all'Assemblea nazionale del Venezuela. 

È in questo territorio di passaggio, che porta a Puerto Santander, in Colombia, che operano i gruppi armati irregolari dediti al narcotraffico e che rivendicano il territorio, nello specifico Los Urabeños o Clan del Golfo e Los Rastrojos,

"Le forze di sicurezza non proteggono, come stabilito dalla Costituzione, i confini. Oggi vediamo decine di persone ferite con arma da fuoco e non si fa nulla. Per mesi abbiamo denunciato questa situazione e le agenzie di sicurezza non stanno ancora facendo nulla" , ha dichiarato Duarte. I feriti sono stati trasferiti nel centro sanitario di Santander che è quello più vicino e più fornito.

Perché Tachira é importante?

Qui l'Esercito di liberazione nazionale colombiano (Eln) lo scorso anno ha distribuito le razioni di cibo, fornite dal governo venezuelano, alla moltitudine di cittadini oramai allo sbando. Si ipotizza che questa opportunità fu presa al volo dal gruppo ribelle, consolidando la sua presenza in Venezuela e rafforzando i possibili legami con l’amministrazione del presidente Nicolás Maduro. Fu un'organizzazione non governativa venezuelana che riferì l'impegno dell'Esercito di liberazione nazionale, il più grande gruppo di guerriglieri attivo in Colombia, nella distribuzione di scatole di cibo negli Stati di confine venezuelani di Táchira, appunto. L’operazione avveniva attraverso i comitati locali di stoccaggio e produzione (Comités locales de abastecimiento y producción-Clap). Le razioni venivano consegnate propagandando il “Fronte Carlos Villánizar di Carlos Germán Velasco” appartenente allo stesso Eln.

Già da molti anni in Venezuela, il gruppo sostiene attività criminali intrecciando rapporti con l’amministrazione Maduro. Inoltre, alcuni leader del gruppo vivrebbero in Venezuela o sarebbe comunque presenti in modo importante, specialmente in Stati di confine come Apure e Táchira, appunto.

Lo scorso anno l’amministrazione Maduro nominò Freddy Bernal come “protettore” dello Stato di Táchira.

Bernal sarebbe una figura chiave nel partito di governo venezuelano, con legami tra i gruppi armati illegali colombiani e i gruppi paramilitari filogovernativi noti come “los colectivos”, anche se al momento non ci sarebbero prove dei collegamenti tra Bernal e Eln. 

L’ipotesi più accreditata, seppur sempre un’ipotesi, è che il governo venezuelano si stia rivolgendo al gruppo criminale come alleato, nel tentativo di riconquistare una certa presenza nell’area di confine. Qui sarebbero stati migliaia gli immigrati Venezolani arrivati e già da un anno le dinamiche criminali dei vari gruppi sono spietate.

Anni fa è stato pubblicato un meraviglioso libro intitolato El Continente Olvidado e scritto da M. Reid. "Olvidado" significa dimenticato, questo é quello che sta succedendo al popolo venezuelano, allo sbando per il mondo quasi cacciato con prepotenza a vagare e cercare una nuova terra.

Si è detto e scritto di tutto, c'é anche chi incautamente si ė avventurato cercando di ottenere uno scoop all'ultimo momento.

Questa terra non é uno scoop, questa gente non é ROBA da raccontare! Non si può "non prendere posizione" in nome della "democrazia", in questo caso è una scelta scellerata e immorale.

Bene ha fatto il Ministro dell'Interno Italiano Matteo Salvini, a ricordare la situazione Venezuelana durante l'incontro con Pompeo. Salvini avrebbe spiegato: "Abbiamo visioni comuni sull'Iran, la Libia, il VENEZUELA, il Medio Oriente, sul diritto all'esistenza di Israele, sulla preoccupazione riguardo la prepotenza cinese nei confronti dell'Europa e del continente africano. Puntiamo a soluzioni comuni, in questo momento di fragilità delle istituzioni europee, l'Italia punta a essere il più valido, credibile, coerente interlocutore degli Stati Uniti".